Autore: Jay Asher
Casa editrice: Mondadori
Pag.: 229
Costo: 17,00
Trama
"Ciao a tutti. Spero per voi che siate pronti, perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio, come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette è perché voi siete una delle ragioni. Non vi dirò quale nastro vi chiamerà in causa. Ma non preoccupatevi, se avete ricevuto questo bel pacco regalo, prima o poi il vostro nome salterà fuori... Ve lo prometto." Quando Clay Jensen ascolta il primo dei nastri che qualcuno ha lasciato per lui davanti alla porta di casa non può credere alle sue orecchie. La voce che gli sta parlando appartiene ad Hannah, la ragazza di cui è innamorato dalla prima liceo, la stessa che si è suicidata soltanto un paio di settimane prima. Clay è sconvolto, da un lato non vorrebbe avere nulla a che fare con quei nastri. Hannah è morta, e i suoi segreti dovrebbero essere sepolti con lei. Ma dall'altro, il desiderio di scoprire quale ruolo ha avuto lui nella vicenda è troppo forte. Per tutta la notte, quindi, guidato dalla voce della ragazza, Clay ripercorre gli episodi che hanno segnato la sua vita e determinato, in un drammatico effetto valanga, la scelta di privarsene. Tredici motivi, tredici storie che coinvolgono Clay e alcuni dei suoi compagni di scuola e che, una volta ascoltati, sconvolgeranno per sempre le loro esistenze. Ora è anche una serie televisiva prodotta da Netflix.
e mezzo
Il commento di Dolci
A ogni nuovo lato di ogni
nuova cassetta,
un vecchio ricordo viene
stravolto.
Un vecchio compagno di
scuola
si trasforma di colpo
in qualcuno che non so più
riconoscere.
Un
libro che avevo intenzione di leggere da molto tempo e che, in occasione
dell'uscita dei telefilm su Netflix, ho finalmente deciso di affrontare.
Diciamo che nel complesso mi è piaciuto questo libro e l'ho letto
anche velocemente.
Non avete idea
di quello che stava succedendo
al resto della
mia vita.
A casa. Persino
a scuola.
Non sapete
niente della vita di nessuno,
se non della
vostra.
Ma quando
giocherellate con una parte
della vita di
qualcuno, i
n realtà non
stuzzicate solo quella.
Purtroppo, è
impossibile essere
così accurati e
selettivi.
E il
particolare con cui vi siete trastullati
finisce poi per
influenzarne l'intera l'esistenza.
Tutto agisce…
su tutto.
Hannah Baker, la protagonista, è un'adolescente che si suicida e
invia, prima di morire, 13 cassette in
cui ha inciso i motivi e le colpe di alcune persone che l'hanno portata
al terribile gesto.
...ti sembra di
non riuscire a integrarti in questa città. Hai l'impressione che ogni volta
che qualcuno ti
offre un appiglio,
poi ti molli
all'improvviso,
e tu precipiti
ancora più a fondo.
Noi viviamo tutta la storia attraverso gli occhi di Clay Jensen,
compagno e amico della ragazza, che ha ricevuto la scatola con i nastri
registrati. Mentre ascolta le cassette, Clay si rende conto di come alcuni eventi, anche apparentemente
insignificanti, si fondano insieme creando una situazione insopportabile che ha
portato al suicidio Hannah.
...il mio cuore
e la mia fiducia
erano ormai ai
minimi termini.
E questo
tracollo stava scavando
un vuoto nel
mio petto.
Come se ogni
nervo del corpo
si stesse
ritirando verso l'interno,
abbandonando le
dita delle mani e dei piedi.
Fino a
scomparire.
Veniamo alle mie perplessità. La storia più volte mi è sembrata
“artificiosa”.
Anche se alcuni dei motivi sono davvero seri, troppi sono quelli
banali; ho dovuto ricordare che quando ero un'adolescente era facilissimo
diventare melodrammatica e ingigantire i comportamenti dei miei coetanei.
Tuttavia non sono riuscita ad empatizzare con Hannah e questo è stato il
problema maggiore con il libro. Non ho capito mai i suoi comportamenti, erano
tutti un controsenso. Nonostante qualcosa in sé la mettesse in guardia per non
farsi coinvolgere con certe persone e situazioni, più lei vi si buttava a
capofitto. C'erano persone a cui non interessava la sua cattiva reputazione e
che avrebbero voluto essere suoi amici, ma lei niente, non vedeva nessuno e si
sentiva sola.
Mi pare di essere stata
abbastanza chiara,
ma nessuno si è offerto di
aiutarmi.
Di chi parli, Hannah?
Dei tuoi? Di me?
Con me non sei
stata chiara per niente.
Senza sminuire gli eventi che hanno causato il suicidio di Hannah,
devo dire che la storia manca di una certa credibilità. Sono stata vittima di
bullismo anche io ai miei tempi, e le offese che mi venivano rivolte erano
molto più pesanti rispetto a quelle della ragazza, eppure mai una volta ho
pensato al suicidio. Il suo volere
incolpare gli altri per il suo gesto per me non regge. Ha chiesto aiuto allo
psicologo della scuola ma non lo voleva veramente. Come dice lei stessa:
Ma in tutta onestà, non so
se sarebbero
riusciti a convincermi in
un senso o nell'altro.
Perché forse ero
semplicemente egoista.
Forse volevo davvero
attirare l'attenzione.
Sentire gente che
discutesse
di me e dei miei problemi.
Più
che di bullismo io parlerei di depressione. A parte il comportamento totalmente
sbagliato di un suo compagno (non posso dire di più altrimenti sarebbe uno
spoiler) le azioni degli altri ragazzi non sono così terribili.
Ho esitato un istante. Farò
bene?
No… ma lo faccio lo stesso.
Sapevi a cosa andavi
incontro, Hannah.
Ripeto
ho passato momenti peggiori dei suoi.
Forse il personaggio di Hannah aveva bisogno di una migliore
caratterizzazione per convincermi del tutto. Perchè non ha cercato di
modificare la sua cattiva reputazione o addirittura provato a fare amicizia con
gli altri? Una cosa che mi ha infastidita parecchio e che Hannah cita come
segno premonitore del suicidio, è il cambiamento della sua acconciatura che
nessuno sembra aver notato. Non è che ogni volta che uno cambia il suo look sta
pensando al suicidio!
Il
libro tratta argomenti importanti e se l'autore avesse sviluppato meglio il
tutto sarebbe stato una storia da 5 stelle.
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