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sabato 16 gennaio 2016

Trame e opinioni: Una sorella troppo speciale di Katerine Jane Boodman

Titolo: Una sorella troppo speciale
Autore: Katerine Jane Boodman
Casa editrice: self
Pag.: 367
Costo: 3,99 ebook














Trama

Lakisha, una ragazza mora, attraente, spensierata e alquanto particolare. Cassandra, castana, tenace e con un’irrefrenabile passione per… i dolci. Due ragazze apparentemente diverse ma accomunate da uno stretto legame di parentela. Due sorelle stravaganti, unite da un legame speciale, da una promessa indissolubile. 
Cassandra è proprietaria di un negozio di pasticceria, nel quale lavora anche la sorella Lakisha, esuberante ragazza che non si può non amare. Tra pasticcini, clienti singolari e battibecchi bislacchi, le giornate in pasticceria passano lietamente fino a quando, nel dolce negozio, non approda un affascinante uomo misterioso. 
Capelli castani, occhi verde acqua, voce forte e limpida e mani calde e vigorose, ma quale sarà il suo nome? 
Chi sarà mai quello sconosciuto uomo perfetto che ha fatto battere forte il cuore di Cassandra? E l’affascinante Jack Blanche riuscirà a rubare il cuore di Cassandra, facendole dimenticare il travolgente uomo misterioso? 
Questo è l’inizio di una storia lunga una vita, di una storia di due sorelle particolari, di un amore e di un legame che nessuno mai potrà spezzare.  A rendere tutto più diverte è il segreto che sta alla base di tutto: Cassandra e Lakisha non sono solo due personaggi di un semplice libro, sono due sorelle realmente esistite.


Il commento di Patrizia

Storia carina, frizzante anche se con tante pecche purtroppo. 
Troviamo errori di trascrizione, di traduzione, nelle coniugazioni verbali.
Non riesco a capire il perché dover mettere tra parentesi quando fa del sarcasmo… uno lo capisce benissimo da solo!!!
A tratti ripetitivo, ma comunque scorrevole. Il rapporto di amore e odio tra queste sorelle è divertente, tragicomico. Cassandra, Cassy, 26 anni, bionda tutta “fighetta” e Lakisha, 23anni, animo e look dark.

“Lei ha rubato la mia scena, le luci che dovevano farmi risplendere sono tutte rivolte su di lei, da quando Lakisha è entrata a far parte della mia vita, la mia vita ha smesso di essere solamente mia ed è diventata la mia vita con Lakisha. 
Perfino quando credevo di essermi finalmente liberata di lei, 
mia sorella riuscì a stupirmi o per meglio dire: a imprigionarmi”

“Eravamo pronte per partire.
Il mio primo viaggio in aereo, e lo avrei fatto con Lakisha.
La mia prima volta a Parigi, e ci sarei andata con Lakisha.
La mia prima fuga dall’amore, e con me c’era Lakisha.
Oh ma è sempre nei piedi quella ragazza!”

E’ una lettura a tratti assurda, eppure è divertimento puro, decisamente di romanzo rosa ha ben poco visto che l’argomento principale è il rapporto tra le due sorelle e la loro folle convivenza. Nel libro, non manca comunque il fattore romantico, Cass infatti dovrà decidere tra il Dott. Mark e il pasticcere Jack Blanche, e anche Lakisha non rinuncerà all'amore.
Il Dottore Mark, con una descrizione simile chi non vorrebbe averlo come medico?

“Due splendidi occhi verde acqua conquistarono immediatamente tutta la mia attenzione. Sembravano ampolle d’acqua di sorgente, che all’incontro con un raggio di sole, risplendevano, rendendo ancora più affascinante quello sconosciuto viso dai lineamenti delicati ma nel contempo anche rudi.
La sua pelle era abbronzata, nonostante l’estate fosse appena iniziata. I suoi capelli castano scuro, erano un po’ più lunghi sulla testa, mentre avevano un taglio corto sopra alle orecchie, piccole e leggermente a punta. Portava una barba corta, di qualche giorno, che gli incorniciava il volto e quelle sue labbra sottili, allungate, sensuali, che mostravano al mondo i suoi denti bianchi e perfetti. Era sicuramente l’uomo più attraente che avessi mai avuto in pasticceria. Perfino la sua voce, forte, limpida, chiara, era sinonimo di perfezione.

Il pasticcere Jack Blanche, il rivale...

“Dietro di noi c’era un ragazzo, sui trent’anni, circa. Era più alto di me di dieci cm, più o meno. Aveva un fisico snello, era slanciato e si vedeva perfettamente che faceva palestra.
Aveva i capelli neri, tirati su con il gel, occhi scuri e la barba di qualche giorno che evidenziava ancora di più le linee dure del suo viso.  Indossava un completo scuro che, per quanto possibile, lo rendeva ancora più affascinante e contribuiva e delineare la sua figura autoritaria e sicura di sé.”

“Mi ricordava tanto quei pan di spagna odiosi che mi venivano cotti alla perfezione all’esterno e dentro rimanevano completamenti crudi. L’interno, alla fine rovinata l’esterno, che finiva sempre per bruciarsi.”

Le scenette comiche sono continue, la bizzarra famiglia di Cassy ti colpisce:

“I pranzi in famiglia sono come un tuffo nel passato.
È un po’ come tornare piccoli di nuovo. Non sei più la ragazza di ventisei anni, no, ora sei di nuovo quell’adorabile bimba birichina di tanto tempo fa. Non sei più la ragazza che decide autonomamente cosa mangiare, come vestirsi o a che ora rientrare, ora sei tornata ad essere la bambina alla quale la madre dice di mangiare la verdura perché fa bene, sei la figlia che deve mettersi la canottiera perché se no le viene il raffreddore, sei la minore che deve rientrare presto se no il giorno dopo a scuola avrà sonno. Non hai più ventisei anni, per tua madre avrei, sempre e comunque, cinque anni!”

Jennifer l’amica di una vita. La loro chiacchierata è incredibile:

- Non hai paura di ritrovarti, un giorno, vecchia e sola? -
- Ho più paura di non invecchiare, che di arrivare alla veneranda età di 110 anni. Quello che voglio dire è che l’uomo è così fragile, sai quante volte al giorno rischiamo di morire? È una fortuna già arrivare a domani figuriamoci ad arrivare a 80 anni! Non ho paura di ritrovarmi vecchia e sola perché se un giorno, guardandomi allo specchio, mi vedrò piena di rughe e raggrinzita, allora sarà come aver battuto la morte stessa. – dissi, sorridendole.



Lettura che vale comunque la pena di fare, frizzante e allegra.


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