Autore: Katerine Jane Boodman
Casa editrice: self
Pag.: 367
Costo: 3,99 ebook
Trama
Lakisha,
una ragazza mora, attraente, spensierata e alquanto particolare. Cassandra,
castana, tenace e con un’irrefrenabile passione per… i dolci. Due ragazze apparentemente diverse ma
accomunate da uno stretto legame di parentela. Due sorelle stravaganti, unite
da un legame speciale, da una promessa indissolubile.
Cassandra è proprietaria di un negozio di pasticceria, nel quale lavora anche
la sorella Lakisha, esuberante ragazza che non si può non amare. Tra
pasticcini, clienti singolari e battibecchi bislacchi, le giornate in
pasticceria passano lietamente fino a quando, nel dolce negozio, non approda un
affascinante uomo misterioso.
Capelli castani, occhi verde acqua, voce forte e limpida e mani calde e
vigorose, ma quale sarà il suo nome?
Chi sarà mai quello sconosciuto uomo perfetto che ha fatto battere forte il
cuore di Cassandra? E l’affascinante Jack Blanche riuscirà a rubare il cuore di
Cassandra, facendole dimenticare il travolgente uomo misterioso?
Questo è l’inizio di una storia lunga una vita, di una storia di due sorelle
particolari, di un amore e di un legame che nessuno mai potrà spezzare. A rendere tutto più diverte è il segreto che
sta alla base di tutto: Cassandra e Lakisha non sono solo due personaggi di un
semplice libro, sono due sorelle realmente esistite.
Il commento di Patrizia
Storia carina, frizzante anche se con tante pecche
purtroppo.
Troviamo errori di trascrizione, di traduzione, nelle coniugazioni
verbali.
Non riesco a capire il perché dover mettere tra parentesi
quando fa del sarcasmo… uno lo capisce benissimo da solo!!!
A tratti ripetitivo, ma comunque scorrevole. Il rapporto di
amore e odio tra queste sorelle è divertente, tragicomico. Cassandra, Cassy, 26 anni, bionda tutta “fighetta” e
Lakisha, 23anni, animo e look dark.
“Lei ha rubato la mia scena, le luci
che dovevano farmi risplendere sono tutte rivolte su di lei, da quando Lakisha
è entrata a far parte della mia vita, la mia vita ha smesso di essere solamente
mia ed è diventata la mia vita con Lakisha.
Perfino quando credevo di essermi finalmente liberata di lei,
mia sorella riuscì a stupirmi o per meglio dire: a imprigionarmi”
Perfino quando credevo di essermi finalmente liberata di lei,
mia sorella riuscì a stupirmi o per meglio dire: a imprigionarmi”
“Eravamo
pronte per partire.
Il mio
primo viaggio in aereo, e lo avrei fatto con Lakisha.
La mia
prima volta a Parigi, e ci sarei andata con Lakisha.
La mia
prima fuga dall’amore, e con me c’era Lakisha.
Oh ma è
sempre nei piedi quella ragazza!”
E’ una lettura a tratti assurda,
eppure è divertimento puro, decisamente di romanzo rosa ha ben poco visto che
l’argomento principale è il rapporto tra le due sorelle e la loro folle
convivenza. Nel libro, non manca comunque il fattore romantico, Cass infatti
dovrà decidere tra il Dott. Mark e il pasticcere Jack Blanche, e anche Lakisha non
rinuncerà all'amore.
Il Dottore Mark, con una descrizione simile chi non
vorrebbe averlo come medico?
“Due
splendidi occhi verde acqua conquistarono immediatamente tutta la mia
attenzione. Sembravano ampolle d’acqua di sorgente, che all’incontro con un
raggio di sole, risplendevano, rendendo ancora più affascinante quello
sconosciuto viso dai lineamenti delicati ma nel contempo anche rudi.
La sua pelle era abbronzata,
nonostante l’estate fosse appena iniziata. I suoi capelli castano scuro, erano
un po’ più lunghi sulla testa, mentre avevano un taglio corto sopra alle
orecchie, piccole e leggermente a punta.
Portava una barba corta, di qualche giorno, che gli incorniciava il volto e
quelle sue labbra sottili, allungate, sensuali, che mostravano al mondo i suoi
denti bianchi e perfetti. Era sicuramente l’uomo più attraente che avessi mai
avuto in pasticceria. Perfino la sua voce, forte, limpida, chiara, era sinonimo
di perfezione.”
Il pasticcere Jack Blanche, il rivale...
“Dietro
di noi c’era un ragazzo, sui trent’anni, circa. Era più alto di me di dieci cm,
più o meno. Aveva un fisico snello, era slanciato e si vedeva perfettamente che
faceva palestra.
Aveva i
capelli neri, tirati su con il gel, occhi scuri e la barba di qualche giorno
che evidenziava ancora di più le linee dure del suo viso. Indossava un completo scuro che, per quanto
possibile, lo rendeva ancora più affascinante e contribuiva e delineare la sua
figura autoritaria e sicura di sé.”
“Mi ricordava tanto quei pan di spagna
odiosi che mi venivano cotti alla perfezione all’esterno e dentro rimanevano
completamenti crudi. L’interno, alla fine rovinata l’esterno, che finiva sempre
per bruciarsi.”
Le scenette comiche sono continue, la bizzarra famiglia di
Cassy ti colpisce:
“I pranzi in famiglia sono come un tuffo
nel passato.
È un po’ come tornare piccoli di
nuovo. Non sei più la ragazza di ventisei anni, no, ora sei di nuovo
quell’adorabile bimba birichina di tanto tempo fa. Non sei più la ragazza che
decide autonomamente cosa mangiare, come vestirsi o a che ora rientrare, ora
sei tornata ad essere la bambina alla quale la madre dice di mangiare la
verdura perché fa bene, sei la figlia che deve mettersi la canottiera perché se
no le viene il raffreddore, sei la minore che deve rientrare presto se no il
giorno dopo a scuola avrà sonno. Non hai più ventisei anni, per tua madre
avrei, sempre e comunque, cinque anni!”
Jennifer l’amica di una vita. La loro chiacchierata è
incredibile:
- Non hai paura di
ritrovarti, un giorno, vecchia e sola? -
- Ho
più paura di non invecchiare, che di arrivare alla veneranda età di 110 anni.
Quello che voglio dire è che l’uomo è così fragile, sai quante volte al giorno
rischiamo di morire? È una fortuna già arrivare a domani figuriamoci ad
arrivare a 80 anni! Non ho paura di ritrovarmi vecchia e sola perché se un
giorno, guardandomi allo specchio, mi vedrò piena di rughe e raggrinzita,
allora sarà come aver battuto la morte stessa. – dissi, sorridendole.
Lettura che vale comunque la pena di fare, frizzante e
allegra.
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