Buondì, nuovo review party organizzato da Emy Rose e quasta volta ci addentriamo nei meandri di un antico castello nelle Highlands, dove l'autrice Marilyn St. Clare ci propone una lettura devo dire diversa dal solito.
Titolo: Il corvo e la rosaAutore: Marilyn St. Claire
Casa editrice: self publishing
Pag.: 252
Costo: 0,00 kindle unlimated, 2,99 ebook, 9,99 cartaceo
Data di pubblicazione: 23 novembre 2019
Un antico rubino rosso come il sangue, a forma di rosa.
Un castello scozzese arroccato su una scogliera a picco sull’oceano.
Una truce leggenda.
Quando l’impulsiva Rose varca la soglia di Dunraven e conosce l’enigmatico lord Percy, la sua vita verrà stravolta senza possibilità di ritorno.
La passione che li attira l’una verso l’altro è dirompente come la tempesta che li fa incontrare, ma la loro felicità verrà minacciata dall’arrivo di un personaggio misterioso e determinato a riprendersi ciò che ritiene suo. Fino a portarli sull’orlo del baratro.
Un romanzo che alterna momenti di passione, brividi e risate, complice il levriere Ursus che osserva tutto dall’alto della sua saggezza canina.
Nella sinossi, nella parte finale, c'è scritto che il romanzo alterna diversi momenti, tra cui quello delle risate e vi devo dire che è proprio vero.
Rose è una giovane donna che non ha ottenuto molto dalla vita, rimasta orfana è costretta a "sgobbare" presso una donna che la fa lavorare da mattina a sera.
Quando le giunge la lettera che le spiega che sua zia Mary è morta e deve andare al castello di Dunraven per riprendere gli effetti personali della donna, Rose parte con un'unica speranza, trovare un tesoretto che l'aiuti a diventare una donna indipendente.
Invece, le cose non vanno come dovrebbero e non sono come vorrebbe, dopo un viaggio estenuante, il castello non è proprio il luogo che si aspetta, spettrale, antico, un maniero vecchio e tetro, certo la giornata non è delle migliori ma anche l'accoglienza non è altrettanto...
Il primo incontro tra Rose e lord Percy non è certo dei migliori ed entrambi non impiegano molto a discutere e battibeccarsi tra loro.
Sin dall'inizio la ragazza mostra di avere una lingua biforcuta, la risposta pronta e poco incline a lasciarsi comandare, anzi, è lei che tende al comando, d'altro canto lord Percy non è certo abituato a donne così estroverse nel linguaggio.
Rose non è una signora, non ha antichi natali, ma ha l'abitudine di uscire dai "gangheri" facilmente, soprattutto quando le cose non vanno come vorrebbe, è audace, sfrontata ma anche di una dolcezza disarmante, e soprattutto molto ingenua, anche se abituata a un lavoro duro, conosce poco e niente di come si governa una casa...
E sì, perché lord Percy, fulminato dalla donna non riesce a mandarla via e con diversi escamotage fa di tutto per coinvolgerla nella sua vita.
Rose è un fulmine a ciel sereno, è una mina vagante, soprattutto quando si imbatte in qualcuno o qualcosa, è il caso dell'incontro scontro con il povero levriero.
Devo dire che in questo romanzo la parte preponderante è quella comica, gli eventi sono ben raccontati, anche le descrizioni sono ben rappresentate, invece, la parte suspense è concentrata nel finale del romanzo, rendendolo più intenso per gli eventi che si susseguono creando grandi aspettative fino alla fine.
Una bella lettura, ho sorriso molto, perché l'autrice ha tratteggiato bene i suoi personaggi comprese le comparse o i personaggi secondari.
Ognuno di loro ha un suo compito che viene ben gestito all'interno della storia.
Ma l'antico rubino rosso esisterà? O è solo una leggenda?
A breve conosceremo il seguito di questa storia!!!
Floriana
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