TITOLO: Aggiungi un
desiderio
AUTORE: Barbara Morini
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Novella
natalizia
FORMATO:
Ebook (1,99) - Cartaceo (10,90)
RELEASE DATE: 09.12.2020
DISPONIBILE SU AMAZON E IN TUTTE LE LIBRERIE
Un fiocco di neve si posò sul cachemire che gli rivestiva la spalla.
Fragile e perfetto, gli ricordò la persona di cui si era innamorato.
Steno Reggiani non è un
grande fan delle persone. Di professione ginecologo, con un divorzio alle
spalle, ritrova l’amore grazie a una fata dalle ali spezzate: Francesca, la
segretaria brutta e sfigata assunta quasi per caso. Ma Steno Reggiani
non è un grande fan neppure del Natale. Solo che, come nella migliore
delle rivisitazioni del celeberrimo Canto di Natale, è con il Natale e
con se stesso che il novello Scrooge si troverà a fare i conti.
Sei giorni di Natale che segnano la sua trasformazione come uomo. Sei differenti episodi che raccontano chi era Steno prima, ma soprattutto chi è diventato, passando per l’attesa, la fragilità dell’animo umano, l’irriverenza e la speranza. Una full immersion in quel mondo tutto suo, senza righe sopra cui stare, che ha reso questo personaggio un’icona.
Una piccola novella, breve ma intensa, che ci trascina nel pieno dell’atmosfera natalizia. Anche contro la volontà dello stesso protagonista.
TRAMA
Cosa fa un uomo che detesta il Natale quando realizza che il suo più grande desiderio è passarlo con la persona che ama? Tra lettere per Babbo Natale disilluse, addobbi improbabili, invitati fuori posto e genitori invadenti, torna Steno Reggiani, l’irriverente ginecologo innamorato della fata che gli ha conquistato il cuore. Con lui ritroveremo molti dei personaggi di Lasciami Perdere, compresa la Contessa, la fata madrina più eclettica di sempre. Dopo Aggiungi un desiderio, il Natale non sarà più come prima. Nemmeno per Steno Reggiani.
L’AUTRICE
Barbara Morini è lo pseudonimo con cui una anonima
impiegata della provincia di Treviso ha deciso di pubblicare il suo primo
libro. Nata nello stesso anno della mitica Route americana, è cresciuta a pane,
libri e musica ascoltata tra radio e musicassette. Animata dal fuoco della
passione per la lettura, ha passato l’adolescenza in compagnia dei classici. Negli
anni ‘90 ha iniziato ad attraversare mondi sconosciuti con la letteratura
fantasy e per ragazzi. All’inizio del nuovo millennio si è approcciata al mondo
del romance, senza abbandonare gli altri generi. Senza davvero crederci fino in
fondo ha scritto e pubblicato Lasciami Perdere, la sua prima storia su Wattpad,
che ha riscosso un successo incredibile e si è poi trasformata nel suo primo
romanzo, edito Words Edizioni.
Aggiungi un
desiderio è una novella natalizia, legata a Lasciami
Perdere.
ESTRATTI
1. «Mi sono sempre chiesta perché tu abbia questa avversione al Natale» si interrogò la segretaria mentre sistemava pacchi e sacchetti che rappresentavano l’ennesimo bottino destinato a rimanere inalienato.
«Non è una patologia grave, credimi. E comunque,
come mai questo interesse solo adesso?» Steno si era tolto il camice e aveva
indossato un maglione con scollo a V sopra la maglietta bianca a girocollo: in
borghese avrebbe fatto sdilinquire qualsiasi donna, eppure Francesca restava
impermeabile al suo fascino.
«Prima con me non parlavi. Non ti ricordi? Mi hai
assunta perché ero brutta e sfigata» lo rimbeccò lei sorridendo.
«Touché! Porca puttana, non dovevo
dirtelo!» Steno la rivide seduta fra i pois, mentre in lacrime rideva della sua
confidenza. Se avesse chiuso gli occhi, sarebbe stato in grado di sentire la
sua consistenza mentre l’abbracciava. Quel desidero lo prendeva ogni tanto e,
puntualmente, costringeva se stesso a respingerlo.
2. «Steno, tesoro. Non era più opportuno il completo di Ralph Lauren per una occasione come questa?» Eccola, pronta a rimarcare l’outfit sportivo e comunque impeccabile con cui il figlio si era presentato, composto da una camicia bianca, le cui maniche e il colletto facevano capolino da un maglioncino in lana di cachemire pettinata e di una adeguata nuance ton sur ton con il pantalone slim grigio.
«Perdonami, mamma. Non credevo ci fosse il red
carpet» le disse, abbassandosi per trovarla e lasciare due finti baci a
distanza per ciascuna delle guance.
Qualcuno, alle sue spalle, trattenne una risata.
Lo sguardo di Steno percorse la tavola imbandita
e si posò su qualcosa che non c’entrava proprio niente col resto, anzi strideva
del tutto: una donna.
Da quando aveva una sorella e non lo sapeva?
Nessuno lo aveva informato di avere nemmeno una cugina, i suoi erano a loro
volta figli unici. Perciò, che ci faceva lì una donna il giorno di
Natale?
3. Non si era mai appoggiata a nessuno e nemmeno aveva cercato rifugio se non in se stessa. Caduta, oppressa dal peso altrui, si era sgravata da sola: ogni pulviscolo di paura sollevato, ogni grammo di insicurezza gettato.
Lei era quella forte. Lottava contro un ricordo
che le aveva marchiato la pelle e confuso l’anima e la ragione. E stava
vincendo.
Cosa contava di più?
Lei, solo lei.
Quanti giorni erano passati all’ultima volta in
cui l’aveva vista? Centonovantotto.
E dire che una volta avrebbe riso di quella
debolezza che adesso gli opprimeva il petto.
Debole, sì. Era stato un debole.
Perché l’amava, e l’amore gli aveva chiesto il conto:
attenderla ancora un giorno, e poi un altro ancora.
4. «Lo sai? La Contessa mi disse che nessuno di noi poteva volare con un’ala sola. Ebbene si sbagliava: tu sei entrambe lei mie ali Francesca, io non riuscirei a volare se non tenendomi a te.»
Steno aveva uno strano modo di dichiararle il suo
amore.
Aveva pronunciato una sola volta le parole Ti
amo, e la stessa dichiarazione era stata affidata al vento, su una
spiaggia. Ma quella Francesca non l’aveva udita e mai, da allora, l’aveva
proferita di nuovo.
A coniugare un verbo, diceva sempre, sono capaci
tutti, ma amare in ogni declinazione prevede un impegno che parte da un cuore
per toccare un’anima. E lì, le parole non servono affatto.
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