Titolo: La città invisibile
Autore: Monika Peetz
Casa editrice: Corbaccio
Pag.: 384
Costo: 18,60
Data di pubblicazione: 3 Ottobre 2019
«Questa ragazza ha troppa fantasia…» è il solito, lamentoso ritornello che Lena sente a casa della zia Sonja, dove vive insieme alle due cuginette, e dove si sente una perfetta estranea. La sua migliore amica, Bobbie, sostiene che sia così per tutte le quindicenni, ma Lena sa che per lei è diverso. C’è una ferita nel suo passato che non si rimargina. Aveva solo quattro anni quando i suoi genitori sono morti in un incidente e ogni suo tentativo di sapere qualcosa di più su di loro si infrange contro un muro di silenzio. La zia non vuole raccontarle niente e tutto quello che Lena ha della sua infanzia è una foto di loro tre, felici, sul divano di casa. Poi, un giorno, rovistando in un vecchio scatolone, Lena trova dei ricordi di famiglia, libri, giocattoli e soprattutto un orologio ottagonale, nuovo fiammante, sul quale è incisa una data antecedente alla sua nascita e il suo nome. Dunque c’era una Lena prima di lei nella vita dei suoi? Che cosa nasconde quell’orologio dallo strano quadrante che ripete i numeri da zero a nove? E perché subito dopo che lo ha indossato Lena incontra un affascinante ragazzo dagli occhi di colore diverso che sembra sapere molte cose sul suo conto? È solo l’inizio di un’incredibile avventura che catapulterà Lena in un mondo segreto e misterioso, quello della Città invisibile, in cui dovrà capire di chi può fidarsi davvero e dove forse potrà trovare le risposte che cerca sul suo passato.
Tema della rubrica di questo mese è la Città, parola che puoi ritrovare in quasi tutti i libri, però la mia ricerca si è svolta sui titoli e per fortuna, tra tanti, ho trovato La città invisibile, primo di una trilogia, pubblicata da Corbaccio.
Partiamo con il dire che è un fantasy e uno young adult, tema della trama sono i viaggi nel tempo, grande argomento che affascina molto e che secondo me deve essere analizzato bene, cosa che invece non ho riscontrato, perché trattato a oltre metà del libro, quindi poco chiaro.
Protagonista è Lena, una quindicenne orfana che vive a casa della zia, sin dall'inizio si percepisce da parte della ragazza una voglia di evasione, il suo vissuto è un po' un'incognita, perché ha pochi ricordi, avendo perso i suoi genitori quando era molto piccola.
Lena è alla perenne ricerca del suo passato che le viene precluso, zia Sonja si rifiuta di parlarle dell'incidente e a lei non resta altro che provare a cercare qualcosa che l'aiuti a conoscere sua madre e suo padre.
Scopre così in un magazzino che gli oggetti del suo passato non sono stati buttati via, ma nascosta tra la roba trova uno strano orologio, non segna l'ora, non ha delle vere proprie lancette e provando a metterlo in funzione emana una strana luce.
L'attivazione dell'orologio, all'insaputa di Lena, ha dato l'allarme a qualcuno che controllava che tutto fosse regolare.
Dante non riesce a capire come mai un settore rimasto inattivo da diversi anni abbia cominciato a lampeggiare, c'è qualcosa che non va e vuole assolutamente capire cosa stia succedendo, c'è un solo piccolo problema, chi è sopra di lui, non vuole assolutamente che si venga a scoprire il segreto dietro quell'orologio.
Lena si è sempre sentita un pesce fuor d'acqua, la normalità che tutti gli altri vivono, per lei non è altro che monotonia e quando scopre il segreto che si cela dietro quell'orologio vuole assolutamente farne parte.
Dietro l'orologio si nasconde la possibilità di viaggiare nel tempo, ma quello che la nostra protagonista non riesce a capire è che quei viaggi sono delle vere e proprie missioni, la sua voglia di tornare indietro nel tempo, per fermare gli eventi che hanno permesso di uccidere i suoi genitori, la fanno apparire come una persona egoista, poco incline all'uso reale che l'orologio ha.
La città invisibile è un romanzo che crea tante aspettative, infatti in parte ci sono, una città celata agli occhi umani, Lena resta affascinata, ma allo stesso tempo l'autrice il più delle volte la caratterizza come una persona capricciosa, prepotente ed egoista, è vero ha quindici anni, però questa spasmotica voglia di recuperare il passato a discapito di tutto, l'ha resa ai miei occhi un po' antipatica.
Non sono sicura di voler leggere il seguito, non mi ha convinta più di tanto, anche se la maggior parte degli eventi, colpi di scena, spiegazioni circa il legame di Lena con la città invisibile sono tutti condensati nella seconda parte del romanzo, infatti è proprio questo che mi è pesato maggiormente. La prima parte mi è sembrata lenta, più descrittiva, ci sono molte pause riflessive della ragazza, più che altro paturnie, per andare poi a concentrarsi tutto alla fine.
Questi sono i blog che partecipano questo mese alla rubrica...
a quanto pare ne tu ne Chiara questa volta avete trovato qualcosa che potesse interessarvi seriamente. un peccato perchè entrambi i titoli erano interessanti
RispondiEliminaMagari la storia avrà un migliore sviluppo nel seguito però onestamente non ho voglia di provarci
EliminaPeccato che non sia stata ben sviluppata, sembrava un'idea promettente
RispondiEliminaInfatti
EliminaPeccato, sembrava una storia interessante
RispondiEliminaNiente di ché
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