giovedì 10 marzo 2016

Trame e opinioni: L'agghiacciante caso del gato nella minestra di Claudio Vastano

Titolo: L'agghiacciante caso del gatto nella minestra
Autore: Claudio Vastano
Casa editrice: Dunwich Edizioni
Pag.: 200
Costo: 2,99













Trama
Casper A. Pestalozzi è un investigatore privato un po’ particolare. Odia i ricchi, veste esclusivamente un trasandato impermeabile nocciola, coltiva marijuana in garage e vive in uno scalcinato appartamento nella periferia di Lucca. È anche in grado di prevedere i cambiamenti del tempo e il suo solo amico è un ex psicologo che ha come unica prospettiva di vita il suicidio. La sua ragazza, poi, non perde occasione per coprirlo di vergogna.
Casper Pestalozzi, insomma, è un relitto alla deriva. Ma quando l’altolocato avvocato Nardi viene ucciso durante un ricevimento e la polizia inizia a brancolare nel buio, toccherà proprio a Casper fare luce sull’identità dell’inafferrabile assassino. Come ha fatto il killer a dileguarsi nel nulla un attimo dopo l’omicidio? Da dove viene la terra nera ritrovata accanto al corpo della vittima? Di quale atroce segreto è a conoscenza il gatto che si nasconde nella minestra?
Avvalendosi delle sue conoscenze scientifiche e della logica deduttiva, fra situazioni comiche e drammatiche memorie, l’investigatore Pestalozzi giungerà a un’inaspettata verità.


Il commento di Manuela

Ho scelto di leggere questo libro perché attirata dalla copertina che mi sembrava spiritosa e anche per il titolo che rendeva l’idea di un mistero. Beh, devo dire che questi due elementi li ho trovati nel racconto.
Un indagine poliziesca in chiave comica, mi sono divertita a leggerla, anche perché raccontata con un linguaggio molto scorrevole e colloquiale, spesso con elementi dialettali. La storia è ambientata a Lucca e il clima toscano lo si avverte nelle descrizioni e nelle parole stesse, c’è proprio il gusto per la battuta.
Ora, fermo restando che mi sono divertita a leggerlo, perché molto esilarante, devo dire che però non ha nulla di più. Scritto bene, gli indizi si seguono molto chiaramente e anche il colpo di scena quando già pensi di aver capito chi è il colpevole è ben costruito, ma forse il fatto che è troppo in chiave carnascialesca gli fa perdere un po’.
Ci sono poi anche degli elementi della storia che non ho molto apprezzato, come il rapporto del detective con la fidanzata. Per tutto il romanzo lei lo tratta malissimo e lui quasi la deride e prende in giro, tanto che spesso mi sono chiesta come facessero a stare ancora insieme, sembra un rapporto inverosimile. Questo ha rovinato il finale quando lui tenta di essere gentile e premuroso, lei prima lo respinge e poi fa “la gatta morta” tanto che gli dice che vuole rimanere a dormire da lui. Beh, devo dire che mi ha lasciato un po’ perplessa, quasi fosse ridicolo questo atteggiamento dolce e romantico in una coppia che fino a qualche pagina prima si sbeffeggiava su tutto.
Il racconto è diviso in capitoli, che a loro volta sono suddivisi in paragrafi numerati. All’inizio del capitolo c’è una sorta di titolo e a volte c’è una data di riferimento, forse per rimarcare la descrizione temporale, visto che è ambientato nel periodo natalizio, ma non ha l’atmosfera del Natale. È raccontato in prima persona dal detective Casper Pestalozzi chiamato ad investigare su questo caso, che inizialmente sembra molto surreale, dal suo amico il commissario Spaccalano.
Un libro carino, forse un po’ troppo burlesque per essere un vero giallo.



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