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giovedì 31 agosto 2017

Trame e opinioni: Io lo chiamo amore di Fabiola D'Amico

Titolo: Io lo chiamo amore
Autore: Fabiola D'Amico
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 304
Costo: 0,99 ebook
















Trama
Ethan Feldman è un impresario discografico, è sempre attorniato da donne bellissime e non può fare a meno di… portarsele a letto. Il giorno dopo però se ne tiene ben distante perché le considera capricciose, viziate e di umore ballerino. Patty Mc Oween, la sorella del più caro amico di Ethan, fa l’architetto e da un po’ di tempo lo detesta. Perché? Cos'è cambiato tra di loro? Ethan decide di svelare il mistero e cade così nella rete che Ale Miller, proprietaria della Cupido Agency, ha tessuto per lui, una rete fatta di equivoche tentazioni ed erotiche provocazioni...


Il commento di Iaia

Patty ama Ethan da sempre, ma tre anni prima è successo qualcosa di molto doloroso e quell'amore si è trasformato in odio. Ethan non riesce a capire l'atteggiamento sarcastico, ironico e astioso di Patty.
Per una serie di incomprensioni, orgoglio ferito ed evidenze non raccolte, questo amore non riesce a decollare, ma...
Questo secondo capitolo della trilogia, il primo è Amore per tre, è molto bello. Se nel primo abbiamo letto della piccola Danielle che con la sua chiacchiera ha portato un po' di divertimento, in questo libro abbiamo i dialoghi, tra i due protagonisti, ricchi di verve, battute un po' velenose, divertenti e a doppio senso. Spesso l'attore dei doppi sensi è Aquila. Chi è? O meglio che cosa è? Aquila è il nome che la D'amico ha dato all'organo maschile di Ethan. Lo ha fatto con estrema eleganza, non c'è mai volgarità e a volte lo scambio di pensieri tra Ethan e Aquila è stato esilarante.
Un libro molto scorrevole, dove l'amore è il personaggio più importante e che prima di rivelarsi in tutta la sua bellezza subirà piccoli rimbalzi e tante marce indietro. Ma alla fine Cupido riuscirà nel suo intento.
Consiglio di leggerlo perché oltre che scritto bene ti porta anche allegria.

La serie Cupido:
#1 Amore per tre - recensione
#2 Io lo chiamo amore



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