Ben ritrovati, oggi vi presento un romanzo che spulciando nella mia libreria ho ritrovato, non ricordando come mai fossi lì. I libro in questione è
Daniel Glattauer
Feltrinelli
Costo:
15,00 cartaceo
10,90 ebook
Trama
A Gerold Plassek piacciono le cose semplici. Lavora come giornalista per un quotidiano freepress, dove si occupa, senza troppe ambizioni, di cronaca locale. E trascorre gran parte del suo tempo da Zoltan, il bar sotto casa diventato ormai una specie di prolungamento del suo salotto. Una vita facile, basata su tre principi cardine: faticare il meno possibile, stare nell'ombra e trincerarsi dietro a una rassicurante routine. Quando un'ex fidanzata gli chiede di occuparsi per qualche mese del figlio quattordicenne Manuel, Gerold è tutt'altro che felice. Avere un adolescente tra i piedi mina il suo equilibrio, tanto più che la donna gli confessa senza troppi preamboli che il figlio è anche suo. Ignaro di tutto, Manuel passa i suoi pomeriggi nell'ufficio del padre, che si finge indaffaratissimo... a far niente. Ma un giorno la situazione si complica. Dopo l'uscita di un articolo di Gerold su un rifugio per senzatetto, il centro di accoglienza riceve una donazione anonima. Nella busta, diecimila euro e il ritaglio del giornale. La stessa cosa si ripete a ogni pezzo successivo, tanto che, da sconosciuto giornalista, Gerold diventa suo malgrado sempre più popolare. Ma chi è il misterioso benefattore? Che motivazioni ha? E Manuel e Gerold, uniti da questa impresa, riusciranno a dargli un volto?
Il mio commento
A parte un riferimento alla fine del romanzo stesso, questo libro potrebbe anche non essere inserito in questo contesto, invece, mi rendo conto che tutta la storia è pervasa da quel senso di buonismo che circonda gli animi delle persone quando il Natale si avvicina.
Geri, Gerold, è il protagonista di una trama dal sapore ironico, inusuale, incredibile e soprattutto poco credibile, ma la vita si sa a volte gioca strani scherzi e come si reagisca a questo dipende dai punti di vista. Tornando a Geri, va detto che non avrei scommesso su di lui un soldo bucato, invece, pagina dopo pagina, lo scrittore ha sapientemente costruito un personaggio schietto, e allo stesso tempo sarcastico, perché Geri è consapevole del destino toccatogli, ma non riesce ad afferrare sin dall'inizio quella fortuna capitatagli.
All'interno di un meccanismo che lo vede protagonista, inizialmente inconsapevole e, poi via via più addentrato nella vicenda, Geri scopre i valori quali l'affetto, l'amore verso qualcuno e qualcosa che prima non erano all'ordine del giorno. Un uomo che non ha mai preteso nulla di più di ciò che già svolgeva, ma con Manuel prima, e le donazioni anonime poi, scopre cosa vuol dire alzarsi la mattina presto con un compito da svolgere, attendere l'arrivo del figlio o andare per luoghi, ricerche alla scoperta di una storia che crei una breccia nel cuore di quel benefattore anonimo, ma è anche vero che Geri questa notorietà gli è piovuta dal cielo e gli sta alquanto stretta, perché lui è l'uomo che si lascia scivolare di dosso tutto, è l'uomo del...
Capisco che abbia voglia di sapere chi sono e perché ho spedito solo i ritagli dei
suoi articoli. Forse l’ho fatto anche perché la stimo quando dice: è così, e basta.
Se lui vuole restare segreto, che lo resti.
Non c’è sempre bisogno di scoprire tutto.
Perciò la smetta di farmi domande, è meglio.
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