Autore: Cristina Rava
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 297
Costo: 7,99 ebook
Trama
Un freddo pomeriggio di Capodanno, in un paesino dell'entroterra ligure. Ardelia Spinola, genovese, è medico legale. Viene chiamata per un duplice omicidio: due algerini uccisi a fucilate in una casupola di campagna. Uno faceva il pediatra, l'altro era ancora un ragazzo. Poco lontano, mentre si avvicina al suo pick-up, Ardelia trova una chiavetta usb e prima di consegnarla al giudice decide di dare un'occhiata. Quando la apre, trova un testo in arabo? Inizia così un'indagine difficile e molto pericolosa, anche perché Ardelia ama fare di testa sua. Per fortuna a darle una mano, c'è Gabriel, un ottantenne che dalla vita ha imparato molte cose. E poi ci sono le amiche, quelle che arrivano da Genova e quelle che incontra nelle sue avventure. Cristina Rava ci fa scoprire una Liguria inedita, piena di ricchezze segrete, colta nella luce fredda dell'inverno: piccoli borghi, un tempo chiusi su sé stessi, ma anch'essi ormai aperti al mondo. È lo scenario ideale per Ardelia, un personaggio femminile di rara simpatia, con le sue manie e le sue passioni: i gatti che vivono con lei, le specialità della cucina locale e di quella etnica, le chiacchiere tra donne, e il suo pick-up Mitsubishi L200, indispensabile compagno delle sue escursioni notturne lungo le strette stradine dell'entroterra...
e mezzo
Il commento di Iaia
Questo è il primo libro della serie riguardante il medico
legale Ardelia Spinola, che con la sua curiosità a volte mette in pericolo la
sua stessa vita indagando per conto suo sull'omicidio avvenuto.
In questo giallo si deve risolvere il caso di due assassinii
avvenuti nello stesso tempo. Sono due algerini, uno pediatra e l'altro un
ragazzo che sperava di diventare uno scrittore.
All'interno del giallo, c'è anche l'inizio del racconto che
il giovane algerino aveva iniziato a scrivere. Molto toccante. Ne voglio
riportare un pezzetto che mi ha colpito e che riguarda l'interpretazione di
cosa significhi scrittore:
Mi aveva detto che lo
scrittore deve saper portare il peso del suo mestiere, non serve che conosca le
risposte, ma è importante che si ponga tutte le domande. Non deve pretendere
d’insegnare agli altri come vivere, ma può ugualmente aiutarli inventando
storie. Mi spiegava che le storie nei libri sono perlopiù di due tipi: ci sono
quelle che sembrano vere come quelle vere, e poi le altre, che raccontano cose
impossibili, ma che aiutano a sognare. Una volta ha voluto sapere se mi era mai
capitato di gettare un sasso, anche piccolo, nell’acqua ferma. Io avevo annuito
e lui mi aveva spiegato che le parole formano cerchi, come i sassi. Uno può
guardare i cerchi che si allargano e vanno, fino a perdersi in lontananza, come
parole raccontate al vento; ma può succedere che raggiungano la riva opposta e
tornino perfino indietro, creando nuove onde che s’intrecciano alle prime:
quelle onde di ritorno rappresentano le voci degli altri, le risposte, il
dialogo tra le persone. Il vero scrittore deve saper immaginare le vite altrui
come se fossero la sua per poterle raccontare ed essere creduto e deve anche
saper descrivere cose che non ha mai visto.
Il racconto, non finito, è la riflessione di questo ragazzo.
Sono pensieri molto profondi e che riguardano la sua vita da quando era
piccolo.
Il libro mi è piaciuto, ma se devo essere sincera, devo dire
che se avessi letto per primo Un mare di silenzio forse non avrei continuato la
serie, perché mi aspettavo un giallo; anche se questo in effetti lo è, non ha
quello che ho trovato nei noir successivi, perché è stato più un libro di
riflessioni, peraltro molto belle, che un thriller vero e proprio. Forse
l'autrice ha voluto presentare i vari personaggi che si ritrovano in tutti i
libri che ha scritto, ma mi è mancato l'entusiasmo della lettura che speravo di
trovare.
Per questo motivo do un punteggio leggermente più basso dei
precedenti.
La serie è composta da quattro libri:
#1 Un mare di silenzio
#2 Dopo il nero della notte - recensione
#3 Quando finiscono le ombre - recensione
#4 L'ultima sonata - recensione
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