venerdì 16 dicembre 2016

Trame e opinioni: Non dirgli che ti manca di Alessandra Angelini

Titolo: Non dirgli che ti manca
Autore: Alessandra Angelini
Casa editrice: Newton Compton

Pag.: 446
Costo: 9,90
















Trama
Isabella è a pezzi: da un lato deve vedersela con un padre di successo, per il quale non ci sono possibilità di futuro se non quello che ha immaginato lui stesso per sua figlia. Dall'altro perché il suo fidanzato, quello che secondo tutti era il ragazzo perfetto per lei, la tradisce spezzandole il cuore. Così Isabella decide che è arrivato il momento di cercare la propria strada e trasferirsi da Roma a Bologna per studiare. Ma la vita è sempre pronta a sorprenderti: nel caso di Isabella l'imprevisto si chiama Denis, tatuatissimo batterista dei Bad Attitude. Farfalle nello stomaco e un desiderio mai provato prima sono gli effetti secondari di quell'incontro, che culmina in una notte di sesso bollente. I due si imbarcano in una relazione turbolenta, fatta di lunghe separazioni, resa complicata dall'insofferenza del padre di lei e dalle insicurezze di Isabella. Nonostante le differenze sociali, quello che Denis e Isabella provano l'uno per l'altra è un sentimento insopprimibile, forte e delicato, violento e dolce allo stesso tempo, qualcosa che va oltre le regole ma che non sembra destinato a finire, come quelle melodie che entrano nella testa e non se ne vanno più...


Il commento di Manuela


Isabella è una ragazza in crisi, il proprio fidanzato l’ha tradita con la sua migliore amica, il padre la vorrebbe sottomettere ai propri desideri. Questo senso di malessere porta Isabella a prendere la decisione di allontanarsi dalla casa paterna e decide di continuare i suoi studi a Bologna. Qui la sua vita prende un percorso diverso, nuove amicizie, nuovi stimoli. Con l’aiuto del tutor di facoltà, dello zio Leonardo, dei suoi nuovi amici e soprattutto di Denis imparerà a camminare con le proprie gambe.
Questo romanzo potrebbe tranquillamente suddividersi in tre parti. I primi capitoli sono l’espressione di un profondo dolore, qualcosa che ti lacera.

Una volta credevo di avere tutto, […]. 
Lo credevo. 
Poi ho aperto gli occhi e le ho viste. 
Le crepe erano insostenibili, […]. 
In un attimo era saltato tutto.

Quindi comincia la storia d’amore con Denis, un batterista tatuato. L’uomo che sicuramente il padre non voleva al suo fianco.

Per i miei genitori non eravamo che due miserabili peccatori, ma se loro avevano ragione, allora eravamo i due peccatori più felici dell’universo, colpevoli soltanto di amarsi contro ogni logica e convenzione.

La storia tra Isabella e Denis prosegue tra scelte, separazioni e musica (tanta musica) fino circa a metà volume.
C’è poi un cambio di stile… dal capitolo 16, alcuni si aprono con una citazione. In questi fino al capitolo 21, la storia d’amore con Denis inizia ad avere delle falle, causate dall’insicurezza di Isabella e soprattutto dalla sua incapacità di fidarsi e affidarsi del tutto alle persone che le vogliono bene. Vuole risolvere tutto da sola.
Inoltre iniziano a fare capolino anche i problemi della band. Il cantante Julien è nuovamente caduto nella dipendenza da droghe.
E poi il terzo cambio, dal capitolo 21 tutto è incentrato sul problema di droga di Julien. Anche lo stile è diverso. Viene presentata la data, come a sottolineare il processo di disintossicazione. Questa parte è molto forte, molto vera… Isabella è l’unica che riesce a capire Julien, perché anche lei ha la sua stessa sofferenza (anche se lei non è mai arrivata a drogarsi, ha trovato altri modi per farsi male).

Quando sei il primo ad odiarti, 
come puoi concepire che qualcuno ti apprezzi e ti ami per ciò che sei?

In quest’ultima parte del libro è descritto benissimo il senso di impotenza dei familiari.
Ora nonostante questi cambi di stile all’interno del romanzo, il modo di scrivere rimane sempre lo stesso. Le frasi non sono lunghissime e ci sono molti dialoghi, ma spesso è difficile capire il senso dei battibecchi, forse perché non sempre è indicato chi parla e quasi mai i dialoghi sono a due, visto che la band è più una grande famiglia e tutti i personaggi si sostengono a vicenda. Questo ha un po’ rallentato la mia lettura, perché spesso dovevo rileggere il brano per riuscire a capire cosa stesse succedendo.
Molto belle sono le descrizioni di Bologna, davvero sogni quella città così meravigliosa. Come sono stupendi i brani dove la protagonista è la musica.
I personaggi sono tutti ben tratteggiati e delineati, tanto che se ne apprezzano pregi e difetti. Anche se i protagonisti sono Isabella e Denis, riesci a sentire vivi anche gli altri; Julien prima di tutto, ma anche P.E. e Caterina con il loro rapporto di coppia; Nico con il suo amore per il web; il dottor Gasser con il suo amore vero per la professione di medico che esercita con passione; lo zio Leonardo che è pronto ad aiutare anche se questo vuol dire mettersi contro il fratello (il padre di Isabella). Belli anche se molto marginali sono Ester e Amedeo, la coppia che aiuta Isabella in un momento di difficoltà. Meno tratteggiata è Amelia, l’amica di Isabella.
Possiamo dire che questo romanzo è un bel new adult, fresco e pieno di emozioni. È autoconclusivo, anche se secondo me ci sono tanti spazi aperti, dai vari componenti della band alla stessa storia di Isabella e Denis. Non disdegnerei anche un pov di Denis.
È stata una lettura piacevole, sicuramente ho preferito l’ultima parte del racconto, perché più vera e capace di trasmetterti sensazioni forti.


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