Autore: Jessica Park
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 309
Costo: 17,90
Trama
Blythe McGuire è riuscita ad affrontare il proprio inferno personale, e ora può finalmente guardare in faccia il futuro. Un futuro inevitabilmente intrecciato a quello dei fratelli Shepherd. Con Chris, condivide un'incredibile storia d'amore. Dopo anni di incertezze e stabilità, tra le sue braccia ha trovato la pace e la tranquillità. Con Sabin, invece, condivide un'intensa amicizia, che sta diventando ogni giorno più complicata e presto verrà messa alla prova. Perché se Blythe e Chris, insieme, sono riusciti a restare a galla in mezzo alla tempesta, è Sabin ora rischiare di annegare, sopraffatto da un passato difficle che ancora lo ossessiona. Il suo tormento minaccia di trascinare tutti e tre in acque pericolose. E anche se Blythe è riuscita a superare il proprio dolore e salvare se stessa, salvare Sabin potrebbe essere, per lei, la sfida più grande di sempre.
Il mio commento
Il movimento del suo petto che si alza e si abbassa è rassicurante.
Dopo l'inferno si torna davvero a vivere.
Dopo l'inferno si torna a respirare,
a vivere e ad amare.
Se ci fosse una sola parola per identificare questo romanzo, userei intenso, però non nella accezione di passionale, ma di sentimentale, dove l'amicizia, l'affetto la fanno da padrona.
Per chi avesse letto il primo romanzo, conosce benissimo cosa è accaduto sia nella famiglia di Blythe McGuire che in quella di Chris Shepherd, un passato che ritorna con le paure, i tormenti che assillano i sogni di questi ragazzi.
Blythe è la protagonista perenne di tutto il romanzo, onestamente, inizialmente non la capivo, non capivo il suo modo di fare, di interpretare gli avvenimenti ma soprattutto non mi piaceva come si comportava, una mamma chioccia che per me non era affatto.
Per chi avesse letto il primo romanzo, conosce benissimo cosa è accaduto sia nella famiglia di Blythe McGuire che in quella di Chris Shepherd, un passato che ritorna con le paure, i tormenti che assillano i sogni di questi ragazzi.
Blythe è la protagonista perenne di tutto il romanzo, onestamente, inizialmente non la capivo, non capivo il suo modo di fare, di interpretare gli avvenimenti ma soprattutto non mi piaceva come si comportava, una mamma chioccia che per me non era affatto.
Chissà quanti altri momenti come questo ci aspettano.
Chissà quanti altri incidenti, sfregi e traumi dovrò ascoltare.
Chissà quante altre volte rimpingerò di non essere andata fino in fondo e aver picchiato a morte il padre di Christopher.
Ha un bellissimo rapporto di amicizia con Sabin, fratello di Chris, ma qualcosa comincia a cambiare fra i due, è come se avessero bisogno di qualcosa in più, l'affetto prende il posto a un sentimento diverso, e questo spaventa tanto Sabin che non può e non vuole deludere suo fratello, quanto Blythe, che non riesce a caprie in pieno cosa stia realmente cambiando fra loro. Ed ecco che il passato ancora una volta ritorna, allora è meglio fuggire, perché la distanza potrebbe aiutare, ma non è così...
Non so cosa vi apettiate da questo romanzo, ma posso dirvi che è molto diverso, a inizio lettura mi pesava leggerlo, ogni pagina era un macigno perché cercavo il nesso, cercavo quell'input che mi dicesse non mollare, vedrai che qualcosa accadrà.
La Park riesce a raccontare di avvenimenti che molte volte sono reali, perché li ritrovi nella contemporaneità, però a volte ho trovato un po' troppo bonario il modo di fare Chris, troppo asfissiante quello di Blythe, invece ho adorato Sabin, i suoi tormenti, le sue paure di deludere tutti, in particolare il fratello, la presenza ancora una volta di un padre che ha causato solo dolore fanno da sfondo a una storia romantica, fatta di parole, di gesti, di abbracci costruiti su una fiducia e un'amicizia indissolubili.
Lo amo così tanto che, per certi versi, il suo passato appartiene anche a me, e lui lo sa.
Sa che, quando ami una persona, ti fai carico del suo dolore.
E infatti io provo il suo dolore e, in parte, lo faccio mio.
La serie che al momento è formata da due libri, si chiama Left drowning
#1 Left drowning - Sei in ogni mio respiro - recensione
#2 Restless waters - Non ti lascerò cadere
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