giovedì 4 settembre 2014

Trame e opinioni: L'ultimo battito del cuore di Valentina Cebeni

Titolo: L'ultimo battito del cuore
Autore: Valenti Cebeni
Casa editrice: Giunti
Pag.: 301
Costo: 12,00













TRAMA
Nell'incantevole campagna del Kent, Penelope non arriva per caso. Dopo la tragica scomparsa di Adam, il suo unico amore, in un incidente d'auto a cui lei è miracolosamente scampata, si lascia convincere a trascorrere un periodo di tempo nella magnifica tenuta di sua sorella Addison. Ma a casa dei Walker la situazione è tutt'altro che tranquilla. Il matrimonio tra Addison e Ryan, costretto su una sedia a rotelle, peggiora di giorno in giorno, così come l'umore della sorella, sempre più fredda, tagliente e scontrosa. L'unica consolazione per Penelope è prendersi cura del giardino da troppo tempo trascurato. Con l'appoggio di Ryan e l'aiuto di Tristan, il taciturno vivaista del paese, quel rettangolo di terra infestato da erbacce si arricchisce di una grande varietà di piante e fiori colorati. Tuttavia i violenti litigi con Addison, il tormento del ricordo di Adam e una serata fatale trascorsa con Ryan fanno sentire Penelope più sola e in balia delle onde del destino. L'unica voce a raggiungerla nel profondo  è quella di Tristan, il primo uomo dopo Adam ad attrarla misteriosamente...


IL MIO COMMENTO
Guardo (in senso figurato) la pagina bianca del computer, sforzandomi di trovare un inizio che abbia senso. Detto ciò, vi dico subito senza sembrare drastica sin dall'inizio che ho letto questo romanzo in poco, anzi pochissimo tempo, una giornata? Se considerate faccende, bimbi, sonno e via di seguito è un record che non superavo da un po'. Questo vuol dire che L'ultimo battito del cuore mi ha colpita, incuriosita e lasciata onestamente con l'amaro in bocca, per un finale che non ti aspetti (e questo a onor del vero è un complimento alla scrittrice) perché nella storia sono tante le domande che ti poni, e cerchi fino alla fine delle risposte che non arrivano completamente. Un romanzo carico, anzi pieno di colpi di scena, a volte mi sono domandata ma ce ne saranno altri? Una vita quella di tutti i protagonisti - nessuno escluso - piena di ricordi e soprattutto tragedie, forse in questo non mi ha del tutto convinta. Non amo le storie con troppi rimpianti, ricordi. La vita di Penelope si spezza del tutto con la morte di Adam, si aggrappa a un ricordo, un labile filo che non riesce a recidere e, a nulla serve la presenza della sorella che vorrebbe farle dimenticare, spingerla ad andare oltre, anzi...
Anche tra Addison e Penelope, le cose non sono rose e fiori, forti rancori si chiudono nei loro cuori, in ricordi di un'infanzia vissuta male e poco, troppo in fretta si è dovuti crescere. Poi Ryan, su una sedia a rotelle, un incidente lo ha completamente immobilizzato, non solo, anche la sua vita è ferma, non riesce a reagire a una moglie che lo sovrasta in tutto e per tutto, senza lasciargli respiro, lo soffoca, lo chiude e non lo lascia respirare. Infine Tristan, l'uomo che risveglia nel cuore di Penelope, un barlume di speranza, l'uomo che senza rendersene conto s'innamora di una donna sfuggente, che non riesce a superare i traumi del passato, legata a un qualcosa o qualcuno che purtroppo non tornerà. Ma cosa spinge Penelope a guardare con occhi diversi Tristan? 
E poi c'è Adam, anima vagante in tutto il romanzo, la sua presenza in ogni discorso, in ogni pensiero, in tutte le parole, le giornate, i luoghi che Penelope attraversa, non riesce a spezzare, non riesce a tagliare quel legame, ma forse quando i piccoli tasselli di un mosaico molto controverso cominciano a combaciare anche per Penelope forse il sole comincerà a brillare nei suoi occhi...
Tu sei il mio unico fiore:
sei stato reciso e la mia vita è deserta.
Tu sei il mio sole raggiante:
sei tramontato e intorno ho la notte.
Tu eri l'ala della fantasia:
sei stata spezzata e io non posso volare.
Tu eri l'ardore dentro il mio sangue:
ti sei spento e io sono gelo.
Il tempo non era il medico pietoso di cui le avevano parlato, solo un disgustoso palliativo. Il dolore si attenuava, sì, ma rimaneva la seconda tazza di caffè da riempire la mattina, il bacio prima di spegnere la luce la sera. un vuoto che le ore non sapevano colmare.

2 commenti:

  1. non conoscevo questo romanzo, sembra molto tormentato

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, ma è un bel romanzo, con molti risvolti e colpi di scena!

      Elimina

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...