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mercoledì 20 gennaio 2016

Trame e opinioni: Acuto di Carla Magnani

Titolo: Acuto
Autore: Carla Magnani
Casa editrice: Gilgamesh Edizioni 
Pag.: 160
Costo: 10,00














Trama
Elisa ha una vita invidiabile, tranquilla, avvolta dalle granitiche certezze che è riuscita a costruirsi negli anni. Ma una telefonata da oltreoceano cambia tutte le carte in tavola. Elisa è costretta a fronteggiare un passato che pensava di aver sepolto, gli anni dell'università, il Sessantotto a Pisa e… Marco. Dopo aver affrontato le sue più grandi paure, la protagonista sarà davvero pronta a mollare il salvagente e lasciarsi trasportare dalla corrente? Una storia di forza e di coraggio tutta al femminile, dagli anni Settanta ad oggi.

e mezzo

Il mio commento

Scritto su due registri temporali che si fronteggiano l'uno con l'altro, Acuto è un romanzo intenso, dove passato e presente si alternano, dove i ricordi lasciano il posto a un contemporaneo diverso da come lo si avrebbe voluto vivere. Elisa è una donna sposata, con due figli oramai grandi, con dei nipoti, e un marito...
La vita non potrebbe andarle meglio, vive nell'agio e si dedica alla lettura e ai suoi nipoti, fino a quando non giunge una telefonata che cambierà completamente il percorso dei suoi pensieri, tornando indietro a un passato che non voleva più ricordare...
Ester è la sorella di Elisa, è l'esatto opposto, se una è pacata, tranquilla, metodica, l'altra è uno tsunami che travolge tutto, almeno questo è il ricordo che Elisa ha di sua sorella, anche ora che vive lontano da lei e dal resto della famiglia.
Con la telefonata giunta proprio da Ester, in Elisa si apre una voragine che difficilmente riuscirà a chiudere finché non metterà fine a quel sentimento che ha tenuto stretto nel suo cuore.
Comincia così un viaggio nella memoria, ritornare agli anni universitari, agli studi, alle manifestazioni che coinvolgevano gli studenti e gli operai che si susseguirono tra la fine degli anni Sessanta e i primi anni Settanta.
Università occupate, ideologie nuove che scardinavano completamente le mentalità del tempo, chiuse in un passato, in un quieto vivere che nessuno voleva cambiasse. E' proprio il caso della famiglia di Elisa ed Ester, figlie di un facoltoso notaio, che non vede di buon occhio ciò che sta succedendo e, se Elisa reagisce buttandosi sempre più negli studi con la speranza di terminare il prima possibile il ciclo per poi laurearsi, Ester no, si lascia coinvolgere, abbandonando anche la famiglia. Ma il legame tra le due sorelle è solido, fino a quando...
Questo romanzo in un primo momento non mi ha coinvolta come avrebbe dovuto, perché il periodo raccontato è un po' particolare, sono gli anni delle contestazioni, delle occupazioni, degli scioperi, sono gli anni in cui si comincia a palesare una nuova ideologia operaia e studentesca, però mano a mano che la lettura si intensificava, il romanzo ha preso una sua forma e la curiosità di capire come sarebbe andata a finire è stata tanta.
I personaggi che non si limitano soltanto a Elisa e Ester, hanno creato un contesto non indifferente, siamo passati da un padre legato ancora alle tradizioni, poco propenso alla ventata di novità che giungono da tutto il mondo, a figure studentesche, come Marco, che hanno ben chiarito il clima che in quel periodo si viveva.
Un romanzo che va letto sotto molti punti di vista, non solo i pensieri di Elisa che sono predominanti, ma anche ciò che ha fatto in modo che le scelte fatte a volte cambiano completamente il percorso della storia, della vita!!!

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