Autore: Mariangela Camocardi
Casa editrice: Mondadori
Pag.: 225
Costo: 3,99
Trama
Ermanno, ufficiale italiano nell'esercito napoleonico, è prigioniero in Spagna. I guerriglieri chiedono un grosso riscatto, e l'unica che potrebbe pagarlo, anche se a prezzo del proprio benessere e della propria felicità, è Francesca, la donna che Ermanno ha ripudiato. Francesca decide di sacrificarsi, ma quello che le viene consegnato non è che l'ombra dell'uomo di un tempo, ora piegato nel corpo e nello spirito per la lunga prigionia. Solo il suo amore potrebbe guarirlo, ma il cuore della donna non è più libero...
Il commento di Iaia
La memoria è una valigia che ci portiamo
sempre dietro,
e che possiamo aprire in qualsiasi momento.
Ermanno e Francesca.
Lui irruente,
innamorato della moglie, geloso, caparbio e orgoglioso, tanto tanto orgoglioso.
Lei molto dolce, innamorata del marito, spirito di abnegazione
elevato, raramente si arrabbia, ma quando è decisa su un problema, niente le fa
cambiare idea.
Ermanno, un giorno, scopre la
moglie che sta abbracciando un uomo, non vuole sentire spiegazioni e si
separano. Ciò crea uno scandalo tale, che Francesca si ritira nella sua casa e
fa vita molto riservata tenendo per sé il motivo che l'ha spinta ad agire in
quel modo e circondata solo da pochissimi leali amici che hanno fiducia in lei.
Tutto cambia quando Ermanno,
andato in guerra, viene portato in salvo dalla prigione spagnola in cui si
trovava.
Dopo ancora vicissitudini che
i due protagonisti sopportano, alla fine potranno chiarire a fondo le cose e
iniziare una nuova vita insieme.
Il protagonista, a volte, mi
ha dato un po' fastidio, perché troppo convinto del suo pensiero, anche se
amici comuni hanno cercato di instillargli il dubbio che sua moglie fosse una
persona che non avrebbe mai potuto tradirlo, ma l'orgoglio di lui è molto forte
e non riesce a credere che Francesca sia sempre stata leale. La ama
profondamente e, anche se certo dello scandaloso comportamento nel passato di
lei, vuole riprendere in mano la loro unione ed è proprio nella frase messa qui
sotto che ha fatto aumentare la mia antipatia verso di lui; pare che faccia
cadere dall'alto il suo perdono.
— Eri molto giovane, Francesca, e
tutt’altro che immune alle infatuazioni.
Avrei dovuto essere più comprensivo,
anziché trattarti con rigida intransigenza.
Ora non farei lo stesso sbaglio e
lotterei con tutto me stesso per salvare la nostra unione.
Ho capito che Francesca
doveva tener fede alla parola data in punto di morte a suo padre, ma forse è
stata troppo caparbia a mettere a rischio sia la propria felicità che quella del
marito.
Tutto il romanzo gioca sulle
sensazioni che provano i due protagonisti, si amano profondamente, ma spicca il
loro comportamento nell'affrontare i problemi che hanno. Francesca
"soffre" di altruismo e mi ha fatto tanta tenerezza, mentre Ermanno,
così duro e arrogante, lo avrei scosso in modo violento per fargli entrare
nella testa il "dubbio". Quando tutto sarà chiarito, lui saprà
chiedere scusa e lo farà in modo romantico, possessivo e sapendo quale tesoro
abbia accanto a sé.
— Gli mancò la voce. —
Sappi che non
resisterei a lungo senza vederti e senza avere la certezza che se ti chiamo
accorrerai.
La mia vita non ha senso se tu non ne fai parte. Ho bisogno di
averti vicino,
perciò, ti prego, resta con me
Francesca…
— Dimmi.
— Ti prego, sposami ancora —
la implorò con tutta l’umiltà di un uomo
che sa di essere perdutamente innamorato.
La storia mi è piaciuta molto
e la Camocardi ha delineato i caratteri di tutti gli attori molto bene. In
genere sono molto attenta alle peculiarità dei vari personaggi e l'autrice è
riuscita, secondo me, a far capire bene cosa li distingue l'uno dall'altro,
mettendo in evidenza i loro difetti e le loro qualità. La fine fa sperare in un
proseguimento della vicenda visto che sta nascendo un nuovo amore. Chiaramente
consiglio di leggerlo e se qualcuna ritiene che io abbia approfondito troppo la
trama, vi assicuro che, immergendovi nella storia, troverete che ho detto ben
poco, visto che l'amore tra questi protagonisti è evidente anche nei momenti
più cupi.
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