martedì 7 giugno 2016

Trame e opinioni: Ross Poldark di Winston Graham

Titolo: Ross Poldark
Autore: Winston Graham
Casa editrice: Sonzogno
Pag.: 431
Costo: 18,50














Trama
Cornovaglia, 1783.
Ross Poldark, figlio di un piccolo possidente morto da poco, torna a casa, esausto e provato, dopo aver combattuto per l'esercito inglese nella Rivoluzione americana. Ora è un uomo maturo, non più l'avventato ed estroverso ragazzo che aveva dovuto abbandonare l'Inghilterra per problemi con la legge. Desidera soltanto lasciarsi il passato alle spalle e riabbracciare la sua promessa sposa, la bella Elizabeth. La sera stessa del suo arrivo, però, scopre che, anche a causa di voci che lo davano per morto, la donna sta per convolare a nozze con un altro uomo. Non solo: Nampara, la casa avita, si trova in uno stato di abbandono, cui ha contribuito anche una coppia di vecchi servi, fedeli ma ubriaconi. Devastato dalla perdita del suo grande amore, Ross decide di rimettere in sesto Nampara e di concentrarsi sugli affari che il padre ha lasciato andare a rotoli, tornando a coltivare le terre e lanciandosi nell'apertura di una nuovo miniera. Viene aiutato dall'affezionata cugina Verity, dai due servi e da Demelza, una rozza ma vivace ragazzina che ha salvato da un pestaggio e che, impietosito, ha preso a lavorare con sé come sguattera. Nella terra ventosa di Cornovaglia - aspra quanto la vita dei suoi minatori, percorsa dai fremiti di nuove sette religiose e afflitta da contrasti sociali - si intrecciano i destini dei membri della famiglia Poldark, primo fra tutti il forte e affascinante Ross, ma anche la gentile Verity, di Elizabeth, tormentata da segrete preoccupazioni, e di Demelza che, diventata una bellissima donna, è determinata a conquistare il cuore dell'uomo che le ha cambiato la vita.



Il mio commento

E fu così che scoprì che ciò che in qualche modo aveva disprezzato non era disprezzabile,
che ciò che per lui era stata la soddisfazione di un appetito,
un'avventura piacevole ma banale e deludente,
possedeva elusive profondità,
e il cuore colmo di una consapevolezza che non aveva mai conosciuto prima.

Ross Poldark è uno di quei romanzi che cominci ad apprezzare piano, lentamente, è una storia tipica in ogni sfaccettatura. Lui che torna dopo essere "fuggito" dalla casa paterna, la vita militare che lo cambia nell'animo e nella personalità e l'amore, il ricordo che lo aiuta a continuare finché arriva il momento di tornare con speranze e aspettative che si infrangono contro una realtà inaspettata. Ross Poldark è il protagonista di questo libro, è un uomo che ho imparato a conoscere pagina dopo pagina, una di quelle storie che non ti stanchi di leggere perché credo, no anzi ne sono convinta che, l'autore abbia creato un personaggio fuori dai canoni tipici del tempo, dagli standard del tempo, signorotti che seppur caduti in disgrazia, cercano di salvare le apparenze, o uomini che anche se con pochi averi continuano a indebitarsi al gioco e via di seguito... Ross è un uomo che si rimbocca le maniche, che sceglie la via più difficile e nonostante la delusione d'amore che lo scotta enormemente reagisce. 
Questo romanzo è il primo di una saga pubblicata per la prima volta nel 1945, non vi nego che questa cosa mi ha intrigata sin dal primo momento, perché quando ho avuto la possibilità di leggerlo e di conoscere uno spaccato, un modo di scrivere, molto anteriore a ciò che sono solita leggere mi ha completamente galvanizzata, perché vi garantisco che essendo anche questa la versione integrale, il modo di scrivere di Winston Graham è molto contemporaneo anche se stiamo parlando di uno storico. Come dicevo Ross Poldark è il primo libro di una saga molto lunga, questo copre un arco di tempo che va dal 1783 al 1787. In questo periodo come dicevo la vita del nostro protagonista subisce una serie di sconvolgimenti, dalla morte del padre, alla scoperta che Elizabeth, la donna che ha catturato il suo cuore, andrà in sposa a suo cugino, alla scelta di prendere in mano le redini di Nampara, l'abitazione di famiglia, ed è qui che principalmente si sviluppa la storia, tra le terre che circondano il maniero, con i minatori, con i due servitori che si ritrovano di punto in bianco a scegliere se andare via o cambiare le loro abitudini e poi Demelza, una ragazzina raccolta e accudita. Lei sarà la forza, la costanza, la presenza incalzante nelle giornate di Ross, lei che sboccia giorno dopo giorno, lei che è sicura dei suoi sentimenti e vuole assolutamente riuscire ad aprire il cuore del suo salvatore. In uno scenario, quello della Cornovaglia, dove la vita ha un'incedere più lento si sviluppa la storia di un uomo fuori dal comune. 
Un romanzo che vi consiglio di leggere, un romanzo che non deve spaventarvi per la corposità o per essere solo il primo di tanti, perché vi garantisco che le idee di quest'uomo, la sua vita, il suo modo di pensare vi coinvolgeranno come non mai...
Ora non ci resta che aspettare il prossimo!

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