Autore: Carla Maria Russo
Casa editrice: Piemme
Collana: Piemme bestseller
Pag.: 460
Costo: 11,50
TRAMA
Aliénore ha quindici anni e, all'improvvisa morte del padre, eredita la corona di uno dei territori più ricchi d' Europa: il ducato di Aquitania. E' cresciuta alla scuola del nonno, il potentissimo Guglielmo il Trovatore, famoso per le stravaganze, gli eccessi e l'immoralità dei comportamenti. Da lui Aliénore eredita non solo la stupefacente bellezza, ma anche la concezione della vita e i tratti del carattere, inclusa la spregiudicatezza e la forte sensualità. Come Guglielmo, è colta, intelligente, determinata, ama la vita e sa goderne i piaceri. Luigi, secondogenito del re di Francia, ha diciassette anni. E' cresciuto in convento, sotto le cure assidue di Sugero, abate di Saint Denis. E' animato da una religiosità profonda e, per certi aspetti, ossessiva. Desidera solo fuggire il mondo e le sue tentazione, per chiudersi nella pace della clausura. Ma la morte improvvisa del fratello primogenito lo costringe ad assumersi responsabilità per le quali né lui si sente portato né gli altri lo reputano all'altezza. A Luigi, per ragioni politiche, viene imposto di sposare Aliénore d'Aquitania. Mai coppia fu peggio assortita, almeno all'apparenza.
IL MIO COMMENTO
Quanto siano intriganti i romanzi storici, è una domanda che mi sono spesso posta, curiosa quale sono non rinuncio mai alla loro lettura soprattutto quando lo storico è romanzato, quando mette in luce aspetti, protagonisti, vite al di fuori dell'ufficialità della Storia, con la lettera maiuscola. Naturalmente da storica quale sono per formazione, mi piace anche verificare la veridicità del racconto, cosa mi affascini è presto detto, l'intrigo, l'esuberanza dei protagonisti e quello che non trovi nei libri, perché hanno i loro limiti, perché è anche giusto che diventino materia per quegli scrittori che hanno voglia di raccontare i retroscena di una storia d'amore, di un sotterfugio, di inganni, di battaglie costruite ad arte.
Questo romanzo parla, racconta di tutto, descrive di Eleonor D'Aquitania. Una bambina, potremmo dire, a quindici anni diventa suo malgrado duchessa di un "impero" più vasto di quello del re di Francia. Preda ambita di molti audaci cavalieri che spasimano per quella ragazzina di una bellezza strabiliante, è promessa al futuro re di Francia, e come ben sappiamo le decisioni non possono essere cambiate, in quel tempo, vi ricordo che siamo nel XII secolo, ci si sposava più per interesse che per amore, soprattutto nell'ambito nobiliare. Ma Eleonora non è come le altre, dal carattere forte, eredita la sfacciataggine, l'esuberanza, il temperamento di suo nonno Guglielmo il Trovatore, un uomo che ha scandalizzato gli imperi con il suo comportamento, con le sue scorribande, un uomo che ha lasciato un forte segno, potremmo dire quasi indelebile sulla vita di una bambina.
La regina irriverente è un romanzo che ti cattura e ti trasporta in un'epoca storica che conosciamo solo attraverso Cronache raccontate da "scribi" che al seguito del re riportavano gli avvenimenti del tempo, come battaglie, nascite, morti e solo in alcuni casi era possibile trovare menzioni di dicerie come amori clandestini, al limite dell'incesto.
Ecco cosa realmente racconta questo romanzo, il modo di vivere di una donna che ha costruito intorno a se un mondo di cultura, di eleganza, ma anche un intreccio di inganni, sotterfugi, una donna Eleonora D'Aquitania, capace di tenere testa a uomini di fede e al re, suo marito, Luigi VII, re di Francia. Una donna che non si è mai lasciata perdere d'animo che ha affrontato le avversità anche quando erano pesanti sempre con il sorriso in viso, un viso che catturava, che imprigionava gli sguardi di ogni singolo uomo che le si poneva d'avanti, erano pochi coloro che non ne rimanevano affascinati.
Uno storico che travalica le apparenze, che incalza con l'audacia tipica dei cavalieri del tempo sempre pronti a battaglie, a Crociate in nome della salvezza, in nome di Dio. Una religiosità al limite del paradosso, un credere, un prostrarsi a Dio con deferenza e oltre tutto ciò c'è lei, la regina Eleonora...
Non ho resistito e sul web ho cercato foto che riguardassero Eleonora D'Aquitania, e onestamente dopo aver terminato il romanzo, questa è quella che più le si avvicina, non per somiglianza, ma per forza, per vivacità, insomma per tutto!
La regina irriverente è un romanzo che ti cattura e ti trasporta in un'epoca storica che conosciamo solo attraverso Cronache raccontate da "scribi" che al seguito del re riportavano gli avvenimenti del tempo, come battaglie, nascite, morti e solo in alcuni casi era possibile trovare menzioni di dicerie come amori clandestini, al limite dell'incesto.
Ecco cosa realmente racconta questo romanzo, il modo di vivere di una donna che ha costruito intorno a se un mondo di cultura, di eleganza, ma anche un intreccio di inganni, sotterfugi, una donna Eleonora D'Aquitania, capace di tenere testa a uomini di fede e al re, suo marito, Luigi VII, re di Francia. Una donna che non si è mai lasciata perdere d'animo che ha affrontato le avversità anche quando erano pesanti sempre con il sorriso in viso, un viso che catturava, che imprigionava gli sguardi di ogni singolo uomo che le si poneva d'avanti, erano pochi coloro che non ne rimanevano affascinati.
Uno storico che travalica le apparenze, che incalza con l'audacia tipica dei cavalieri del tempo sempre pronti a battaglie, a Crociate in nome della salvezza, in nome di Dio. Una religiosità al limite del paradosso, un credere, un prostrarsi a Dio con deferenza e oltre tutto ciò c'è lei, la regina Eleonora...
Non ho resistito e sul web ho cercato foto che riguardassero Eleonora D'Aquitania, e onestamente dopo aver terminato il romanzo, questa è quella che più le si avvicina, non per somiglianza, ma per forza, per vivacità, insomma per tutto!
Devo leggerlo! Bellissima recensione :)
RispondiEliminaGrazie, un romanzo molto bello, intenso!
Elimina