martedì 24 maggio 2016

Trame e opinioni: Le viaggiatrici d'inverno di S.M. May

Titolo: Le viaggiatrici d'inverno
Autore: S.M. May
Casa editrice: self
Pag.: 220
Costo: 1,99














Trama
Sette creature per sette racconti.
Guerriere, streghe e fate.
Capitani d’astronave, sognatrici e ladre d’anime.
Tutte in viaggio, durante un lungo e gelido inverno,
verso una meta.
O, forse, verso nessun luogo.
L’amore poggia su un piatto, ma la bilancia ne ha due.
E il peso di una carezza è in grado di affossare anche il più difficile degli equilibri.

Doppia recensione



Chiara

“Ah, mia dolce odiosa, che serve leggere se non puoi trarne piacere? 
E viaggiare, soffrire, godere sognare?”

Questo è un libro di racconti, sette per la precisione, con sette protagoniste diverse, sette ambientazioni diverse e sette storie diverse, ognuna a sé. Come l’autrice ha precisato nei ringraziamenti finali scrivere racconti è complicato perché sono corti e si deve concentrare dentro tutto, il lettore deve avere un senso di appagamento. Io solitamente appartengo alla categoria che li snobba, e anche questa volta per alcuni di questi sette ho sentito che mi mancava qualcosa, mentre per altri no. Per tutte le storie però avrei voluto leggerne ancora e questo è un mio limite per i racconti.
In tutti e sette ho trovato un filo conduttore e delle analogie. Innanzitutto la condizione della donna. Anche nel futuro, immaginario e terribile, l’uomo tende sempre a prevaricare sulla donna, tende sempre a sopraffarla e a decidere per lei. Questo maschilismo spinge alla ribellione e le nostre sette protagoniste ne sono un esempio.

Ma anche nello spazio i maschi della specie umana conservavano la loro naturale tendenza a scegliere al posto delle donne, in vita come in morte

Un’altra cosa comune è che in tutte le ambientazioni c’è un regime di oppressione, nonostante l’evoluzione, si è creato un sistema con pochi potenti che dettano legge e detengono il potere come fa più comodo a loro.

Alla fine ciò di cui avevamo sempre avuto paura ci somigliava nella sostanza.

E poi i finali. Che mi hanno lasciato una sensazione dolceamara, giusti come trama ma terribili a pensarci.
Spero con tutto il cuore che queste sette storie siano uno spunto per il futuro, perché le ho trovate geniali, anche se strane, e il modo di scrivere di questa autrice non mi stanca mai. Riesce a caratterizzare i personaggi molto bene anche con poche righe e a farti entrare nell’ambientazione senza eccedere nelle descrizioni e quindi senza stufarti.
La fantascienza e il fantasy sono generi particolari, ma questi racconti meritano di essere letti e a parer mio ampliati.

L’amore poggia su un piatto, ma la bilancia ne ha due. E il peso di una carezza è in grado di affossare anche il più difficile degli equilibri.


Dolci


Le raccolte di racconti non sono tra le mie letture preferite; il genere fantascientifico non è tra i miei preferiti. E allora perché ho voluto leggere questo libro? Perché apprezzo tantissimo lo stile narrativo di S.M. May, quindi mi fa piacere leggere altre cose scritte da lei. Questa raccolta non fa eccezione e mi ha fatto compagnia ed incuriosita molto.
Veniamo ai racconti che ci sono in questa antologia che, come già detto, hanno come filo portante la distopia/fantascienza.
Mi sono piaciuti quasi tutti, tranne forse uno che non mi ha fatto impazzire: “Siamo tutti figli di Eva”.
La mia fame di lettrice ha bisogno di più parole e più pagine, per cui quasi ogni racconto mi ha dato l’idea di essere un prequel interessantissimo per una storia più lunga ed articolata. Avrei voluto conoscere di più i personaggi, la loro storia e gli avvenimenti futuri.
Il racconto che ho trovato completo, per così dire, è “Specchio, specchio delle mie brame”, che è, tra l’altro, il racconto più breve.
Il mio preferito è senz’altro l’ultimo “Torture e Parole”, anche se qui vorrei saperne di più. Si potranno mai rincontrare il “ribelle” Roland e l’”odiosa” Clara?

3 commenti:

  1. Come vi capisco! Anch'io quando leggo un bel racconto non vorrei finisse così presto :(

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  2. Come vi capisco! Anch'io quando leggo un bel racconto non vorrei finisse così presto :(

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    Risposte
    1. ha creato delle ambientazioni stupende, vorrei leggerne ancora!

      Elimina

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