domenica 1 dicembre 2019

Rubriche: Cosa segnalo oggi? #28



Titolo: Dark and light
Autore: Sabrina Pennacchio
Casa editrice: self publishing
Pag.: 210
Costo: 2,99 ebook, 11,99 cartaceo


Data uscita: 30 Novembre 2019 in E-Book (su Amazon)

                        10 Dicembre 2019 in Cartaceo (su Amazon e in tutti gli Store Online, inoltre sarà possibile prenotarlo in tutte le librerie, presentando il codice ISBN che troverete su Amazon stesso )














Trama:

Un’isola ricoperta costantemente da una strana nebbia grigia e fitta, un nuovo college e un incontro inaspettato in aeroporto… Isabel non poteva aspettarsi un nuovo inizio più incasinato, eccitante e oscuro di così.
Dopo la morte del padre, sopraggiunta all’improvviso, lei e la madre si trasferiscono a Shadow City, dove ogni cosa non è mai come appare realmente. Dietro la fitta nebbia si nascondono creature misteriose e, nonostante Isabel sia innamorata di tutto ciò che è fantasy, non avrebbe mai il coraggio, nemmeno nei suoi sogni più audaci, di immaginare quello in cui si sta lanciando: una faida familiare, un ragazzo su cui girano strane voci e il suo cuore, pronto a guarire, graffiato, lapidato e oscurato dalla tenda del terrore.
Immergetevi in un mondo Urban Fantasy che saprà tenervi col fiato sospeso.



Biografia autrice:
Sabrina Pennacchio nasce a Napoli il 10 febbraio del 1991.
Costretta ad abbandonare gli studi di arte e moda, decide di dedicare gran parte del suo tempo alla sua più grande passione: la scrittura.
Nel 2018, pubblica il romanzo d’esordio‘’At World’s End: Wanted Pirates’’ edito dalla Writers Editor, con il quale si aggiudica il ‘’Premio Della Critica Emozioni 2018 al Concorso Letterario Premio Eterna’’ e nel Dicembre del 2018, partecipa alla Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, dove in pochi giorni il suo libro è Sold Out.
Nel 2019 Wanted raggiunge una limited edition su richiesta del pubblico.
Dark and Light - Amore Impossibile - è il primo capitolo di una saga di tre romanzi che ha trovato il grande successo su internet nel 2005. Revisionato e in un edizione tutta nuova, viene accolto per la prima volta nel mondo del self, grazie ad Amazon.
Instagram: pennacchio.sabrina
Twitter: @WriterSabrina
DanteBus: @WriterSabrina
Universalmessagebook: Sabrina Pennacchio
aNobii: Romanzo disponile nella lista dei libri del sito.



Estratto capitolo 26°:

