mercoledì 11 ottobre 2017

Trame e opinioni: A 15 anni sei troppo vecchio di Markus Zusak

Titolo: A 15 anni sei troppo vecchio
Autore: Markus Zusak
Casa editrice: Frassinelli
Pag.: 172
Costo: 14,90















Trama
In «A 15 anni sei troppo vecchio» incontriamo per la prima volta i fratelli Cameron e Ruben Wolfe. I due sono tanto uniti quanto diversi, visto che mentre Ruben, il più vecchio, è forte, bello e brillante, Cameron è invece il più classico degli sfigati. I due ragazzi passano la maggior parte del loro tempo litigando con i genitori e i fratelli maggiori, combattendo tra di loro incontri di boxe «a una mano» (possiedono un solo paio di guantoni), e progettando piani semidelinquenziali, come derubare il dentista del quartiere, che falliscono miseramente. Ma quello che Cameron, come tutti gli adolescenti, desidera veramente, è incontrare una ragazza - una ragazza vera, non una di quelle delle riviste che guarda il fratello. Ma la domanda che lo attanaglia è: chi può innamorarsi di un perdente come me?


Il commento di Manuela

Inizio subito dicendo che io amo molto Zusak, lo trovo “impegnativo” e a volte di difficile comprensione, ma le sue storie mi prendono. 
Questa non ha fatto eccezione. 
Mi ha talmente coinvolta che l’ho praticamente divorato, ma se devo essere sincera ancora la sto metabolizzando. Non è un racconto facile. Non riesco neanche a definirlo romanzo. 
È il racconto sotto forma di diario della storia di Cameron Wolfe. 
Sono pensieri che lascia a un ipotetico lettore. 
Spesso infatti si rivolge a lui come a voler tracciare un legame. Parlando di sé dei suoi sentimenti per Rebecca, dei suoi desideri e delle sue pulsioni, nonché delle sue marachelle e disavventure con il fratello Ruben. 
Cam ci parla di tutta la sua famiglia. 
Si presenta a noi come un perdente, un mediocre, ma è lui stesso che si definisce mediocre. Spesso si rende conto di deludere i propri familiari, e ciò che poi lo spingerà a fare qualcosa di concreto è proprio questa voglia di non deludere più sua madre, una madre che lui a più riprese definisce grande. E dopo l’ennesima delusione, Cam e Ruben decidono finalmente di crescere e cambiare qualcosa nella loro vita.
Tutta la storia è ambientata in Australia, in un giugno freddo, inizio di un inverno freddo e lungo. La famiglia è di modeste condizioni, ma onesta e vive del suo lavoro, è una famiglia semplice che fa di tutto per far vivere bene e sani i propri figli.
Tutto il libro è espressione di una vita familiare, fatta di litigi tra fratelli, piccoli guai che i figli fanno e a cui i genitori devono porre rimedio. Una famiglia comune, con le sue storie comuni, normali. Eppure ogni storia ti prende al meglio, senti empatia per questi due fratelli che si sentono poco inseriti nel mondo, ma anche nella loro stessa famiglia, sono sempre inadeguati e certo il fratello maggiore non li aiuta a sentirsi meglio, spesso li chiama perdenti.
Cameron racconta la sua vita, semplicemente la quotidianità di un ragazzo di 15 anni che però non è popolare, che si sente un fallito, un mediocre che non ha futuro, eppure spera in qualcosa di meglio.

Dentro, ero una lagna continua.
Piagnucolavo.
Piangevo
Mi graffiavo le viscere.
E poi ridevo.
Di me stesso.

Tutto il libro è però pieno di simbolismi, che vengono fuori attraverso i racconti dei sogni di Cameron. L’ultimo capitolo poi è lo stile tipico di Zusak, ti mette in crisi perché ti presenta la realtà fino ad ora narrata con un’altra ottica. Una nuova realtà fatta di simboli, metafore.

Le pagine e le parole sono il mio mondo, 
si allargano davanti ai vostri occhi, 
e si lasciano toccare dalle vostre mani, 
intravedo i vostri volti che guardano dentro di me.

Lo stile di Zusak è scorrevole, semplice come struttura, con frasi brevi e ben collegate. L’uso della punteggiatura è importante per seguire i sentimenti e le sensazioni di Cameron, per farci entrare in modo completo all’interno della vita e dei pensieri di Cameron e di suo fratello Ruben.
È un buon libro, scritto bene e ben strutturato. Devo dire che i romanzi di Zusak mi piacciono, mi coinvolgono ma lasciano sempre un sapore un po’ strano in bocca, come se mancasse qualcosa. Questo non toglie nulla alla storia che come detto sopra a inizio recensione, si lascia leggere, ti cattura perché vuoi conoscere i protagonisti, capirli... leggerò sicuramente anche gli altri perché avere una visione completa di questi ragazzi mi incuriosisce molto.

Questo romanzo fa parte di una trilogia, The Wolfe Brothers, che verrà pubblicata interamente da Spelring & Kupfer/Frassinelli

#1 A 15 anni sei troppo vecchio
#2 Vorrei essere mio fratello - in uscita il 31 ottobre
#3 Il cielo è fatto di lei e di me - in uscita il 21 novembre


















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