Autore: Deborah Simmons
Casa editrice: Harlquin Mondadori
Collana: I Grandi Romanzi Storici
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Trama
Inghilterra 1275. Quando suo fratello Dunstan, il prode Lupo del Wessex, gli chiede di recarsi al castello di Baddersly per governare un suo feudo, Simon De Burgh accetta solo per sfuggire alla vita che conduce nel maniero del conte suo padre, troppo tranquilla per soddisfare la sua sete di avventura. Ormai prossimo alla meta, cade in un'imboscata tesagli da un gruppo di fuorilegge scoprendo anche con sua somma sorpresa che a guidarli è una donna. Bethia Burnel non è solo coraggiosa e abile con la spada e con l'arco quanto un uomo, ma è anche bellissima. Così, venuto a conoscenza delle circostanze che l'hanno spinta a una scelta tanto estrema, Simon, pur considerandola arrogante e indisponente quanto può esserlo solo una ragazza convinta di poter competere con un guerriero, decide di aiutarla. E tra un battibecco e l'altro...
Il commento di Iaia
Anche questo libro, 3° della saga De Burgh, mi ha fatto
trascorrere momenti piacevoli.
I personaggi principali sono Simon e Bethia
Burnel che s'incontrano in modo molto particolare...
Simon, con il suo
seguito viene catturato nella foresta da una banda di briganti, capeggiata da una donna vestita da uomo, il nostro
cavaliere rimane sbigottito e nello stesso tempo molto arrabbiato, la cosa che
lo disturba particolarmente è l'essere stato fatto prigioniero da una donna...
Lui che tra i fratelli è quello che non ha paura di niente, che
riesce a sgominare nemici in un batter d'occhio e che è sempre pronto a
combattere è stato legato e tenuto fermo per tutta la notte da un piccolo
manipolo di arcieri.
Liberato, torna al castello lacero, bagnato e sporco non sa come
rivalersi su quella donna che gli ha fatto fare una brutta figura davanti ai
suoi sottoposti, decide così di tornare nella foresta e di parlare con Bethia per capire il
motivo di questo strano comportamento.
Viene così a conoscenza che quella
combriccola di arcieri, aiuta Lady Burnel affinché questa ritorni in possesso
del suo maniero, dove il padre vive segregato nel suo stesso castello ora
amministrato da un uomo spregevole.
La nostra castellana brigante ha un carattere forte,
orgoglioso e non vuole assolutamente sottomettersi a un uomo, quindi diffida
di Simon proprio perché rappresenta il potere, il comando a cui lei, in quanto
donna, viene precluso...
E' un romanzo che mi ha procurato vari sorrisi, mi sono
ritrovata, mentre leggevo, con un'espressione divertita perché nessuno dei due
protagonisti si rendeva conto che si erano innamorati e non capivano il perché provavano sensazioni tanto strane.
Specialmente Simon, ogni volta che aveva una
discussione e lei si allontanava, lui si massaggiava il torace perché il suo
cuore batteva troppo forte o sentiva un languore a cui non sapeva dare un nome.
In quei momenti il nostro eroe ha suscitato in me una tenerezza profonda.
Ma come... proprio lui che è un impavido, forte, intelligente gli trema l'anima?
Ci sono delle situazioni un po' superficiali, ma le ho
accettate, forse perché questi fratelli De Burgh mi hanno ispirato finora molta simpatia e le donne, per fortuna, sono persone combattive, caparbie,
orgogliose e tanto innamorate. Consiglio di leggere questo romanzo se si ha
come obiettivo il voler trascorrere dei momenti dolci, gradevoli, senza grossi
scossoni e facendosi prendere da questa bella e grande famiglia De Burgh.
La serie De Burgh è composta da:
#1 Il Lupo di Wessex (recensione)
#2 La gorgone e il cavaliere (recensione)
#3 Briganti e cavalieri
#3.5 Ospite a sorpresa (racconto)
#4 La strega e il cavaliere
#5 La novizia e il cavaliere
#6 Il cavaliere nero
#7 L'ultimo cavaliere
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