Il vento le accarezzava dolcemente il viso e la sua voce la cullava. Intorno poteva percepire solo il piacevole fruscio delle onde e immaginava distrattamente il mare che s’increspava e si perdeva sulla riva. Ma per un assurdo motivo non sentiva freddo. Realizzò d’essere totalmente rilassata, perfettamente a suo agio. Lasciò che si prendesse cura di lei e della sua anima
ancora per un po’: probabilmente era già caduta fra le braccia della Morte, inconsapevole di tutto, oppure s’era lasciata cullare da Morfeo troppo a lungo. Aprì lentamente gli occhi, ancora appesantiti dalle palpebre deboli, e s’accorse
immediatamente d’ essere immobilizzata dai forti arti di qualcuno.
«Alex!» esclamò, improvvisamente euforica.
Si drizzò in avanti, riuscendo a mantenere una posizione decente, ma lui la sdraiò nuovamente e si mise a cavalcioni su di lei.
Isabel arrossì all’istante. In quel momento nemmeno il freddo invernale aveva importanza, tanto da non sentirlo quasi e non solo per il cappotto e gli abiti pesanti. Non aveva ancora recuperato del tutto la vista, ma le sembrò di vederlo sorridere in quel modo che lei amava tanto. Chiuse gli occhi, tentando di riprendere piano un minimo di lucidità, ma sentì il tocco delle labbra di Alex sulle sue che la baciavano in modo passionale.
Se era un sogno, era indubbiamente il sogno più bello e realistico che avesse mai vissuto. Si lasciò andare a quel bacio che divenne a poco a poco sempre più passionale, afferrando tra le mani la testa e il suo collo freddo, desiderosa di averlo tutto per sé. Il suo corpo si muoveva con quello di Alex e lo cercava impaziente: le sue mani le strinsero i fianchi, scoprendo una parte del suo ventre e si spostarono poi sulla cintura dei jeans, sganciandola con facilità. Fu in quel momento che lui si ritrasse. La osservò attentamente, accarezzandole il viso e incatenando i loro sguardi; aveva il respiro pesante, proprio come il suo: «Come ti senti?» chiese con un pizzico d’ironia.
«Oh, benissimo, adesso» gli rispose, mentre si perdeva nel buio dei suoi occhi corvini, profondi e brillanti allo stesso tempo, come il cielo stellato sopra di loro.



Estratto capitolo 29°:
«Sta lontana da me!»
«Alex, va tutto bene, te ne prego: possiamo farcela, insieme» cercò di sorridergli, seppur incerta, tenendo una mano protesa verso di lui per muoversi con cautela come si era soliti fare dinanzi ad un animale feroce «Non mi farai del male, lo so».
«Stavolta è diverso, Isabel!» le urlò ancora, tirandosi indietro per scendere dal letto addossandosi contro la parete opposta.
Lei deglutì quando si accorse che non stava esagerando ad intimarle di stargli alla larga: il suo aspetto era totalmente quello di una bestia assetata di sangue e quasi non si terrorizzò nel vedere i suoi denti sporgere dalle labbra aperte e le unghie lunghe come artigli affilati.
«Va’ via, Isabel, ti prego, non voglio farti del male» un suono gutturale uscì dalle sue labbra mentre si costringeva a parlarle, mostrando chiaramente quanto fosse difficile per lui non attaccarla e staccarle la testa a morsi, se fosse stato necessario.
Isabel era confusa, avrebbe voluto agire nel modo giusto, fare qualsiasi cosa per salvarlo da quella situazione che lo avrebbe portato a morte certa per mano dei licantropi, se fosse tornato ad uccidere. Poi un’idea le balenò nel cervello e la spinse ad osare: «Alex, prendi il mio sangue» lui sussultò nel sentirle dire un’assurdità simile «Dopo penseremo al da farsi, intanto
pensa a nutrirti».
«Potrei ucciderti, in questo stato: sei impazzita o cosa?» eppure lei non si lasciò intimidire da quella che in effetti era una probabile realtà dei fatti «Non importa, per salvarti sono disposta a dartelo anche tutto, il mio sangue, se necessario».
«Non sono io a rischiare qualcosa, in questo momento, lo comprendi o no? Smettila di fare la stupida!» ancora una volta le urlò contro, trattenendo il passo che aveva appena fatto verso di lei, conficcandosi le unghie in un braccio pur di fermarsi.
«Alex!» nel vederlo sanguinare, il corpo non riuscì a muovere un solo muscolo. Era davvero con una sua fuga che doveva finire? Forse era troppo testarda e si stava comportando da stupida e da immatura, ma non poteva permettere che le cose non si sistemassero in qualche modo, seppur almeno per il
momento. Si voltò verso il comodino e nel notare un tagliacarte, si avvicinò dolorante per il colpo che la schiena aveva dato contro il muro e si protese a prenderlo per puntarselo alla gola.
Alex trasalì: «Che vuoi fare, sciocca?»
«Se non prendi il mio sangue con le buone, ti costringerò a
farlo con le cattive»


























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