Autore: Mary Elizabeth Summer
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 288
Costo: 2,99 ebook, 12,00 cartaceo
Trama
Julep Dupree dice un sacco di bugie e conosce bene l’arte del raggiro. Suo padre, anche lui un esperto truffatore, l’ha mandata all’esclusivo St Agatha High, a Chicago, proprio per farla socializzare con i figli dell’alta società. E Julep non perde tempo: riesce perfino a guadagnare un po’ di soldi organizzando piccole truffe per far ottenere ai suoi compagni di classe il massimo dei voti. Il suo obiettivo è riuscire ad arrivare fino alla prestigiosa università di Yale. Ma quando un giorno torna a casa, ad attenderla c’è una brutta sorpresa: l’appartamento è stato svaligiato e suo padre è scomparso. Con l’aiuto del suo migliore amico, Sam, e del ragazzo più ambito della scuola, Tyler, Julep cercherà di seguire le tracce che l’uomo ha lasciato dietro di sé: e non sarà facile tra criminali che le danno la caccia e torbidi segreti di famiglia. Ora per lei non c’è più tempo da perdere, è giunto il momento di mettere in pratica tutti i trucchi che il padre le ha insegnato.
e mezzo
Il commento di Chiara
E poi, io sono un’artista della truffa.
Per quando vorrei
non esserlo, sono solo fumo negli occhi.
Puoi amare un’illusione, ma
l’illusione non può ricambiare il tuo amore.
Anche se vuole.
Premetto subito che secondo me non è un thriller. L’emozione
che traspare per tutto il libro non è la suspense ma il sarcasmo. Sì, perché la
protagonista, Julep (anche se non è il suo vero nome) è ironia e sarcasmo allo
stato puro, nonostante abbia solo 16 anni. Anche se vorrebbe cambiare vita è
un’abile truffatrice, un po’ per genetica, vizio di famiglia. Infatti suo padre è un grande
truffatore che però un giorno scompare lasciandola sola e con una specie di
caccia al tesoro da seguire per trovare la soluzione ai suoi problemi.
Leggere questo libro mi è piaciuto, la protagonista è una
forza. Adoro la sua ironia, il suo modo di vedere le cose e le persone e anche
il modo di organizzare le sue truffe e le sue giornate.
Nessun travestimento è più infallibile di quello in cui
il tuo bersaglio vuole credere.
Ma la scomparsa del padre le rivoluziona tutto, a partire
dalle priorità. Insieme al suo migliore amico e “socio in affari” Sam e del
bello della scuola, Tyler, seguiranno indizio per indizio le tracce lasciate dal
padre, addentrandosi in questioni troppo grosse per essere risolte da una
giovane truffatrice.
Indietreggio stupita e alzo lo sguardo, riconoscendo
immediatamente Tyler Richland,
il semidio dell’ultimo anno di cui Harper si è
lasciata sfuggire il nome nel bagno.
E’ il capitano della squadra studentesca
di ogni disciplina sportiva, è popolare,
e possiede un coefficiente di calore
che si avvicina a livelli solari.
Non puoi frequentare il St. Agata e non
conoscere Tyler Richland.
A dire il vero non puoi vivere a Chicago e non
conoscere Tyler Richland.
Suo padre è senatore.
Il personaggio di Tyler l’ho apprezzato soprattutto per come
Julep si approccia a lui, come Tyler riesce a tirar fuori la vera ragazza che
è, una ragazza giovane appunto, al suo primo amore.
Scruto il suo viso nel silenzio rilassato che cala fra
noi.
Non riesco assolutamente a capire perché sia così facile essere me stessa
con lui.
E per una volta non m’importa di non riuscire a capirlo.
La caratterizzazione dei personaggi è fatta benissimo, il
libro è raccontato in prima persona da Julep e dalla seconda riga io già l'adoravo. Anche il suo amico Sam è un bel personaggio, anche se un tantino
prevedibile. La trama è incalzante, succede di tutto e i colpi di scena sono
costanti per tutto il tempo. Però il finale mi ha deluso moltissimo. E’ caduto
nel banale, nello scontato e l’ha trasformato in un libro young a tutti gli
effetti. Non è solo per le cose che succedono alla fine, ma proprio per il tipo
di conclusione, che con un libro così incalzante e mordace secondo me non ha
avuto senso. Anche se la storia è finita, ha lasciato degli indizi su possibili
sequel, che io leggerò sicuramente.
"Voglio essere una persona vera.
Voglio essere me.
So
che suona strano, ma non so quale sia la mia vera me.
Quando puoi essere
chiunque, diventi nessuno.
Capisci?"
La serie che in America prende il nome di Trust me, al momento formata da due romanzi e un sequel:
#1 Trust me, i'm lying - Credimi sto mentendo
#1,5 Down to the liar
#2 Trust me, i'm trouble
ehi Chiara!
RispondiEliminaNon l'ho letto, ma sono moooolto felice che almeno questa volta la Newton abbia mantenuto la cover originale! Spero che la cosa si ripeta in futuro!
e anche il titolo questa volta è azzeccatissimo!
RispondiEliminaEhi, bella recensione e bel blog *-*
RispondiEliminaIo ho finito di leggere questo libro da poco e l'ho trovato abbastanza deludente... Non so, mi è sembrato che l'autrice non osasse scrivere un thriller davvero "thrilleroso", per paura di allontanarsi dalle classiche storie Y/A ben consolidate...
Un libro che parte molto bene, ma che in realtà poi si rivela inconsistente man mano che si va avanti, anche se in definitiva è un libro gradevole c:
Se vuoi leggere le mie perplessità riguardo a questo romanzo passa da me, qui c: .
Ciao!
_Rainy_
si, è vero, soprattutto nel finale. Anche se l'ho letto facilmente
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