Autore: Lori Nelson Spielman
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 350
Costo: 18,90
Trama
Tutti ne vanno pazzi a New Orleans, è un'idea semplice, e fa stare meglio di qualunque guru. È diventata una vera e propria moda e ognuno aspetta di riceverle. Sono le "Pietre del Perdono", che arrivano per posta con due semplici istruzioni: "mandane una per perdonare, l'altra per chiedere scusa". In realtà ne vanno pazzi quasi tutti. Alla bella e famosa Hannah Fair, giovane e riservatissima star della televisione, non sembra affatto interessare, lei è una donna soddisfatta: vive in una bella città, ha un programma tutto suo, ed è fidanzata con il sindaco. Apparentemente non ha rimpianti né rimorsi, il passato è passato e non vuole più pensarci. Eppure anche Hannah nasconde un segreto: non vede più la madre da quando quest'ultima, oltre vent'anni prima, ha abbandonato lei e il padre per un altro uomo. Ma quando riceve da un'amica le "Pietre del Perdono", il dolore riaffiora e lei è costretta a decidere a chi consegnarle. Forse è arrivato il momento di sciogliere quel vecchio nodo. Forse Hannah può affrontare i suoi fantasmi e finalmente chiarire quello che è successo tanto tempo fa. Scoprendo verità sorprendenti che le cambieranno la vita. In meglio.
Il commento di Chiara
Hannah è una 34enne star televisiva di New Orelans,
fidanzata con il sindaco, che all’apparenza ha una vita molto soddisfacente. Ma
è apparenza appunto. Sogna di diventare madre, di sposarsi e formare un suo
nido, perché nel suo passato non c’è stato. La madre l’ha abbandonata quando
aveva 13 anni, scegliendo il suo nuovo compagno anziché lei e da allora non
l’ha più vista e sentita, e ora che il padre è morto si sente sola e vorrebbe
una famiglia sua. Ma sarà veramente andata così o è un ricordo distorto
dall’abbandono?
Tutto cambia per colpa o merito delle “pietre del perdono”, la
nuova moda che spopola in città, il mandare un sassolino per chiedere scusa a
qualcuno per un torto fatto.
Non so. A modo
suo, è geniale.
Chi di noi non sente il bisogno di essere perdonato?
Questo libro parla di perdono. Ma anche di senso di colpa.
Di come una scelta, un comportamento, un fatto di cui ci si pente può cambiare
la vita. Di come chiedere scusa e perdonare sia catartico anche se non facile e
non sempre a lieto fine.
"Sai", mi spiega
lui, studiandomi,
"a volte è necessario lasciarsi cadere.
E’ quando cerchi
di resistere, quando cerchi di interrompere la caduta,
che ti fai male
davvero".
Mi è piaciuto molto il fatto che non tutto è finito bene,
nel senso che ogni cosa non ha avuto un finale buono per la protagonista. Come
d'altronde succede nella realtà. E in più non l’ho trovato esagerato con il
buonismo, cosa che ho veramente apprezzato, soprattutto considerato il tema.
Tutto viene stravolto nella vita di Hannah, il lavoro, la sua relazione, le
amicizie, il ricordo del padre… tutto esplode e lei crolla, tocca il fondo. Ma
poi risale e accetta le persone e i loro errori e soprattutto perdona se
stessa. E allora ricomincia a vivere davvero e inizia a far entrare veramente
le persone nella sua vita e nel suo cuore.
Col tempo riuscirò ad
accettare che non siamo poi tanto diversi gli uni dagli altri.
Siamo tutti
esseri umani imperfetti, pieni di paure e disperatamente in cerca d’amore.
In
fondo, siamo persone stupide che cercano rifugio nelle certezze.
Non voglio svelare la trama che è particolare e
interessante, si sviluppa fra New Orleans, Chicago e un paesino nel Michigan,
veramente ben descritti.
L’ambientazione è varia e ben sviluppata.
I personaggi sono ben descritti anche i secondari. La sua
amica ed ex suocera Dorothy è veramente una perla di saggezza, e ho anche
apprezzato molto la Jade.
"Oh, tesoro, ma non
capisci? Non si tratta della bugia in sé.
Il problema non è mai quello. Sono le
pezze che cerchiamo di metterci, a rovinarci."
All’inizio però ho faticato ad entrare nella storia, proprio
per colpa di Hannah. Il suo è un bel personaggio complesso ma è troppo ingenua
nel giudicare alcune persone, non si addice al suo carattere, al suo passato,
alla sua professione. Non può farsi infinocchiare così dalla collega, è
impossibile che non capisca la trappola. E anche Michael, il fidanzato
politico, è troppo palese il suo vero pensiero. In alcuni passaggi la sua
ingenuità rasenta la stupidità. Questo mi ha fatta arrabbiare molto e ho
faticato un po’ all’inizio, ma poi dalla metà non sono più riuscita a
staccarmi.
La nostra vita è un
viaggio di prove ed errori. La vergogna, il senso di colpa, sono mitigati da
questi momenti di grazia, di umiltà. Alla fine possiamo solo sperare che le
luci che abbiamo acceso possano sovrastare l’oscurità che abbiamo creato.
Un libro sul perdono e la redenzione ma anche sulle seconde
opportunità che la vita concede quando si passa oltre l’offesa ricevuta o
inflitta. Una bella storia che fa riflettere.
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