Buongiorno lettori, torna dopo la pausa natalizia, la rubrica, Ci provo con...
Ideata da Chiara e Dolci, oggi vi propongo una libricino che mi è stato regalato dalla CE, Gabriele Capelli Editore.
Titolo: Rigor mortis per Lupe
Autore: Tommy Cappellini
Casa editrice: Gabriele Capelli Editore
Pag.: 126
Costo: 14,50 cartaceo
«David, domattina mi aiuti a riportare in vita il parco di miss Vélez. Joel ha chiesto giornata libera. Non ci sei che tu». Con questa richiesta del padre - giardiniere nelle ville di Hollywood negli anni Quaranta - inizia l'adolescenza di David, o meglio il suo primo amore, per Lupe Vélez, la sfortunata Mexican Spitfire di tanti film di successo e moglie di Johnny Weissmuller. È legata, per un certo periodo, a Gary Cooper, Arturo de Córdova e altri. Dai giorni dello sbarco in Normandia al 13 dicembre 1944, data del suicidio dell'attrice forse dai troppi amanti (sensuale come può esserlo una creatura di San Luis Potosí, Messico, ritrovatasi in cima allo star system, un'autentica Nanà che avrebbe inorgoglito Zola), David non farà che pensare a lei, all'unico mattino in cui l'ha incontrata e a una carezza indimenticabile. Metterà in atto ogni tattica per rivederla. Intorno a David, il taciturno padre, ebreo laico, vedovo, gran lavoratore; zia Dorothy, dal dente avvelenato verso quel «lupanare di Beverly Hills»; la vicina Marion; i compagni di classe con cui «prendere in prestito» un sidecar o litigare a proposito di quegli scrittori tedeschi emigrati sotto le palme della California.
Siamo nell'America degli anni '40, alle prese con la guerra mondiale che si sta combattendo oltremare, con le radio che alternano la musica alle notizie dello sbarco in Normandia, fino ad arrivare al boom delle celebrità hollywoodiane.
In tutto questo c'è David, figlio di un giardiniere che si occupa proprio delle ville delle celebrità che vivono a Beverly Hills.
David è un adolescente alle prime armi con i sentimenti che il suo cuore e il suo corpo cominciano a sentire, il suo primo approccio arriva proprio con l'incontro con Lupe Vélez, un'attrice avvenente, bella e molto sensuale, e lui si sente da subito attratto, tanto da sognarla, pensarla, cercarla.
Rigor mortis per Lupe è un piccolo romanzo che come detto prima gira intorno alla fase adolescenziale del giovane David e alla figura quasi eterea di Lupe, onestamente è un libro che resta a metà e che mi ha lasciata molto perplessa, tanto da chiedermi la motivazione della morte della stessa attrice nel quadro delle vicende che includono il ragazzo.
Ho cercato più che altro di capire ma onestamente non ci sono riuscita.
Scritto bene, con buoni dialoghi mette in luce le diversità in un'America che è presa su più fronti, la stessa zia Dorothy è l'esempio del bel pensare, tutta buonismo che però non si risparmia nel criticare le donne che hanno una vita al di fuori degli standard familiari, definendo il loro luoghi veri e propri lupanari.
In poche pagine vengono trattati troppi temi, lanciati senza soffermarsi molto, e così si arriva al termine con molte domande e una sola risposta che vede coinvolto David.
Qusti i blog che partecipano alla rubrica:
Floriana
non sembra tanto il mio genere, ma mi è piaciuta la tua recensione
RispondiEliminaNeanche il mio di genere, ma era un peccato che il libro rimanesse lì a prendere polvere!!!
EliminaNon penso possa far per me, ma è sempre interessante scoprire nuovi titoli e pareri.
RispondiEliminaGrazie
EliminaOgni tanto c’è bisogno di fare un po’ “di pulizia” nelle nostre librerie, anche solo per dire: ci ho provato! 😂😂😂
RispondiEliminaHai perfettamente ragione
EliminaNon conoscevo questo libro e devo dire che non mi attira particolarmente
RispondiEliminaLa trama non è male, il problema è com'è stato strutturato
EliminaChe titolo curioso, mi ha subito intrigato ma poi leggendo le tue impressioni mi sono detta che non lo leggerò.
RispondiEliminaLa recensione mi è piaciuta molto
Grazie Francesca, infatti, un po' il titolo è fuorviante, sì si parla di rigor mortis ed è quello che mi ha incuriosita, ma poco e male e solo alla fine
EliminaSto notando che i titoli scelti per questa rubrica mensile sono piaciuti a poco ed è un peccato, ma nello stesso è stato giusto sperimentare.
RispondiEliminaNon conosco il libro ma la trama sembra molto carina, peccato che non ti ha convinta
Stavo leggendo e avendo anche io la tua stessa impressione, credo che il buono di questa rubrica è che ci dia lo possibilità di leggere qualcosa che abbiamo accantonato, un autore che ci ha incuriosite, ma data la mole di libri che leggiamo lo abbiamo messo da parte
Eliminanon è un libro che leggerei, ed anche per questo apprezzo particolarmente il tuo punto di vista. anche io come Susy ho notato che questo mese non è andato benissimo con la scelta dei nuovi autori, speriamo di rifarci a frebbraio
RispondiEliminaInfatti, speriamo che febbraio sia migliore
EliminaMi intriga lo sfondo storico, e la tua recensione è molto interessante. Valuterò se leggerlo, intanto me lo segno. :)
RispondiEliminaMi fa piacere Elena, non è male solo che si perde un po'!!!
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