Autore: Valeri Varesi
Casa editrice: Frassinelli
Pag.: 366
Costo: 18,50
Trama
UN TEMA CONTROVERSO E DI GRANDE ATTUALITÀ: IL RAPPORTO TRA OCCIDENTE E ISLAM.
VALERIO VARESI NON SI LIMITA A SCRIVERE NOIR SERRATI E COINVOLGENTI, CHE TENGONO AVVINTO IL LETTORE FINO ALL’ULTIMA PAGINA, MA UTILIZZA IL GENERE PER ILLUMINARE I LUOGHI PIÙ SCURI E INQUIETANTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ, E PER SVELARNE LE CONTRADDIZIONI.
Per la prima volta da molti anni, Soneri si trova spiazzato; ma non è il tipo di delitto su cui sta indagando, un omicidio apparentemente banale, a turbarlo. È il contesto. Tutto comincia con l’assassinio di Hamed, un giovane tunisino che viveva nella casa di Gilberto Forlai, 76 anni, cieco, e che proprio nella casa di Forlai viene trovato morto. Seguendo le tracce di sangue di Hamed, Soneri si addentra sempre più nel mondo della comunità islamica di Parma, nelle lotte di periferia dove la tensione tra immigrati e italiani è sempre più alta e minacciosa, e dove tutto si confonde. Quanto pesano le questioni etniche e il radicalismo religioso, quanto pesa la politica, e quanto pesa invece la dimensione criminale e in primo luogo il controllo del mercato della droga? Quali sono le vere alleanze, e quali le vere divisioni? L’unica cosa che accomuna tutto e tutti sembra essere soltanto l’odio, sempre più manifesto e spudorato, sempre più palpabile: un odio che sta minando le basi di una città, di una società intera.
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