lunedì 29 febbraio 2016

Trame e opinioni: 99 giorni di K.A. Tucker

Titolo: 99 giorni
Autore: K.A. Tucker
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 377
Costo: 9,90














Trama
Abbandonata nella campagna dell'Oregon, dove la credono morta, una giovane donna sfida ogni previsione e sopravvive, ma quando si sveglia non ha alcuna idea di chi sia, o di cosa le sia successo. La donna si dà il nome di Acqua, per l'unico piccolo segno che compare sul suo corpo, il solo indizio di un passato che non ricorda. Accolta da Ginny Fitzgerald, una signora irascibile ma gentile che vive in una fattoria, Acqua comincia lentamente a ricostruire la propria vita. Ma mentre cerca di rimettere insieme i frammenti, altre domande si fanno strada nella sua mente: chi è il vicino di casa, che in silenzio lavora sotto il cofano della sua Barracuda? Perché Ginny non gli fa mettere piede nella sua proprietà? E perché Acqua sente di conoscerlo? Jesse Welles non sa quanto tempo ci vorrà prima che la memoria di Acqua riaffiori. Per il suo bene, Jesse spera che non accada mai. Per questo cerca di tenersi alla larga da lei. Perché avvicinarsi troppo potrebbe far riemergere cose che è bene lasciare sepolte. Ma si sa, l'acqua trova sempre una strada per tornare in superficie...


Il commento di Manuela

 “La verità è come l’acqua: non importa quanti sforzi tu faccia per sotterrarla;
troverà sempre qualche via per ritornare in superficie”

La storia di apre con il ritrovamento di una ragazza in fin di vita e una corsa disperata per tentare di salvarle la vita. Nessuno pensa che lei ce la possa fare, eppure lei sopravvive a tutte le cose brutte che le sono state fatte e con una forza di volontà pazzesca ricomincia a vivere.

Sopravvivere e rifiorire.

E così questa ragazza senza più memoria di sé e del suo passato, riesce a trovare una dimensione avvolta dall’affetto di Ginny, una vecchia signora, anch’essa segnata da una violenza, e una famiglia che la accoglie a braccia aperte e la fa sentire a casa. Il racconto è narrato in prima persona, ma con due POV diversi e anche con due tempi diversi. Il prologo si svolge “Ora” ed è narrato da Jesse, i capitoli sono un’alternanza di tempi tra “Allora” narrato da Jesse e “Ora” narrato da Acqua. L’epilogo è appannaggio di Acqua.
Al centro della storia c’è lei, Acqua, che prima era Alexandria Petrovka. Attorno ad Acqua girano tante persone. Prima di tutto Jesse, che la salva ben prima di quella sera quando la trova mezza morta. Ci sono poi i genitori di Jesse, Meredith e Gabe rispettivamente il medico e lo sceriffo che la sostengono; c’è poi Amber, sorella di Jesse, infermiera attenta e che diventa un’amica e poi c’è Ginny, l’anziana signora che l’accoglie in casa e che diventerà un’amica speciale. Se è vero che al centro di tutto c’è la dolce storia d’amore tra Acqua e Jesse, possiamo dire che Ginny è una coprotagonista. Devo dire che il rapporto tra queste due donne forti è quello che ha catturato maggiormente la mia attenzione. Sì, è bello leggere del legame forte e allo stesso tempo delicato, pieno di rispetto che c’è tra Acqua e Jesse, ma la cosa che mi ha emozionato di più è il legame che si instaura tra Acqua e Ginny. Tanto che alla fine le loro “rinascite” sono una gioia che esplode. Ginny diventa la famiglia della giovane donna

“Devi fidarti della famiglia o non hai nulla”.

Questa è una delle ultime cose che l’anziana le raccomanda.
In tutto il romanzo sono espressi i sentimenti di Acqua nella loro totalità, è lei stessa che li mette a nudo. Anche quando il capitolo è narrato da Jesse i sentimenti di Acqua sono ben evidenti. E’ una ragazza che ha dovuto subire tante avversità, ma è anche una ragazza determinata. Nella sua nuova vita deve ricostruire tutto e questo la porta sentimenti contrastanti e dubbi...

“Voglio dire... sei felice qui?”
Sono felice?
Mi sono smarrita eppure in qualche modo ritrovata.
Sono impaurita eppure in qualche modo rassicurata.
Sono alla deriva eppure in qualche modo...a casa.
Un sorriso si fa strada sulle mie labbra.
“Sì, penso di esserlo”.

Questa citazione raccoglie tutto il romanzo secondo me, ed è forse la mia preferita.
Lo stile della Tucker è piacevole e scorrevole. All’inizio sembra un po’ lento, ma forse perché è un “giallo” quindi bisogna ben capire cosa sia successo, la storia si apre con un delitto. Subito dopo però vieni preso nella storia e anche l’alternanza “Allora” e “Ora” sono talmente ben bilanciate che ti invogliano a leggere, ad andare avanti. E tu vai avanti perché il romanzo si legge senza fatica, ti prende completamente.
Avevo letto anche un altro libro con i punti di vista che narravano la storia un po’ al presente e un po’ al passato e in quell’occasione avevo avuto difficoltà a leggere la storia nella sua interezza, in questo racconto non accade. Passato e presente si alternano ma allo stesso tempo si fondono. Capisci benissimo anche in che punto della storia ti trovi e non hai l’effetto “singhiozzo”, cioè quello di rimanere a metà perché sei interrotto dal presente o dal passato... ogni capitolo si chiude e il capitolo successivo fa luce su un altro aspetto, tutto però molto ben legato, fuso... mi viene da paragonare il flusso di questo libro allo scorrere tranquillo di un fiume, che però poi arriva alle rapide finali, dove tra colpi di scena e spiegazioni si arriva alla fine.
Tutti i personaggi del libro sono trattati con pari dignità, anche quelli secondari che sono ben delineati, hanno il loro spazio, il loro corpo. Non sono messi lì a fare gruppo o confusione nella storia, ma hanno un ruolo preciso e importante, anche quelli molto secondari, come Hilde che è veramente relegata a due righe, beh, anche lei ha il suo spazio.
Questo romanzo fa parte di una serie, è infatti il primo di una gruppo di 4 libri, ma è autoconclusivo. La fine è ben chiara. La storia è molto forte, ma del resto la Tucker ci aveva abituati a storie così, già con “Dieci piccoli respiri”, ma sono talmente ben costruite che anche le cose brutte le vivi in modo sereno. Ora, basandoci sulla prima serie della Tucker, mi aspetto un seguito su uno degli altri personaggi, ma, mi sono affezionata così tanto a tutti che non saprei davvero dire chi di loro desideri la storia, vorrei conoscere meglio Amber, ma anche Boone oppure Dakota... non mi resta che aspettare i seguiti...
Libro che si legge con piacere e ti lascia un bel segno del cuore. Sono felice di aver letto questo libro. Voglio terminare la mia recensione con la frase che chiude il libro.

La mente può essere ingannevole
Ma non può nulla contro la forza del cuore.

La serie formata da quattro libri, si chiama, Burying Water:
#1 Burying water - 99 giorni
#2 Becoming Reyn
#3 Chasing River 
#4 Surviving Ice 


4 commenti:

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