lunedì 5 dicembre 2016

Trame e opinioni: La donna della cabina numero 10 di Ruth Ware

Titolo: La donna della cabina numero 10
Autore: Ruth Ware
Casa editrice: Corbaccio
Pag.: 368
Costo: 16,90
















Trama
Doveva essere la crociera perfetta. Le luci del grande Nord su uno yacht di lusso, l'Aurora Borealis, in compagnia di pochi e selezionatissimi ospiti. Un'ottima opportunità professionale per la giornalista Lo Blackwood, incaricata di sostituire il suo capo e ben felice di trovare sollievo dallo choc provocato da un tentativo di furto subito nella sua casa di Londra. Ma la crociera si trasforma ben presto in un incubo atroce... Durante la prima notte di viaggio, Lo assiste a quello che ha tutta l'aria di essere un omicidio, proprio nella cabina accanto alla sua, la numero 10. Non solo nessuno le crede, ma la ragazza che dice di aver incontrato nella stessa cabina sembra non essere mai esistita: non è a bordo, nessuno la conosce, e le tracce lasciate dalla sua misteriosa presenza svaniscono l'una dopo l'altra. Bloccata sulla barca e sempre più isolata nella sua ricerca, Lo cade in preda al terrore. Sta forse impazzendo? Oppure è intrappolata in mezzo all'oceano, unica testimone di un delitto e in balia di uno spietato assassino?

Doppia recensione


Iaia

Lo Blacklock è una giornalista di una rivista per turisti ed è stata designata a partire per una crociera di cinque giorni nel mare del Nord, per descrivere e commentare il viaggio destinato a una decina persone, ospiti del ricchissimo proprietario. L'Aurora Borealis, è una piccola nave dotata di tutti i confort e solo personaggi noti e molto abbienti potranno permettersi, in futuro, un viaggio così particolare.
La protagonista arriva al porto dopo aver subito in casa un furto mentre stava dormendo e il risveglio non è stato certo tra i migliori, avendo avuto modo di vedere il ladro mentre trafugava le sue cose ed essere stata chiusa a chiave in camera sua.
Questo è il primo trauma che Lo subisce, ma non è l'ultimo. La cabina vicino alla sua è occupata da una donna che poi scompare e avendo sentito durante la notte un urlo e un tonfo, come se fosse caduto qualcosa di pesante nel mare, decide di indagare. Ci sono una serie di avvenimenti che sconvolgono la protagonista.
Un giallo non molto curato. Il finale non ha scandagliato bene tutti i quesiti che un lettore si pone durante la lettura di questo genere di libri e ciò mi ha deluso.
Anche il finale è stato superficiale. Non posso e non voglio addentrarmi nello specifico poiché è un thriller e chi lo leggerà non deve essere influenzato da un'opinione personale.
Se la Ware vuole proseguire in questo filone, deve, secondo me, imparare a eliminare le spiegazioni inutili e concentrarsi di più sui dettagli per la soluzione del caso.

e mezzo

Dolci
Buon romanzo con atmosfere cupe che, non so bene il perché, mi hanno ricordato alcuni romanzi di Agatha Christie. Soprattutto per la scelta della Ware, di raggruppare una serie di persone in un luogo e impossibilitate a comunicare con il mondo esterno.
La protagonista, Laura “LO” Blacklock, non è male anche se, all'inizio del libro, è sempre mezzo ubriaca, forse a causa della sua insoddisfazione sentimentale e lavorativa. Mi era venuto anche il dubbio che lei potesse soffrire di disturbi mentali che mi hanno fatto mettere in discussione la sua affidabilità su ciò che vede. A causa di queste mie impressioni anche la trama mi è sembrata confusa e senza senso. 
Poi però prende un buon ritmo e si va avanti più facilmente con la lettura.
Durante tutta la storia dalle pagine affiora la tensione che avvinghia Lo, mentre cerca di capire cosa stia succedendo su quella nave. Il senso di claustrofobia che prova e la tensione vissuta dalla protagonista sono raffigurate molto bene dalla Ware.
Lo stile dell'autrice è rapido e scorrevole, non si perde in lunghe descrizioni, ma il lettore non fa fatica a immaginare l'ambientazione nordica dove si svolge il romanzo. Altra scelta azzeccata è collocare la storia su una nave da crociera, luogo in cui il panico e la paura di essere intrappolati in mezzo al nulla, può atterrire chiunque.
Nel complesso è stata una lettura veloce e coinvolgente che ho apprezzato molto, anche se non è proprio il thriller che sto cercando in questo periodo. Non sono mancati i colpi di scena, alcuni forse troppo prevedibili.


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