Autore: Livio Gambarini
Casa editrice: Acheron Books
Pag.: 184
Costo: 4,00 ebook
Trama
Firenze, tredicesimo secolo. La guerra tra Guelfi e Ghibellini distrugge intere famiglie. Tutta la Toscana è sconvolta, ma le due fazioni non sanno che la loro guerra è solo il pallido riflesso di uno scontro che dura da secoli tra i misteriosi abitanti delle lande dello Spirito.
Con ogni mezzo a sua disposizione, Kabal, spirito guida della famiglia Cavalcanti, trama per non soccombere e conquistare il potere. Ha un asso nella manica: il suo nuovo capofamiglia umano, il guerriero e poeta Guido Cavalcanti. Per salvare la sua città e coronare il suo sogno d'amore, Guido dovrà inseguire il sogno di una pace impossibile, e in questo lo aiuterà un giovane e timidissimo poeta, di nome Dante Alighieri...
Guerra, tradimenti, intrighi e magia in perfetto equilibrio tra la ricostruzione storica e il fascino di ciò che si cela dietro le quinte dell'umanità, con la cornice fiorentina della Divina Commedia!
Con ogni mezzo a sua disposizione, Kabal, spirito guida della famiglia Cavalcanti, trama per non soccombere e conquistare il potere. Ha un asso nella manica: il suo nuovo capofamiglia umano, il guerriero e poeta Guido Cavalcanti. Per salvare la sua città e coronare il suo sogno d'amore, Guido dovrà inseguire il sogno di una pace impossibile, e in questo lo aiuterà un giovane e timidissimo poeta, di nome Dante Alighieri...
Guerra, tradimenti, intrighi e magia in perfetto equilibrio tra la ricostruzione storica e il fascino di ciò che si cela dietro le quinte dell'umanità, con la cornice fiorentina della Divina Commedia!
Il commento di Chiara
Sarebbe stata una catastrofe, ne era sicuro.
Leggendo questo libro mi è capitato più volte di provare a
guardarmi alle spalle per cercare di scoprire il mio Ancestrarca. È stato
bello, e anche un po’ inquietante peraltro, pensare di avere nello spirito una
specie di protettore della famiglia, che guida le scelte che facciamo.
“Sono il vostro Ancestrarca, lo spirito custode della famiglia
Cavalcanti.
Il mio nome è Kabal”
L’idea alla base di questo libro è veramente nuova e
originale. Siamo nel tredicesimo secolo a Firenze, in piena guerra fra Guelfi e
Ghibellini e il protagonista nella materia è Guido Cavalcanti, proprio lui, il
poeta che ispirò Dante. Lui ma anche suo padre e suo nonno. Nello spirito
invece, e secondo me è il vero e unico protagonista del libro, è Kabal, spirito
custode, Ancestrarca della famiglia Cavalcanti. Il libro è a doppia narrazione,
nello spirito e nella materia, ma non si fa confusione perché ogni cambio è
annunciato con SSS per spirito e MMM per materia. Il carattere utilizzato poi varia
da normale a corsivo. Questo sistema io l’ho apprezzato molto, ha reso la
narrazione più scorrevole, con capitoli veloci e cambio di punto di vista sullo
stesso scenario. Questo stile di scrittura non mi ha confuso mai, ma all’inizio
ho faticato a capirci qualcosa perché il tipo di fantasy è innovativo e
ricercato e non viene spiegato. Ci vogliono un po’ di pagine per entrare bene
nell’ambientazione e iniziare a comprendere qualcosa, sia sui personaggi che
sulla storia che soprattutto sugli elementi presentati. I Penati romani per me
erano un mistero, questi spiriti custodi familiari non li conoscevo, e ci ho
messo un po’ ad orientarmi. Non amo le descrizioni superflue e prolisse ma
forse qualche riga di spiegazione non sarebbe guastata. Anche se superato
l’inizio ed entrata in pieno nella storia, questa è veramente coinvolgente e
scorrevole.
Gli elementi fantasy sono innovativi, ma non solo, c’è di tutto: la storia, perché è ambientato in un periodo storico
preciso e gli elementi sono curati ma non stufano, la guerra, sempre per lo
stesso periodo storico, lo scontro fra guelfi e ghibellini è una parte
importante e consistente del libro, sia per le battaglie che per gli intrecci
politici. L’eroe predestinato colui che compierà l’impresa è Giudo Cavalcanti, che rispecchia tutti i requisiti. L’amore, quello romantico,
appena accennato ma molto dolce. Il divertimento e l’ironia. E
infine la poesia. Un’altra sorpresa, perché da un racconto presentato così
tutto mi sarei aspettata tranne la poesia,, addirittura c'è anche una gara.
Ho ripassato volentieri la letteratura e la storia, ci sono accenni a Rustico
Filippi, Cecco Angiolieri, Dante, Beatrice, Farinata degli Uberti, ma non è
noioso, l’autore sa mischiare bene gli elementi storici con la narrazione della
trama, è molto bravo, non annoia anzi fa provare piacere nello scoprire i vari
personaggi. Che sono ben caratterizzati e non sempre come te li aspetti. Mi è
piaciuto soprattutto Kabal, per il suo animo intrigante e approfittatore, da
vero mercante.
“Lo sai, Chiaranima?” Kabal rinfoderò la spada e fece cenno a Portinum
di ritirarsi.
“A volte fai così schifo che quasi mi piaci”.
Avrei però un appunto sul titolo che è in inglese e che non
c’entra nulla con l’ambientazione fiorentina. Invece la copertina rispecchia
benissimo il libro, la spada soprattutto la immaginavo proprio così.
Direi quindi che ho scoperto un autore che mi piace, che sa
scrivere bene e farmi appassionare e mi ha sorpresa con elementi nuovi. Ed è
italiano, che non guasta mai.
Camminava sul filo del rasoio ed era circondato da nemici.
Infatti, il titolo in inglese un po' stona...forse se fosse stato latino sarebbe stato meglio, che dici Chiarè?
RispondiEliminaxoxo
molto meglio. Soprattutto perchè è veramente una storia originale
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