Autore: Emma Davies
Casa editrice: Newton Compton Editori
Pag.: 256
Costo: 5,99 ebook, 9,90 cartaceo
Il soprannome di Isobel è "regina dei ghiacci" perché ha un carattere solitario e difficilmente dà confidenza agli estranei. Questa estate ha deciso di isolarsi completamente dal mondo, rintanandosi in un cottage di campagna, lontano da tutti. Ha solo sei settimane per portare avanti il suo progetto segreto ed è importante che nessuno sappia dove si trova. Così sbarra la porta e chiude tutte le tende, decisa a rimanersene da sola con il suo violino. Ma Tom, il proprietario della casa che Isobel ha affittato, si sente istintivamente attratto dalla musica che proviene da lì dentro. Chi è la misteriosa nuova inquilina e perché si nasconde? La ragazza sembra completamente indifferente alla bellezza delle colline circostanti e non pare intenzionata a uscire dal suo guscio. Ma non ha fatto i conti con la testardaggine di un affascinante giovanotto dagli occhi blu, che ha appena deciso che la sua missione personale è stanarla. Isobel riuscirà a trovare il coraggio di fidarsi?
Isobel è una violinista che si è rifugiata in una fattoria,
chiamata Joy’s Acre, per trascorrere un periodo di relativa tranquillità
mentale, lontana dai suoi genitori che con il loro comportamento l’hanno sempre
ossessionata a lavorare alla sua musica pur di ottenere il successo a cui
ambivano da quando la protagonista era una bambina prodigio. Tom è un
impagliatore di tetti che sta lavorando presso la fattoria in cui è ospite la
protagonista e che sta soffrendo da due anni per la perdita del fratello.
Frequentandosi i due personaggi si accorgono che tra loro ci sono affinità che
vogliono approfondire e che aiutandosi, confortandosi e aprirsi li porteranno a
raggiungere la serenità di cui hanno bisogno e di guardare al futuro con più
obiettività.
Una storia introspettiva, psicologica, ma che, secondo me, è
stata trattata con superficialità. Le varie spiegazioni si sono ridotte a poche
righe e ciò ha comportato una certa insoddisfazione. Il cambiamento di Isobel
che da persona incapace di mostrare le proprie emozioni è arrivata a
conquistare la propria libertà mentale e quindi a esternare i sentimenti che
albergano nella sua anima è dovuto alla vicinanza di Tom e a farle prendere
coscienza di capire dove vuole andare. Tutto ciò va contro il volere di sua
madre che l’ha soggiogata per tutta la vita e quando lei decide di scrollarsi dalle
spalle questa cappa pesante lo fa con risolutezza, ma l’autrice, in pratica,
non approfondisce bene come sia riuscita a risolvere i problemi. Il rapporto
tra Isobel e i suoi genitori, che è il motivo principale del comportamento di
lei, non ha avuto l’attenzione dell’autrice che, a parer mio, avrebbe dovuto
sottolineare.
Iaia
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