Autore: Abby Clements
Casa editrice: Fabbri Editore
Pag.: 329
Costo: 14,90
TRAMA
Anna ha quasi trent'anni e una
vita normale. Ha un lavoro tranquillo, vive nella città di mare più graziosa
dell’Inghilterra e ha un compagno che ama. Imogen, sua sorella, ha tutta
un’altra storia,vive sulle spiagge della Thailandia e non ha idea di quel che
farà domani. Eppure il destino ha in serbo per loro un piano inaspettato, una
svolta che manderà all'aria tutti i loro progetti: l’amata nonna Vivien è morta,
lasciando in eredità alle due nipoti la sua storica gelateria sul lungomare di
Brighton. L’estate è dietro l’angolo e quel la che all'inizio sembrava un’idea
assurda diventa improvvisamente realtà. Le due dilettanti fanno la scelta più
improbabile: buttarsi tutto alle spalle e trasformare il vecchio chiosco della
nonna in un tempio del gusto. Così, mentre Imogen bada all'attività, Anna vola
in Italia per prendere lezioni da Matteo, il giovane mastro gelataio che sta
conquistando l’Europa. Lavorando spalla a spalla con lui, Anna scoprirà ben
presto che a volte cambiare rotta non è una follia, soprattutto se si è pronti
a tagliare i ponti con un passato ingombrante, e a buttarsi con entusiasmo nel
futuro. Pistacchio, cioccolato, amore e panna montata è una storia fresca e
colorata per chi ama assaporare le scelte più rischiose della vita. E per chi
vuole aprire gli occhi sulla dolcezza della strada che troppe volte non ha
avuto il coraggio di percorrere.
IL COMMENTO DI PATRIZIA
Bel romanzo, fresco, semplice e
divertente. Storia non scontata che mi ha catturata dalle primissime pagine,
sarà che adoro i romanzi in cui da sfondo qualcuno cucina con passione,
mettendo a nudo la propria anima in ogni piatto.
"…quando aveva in mano un cucchiaio di legno dimenticava subito ogni problema e i delicati aromi e profumi che riempivano la cucina la trasportavano in un luogo più dolce."
Le due sorelle - Anna e Imogen – non potrebbero essere più diverse tra loro, eppure con forza e tanta incoscienza, dovuta alla giovane età, tenteranno di riparare l'irreparabile, prendendosi carico di una gelateria vecchio stampo, quasi alla deriva finanziaria. Entrambe lotteranno con la quotidianità e i "piccoli problemi di cuore", e ci dimostreranno che a volte i sogni si possono realizzare (non senza fatiche e rinunce).
La parte meno gradita è stata la
parte depressiva di questo padre artista, portata all'esasperazione, forse
perché normalmente la parte della depressa sociopatica è sempre di un
personaggio femminile.
Imogen è la ribellione, la libertà
e la passione, ha l'animo travagliato ed artistico del padre, mentre Anna è
sobria, pacata, un po' grigio inglese. Rispecchiano perfettamente le incertezze
i dubbi delle ventenni dei nostri giorni, con sprazzi di incoscienza e di massima
maturità.
Ho provato un'emozione intensa,
come se facessi anche io il corso di cucina con Anna, la Toscana splendida da
sfondo, Matteo giovane, bello aitante e finalmente un italiano vero come
protagonista, non stereotipato.
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