In
ricordo di no
Alice “ lineamenti del viso delicati e regolari……la bocca, leggermente larga,
un simpatico nasino a patata, che l’aveva resa di gran lunga la più buffa tra
le bambine dell’asilo e che da adulta continuava a conferire al suo volto un
aria un po’ infantile”.
Alex “era magro, ma aveva una struttura ossea tutt’altro che smilza: le
spalle erano decisamente larghe ed era alto almeno un metro e ottantacinque. I
capelli biondo cenere, lisci e leggermente spettinati……………Era impossibile non
riconoscere quegli occhi, e si stupì di non averlo fatto prima. Erano gli occhi
che aveva sognato……….”
Cosa hanno in comune Alice e
Alex?
Alice è una giovane
studentessa universitaria, pendolare che ogni mattina frequenta la facoltà di
Lettere e Filosofia, nella città di Bari. Una ragazza che ha alle spalle una
infanzia particolare, ma che con molta pazienza è in parte riuscita a superare,
fino a quando un nuovo incubo, una nuova sensazione, non le fanno pensare di
essere diventata pazza, se non una sensitiva capace di prevedere eventi che da
lì a poco sarebbero accaduti. Una storia d’amore trascinata per lungo tempo con
Mattia e la conoscenza di questo enigmatico ragazzo di nome Alex, fanno
precipitare sensibilmente le cose. Alice non riesce a capire cosa le stia
succedendo realmente, si lascia trascinare dagli eventi, sente in lei che
qualcosa sta cambiando. Ma cosa? Mattia non è l’uomo della sua vita, forse
Alex? Così misterioso, a volte la ricopre di premure e la riscalda con i suoi
sorrisi, a volte la guarda con occhi assenti, senza emozioni. E poi i sogni
dapprima favolosi per poi trasformarsi in eventi a lei sconosciuti, che la
fanno sprofondare in un labirinto senza uscita. Un libro, una fontana ed ecco
che i sogni e gli incubi forse non sono altro che ricordi……
Il mio
commento
E’ mai possibile leggere un
libro in pochissime ore? Seppur 148 pagine, lette senza alzare gli occhi dal
libro, se non per essere distratti da qualcuno che non può fare a meno di te.
Questo è quello che mi è accaduto leggendo In ricordo di noi. Ho guardato per
un po’ lo schermo del mio pc, per cercare di trovare le parole adatte, per non
scendere in particolari, per incutere in chi leggerà questa recensione una
curiosità e la voglia di leggerlo, ma soprattutto ho dovuto creare un distacco
affettivo che ho nei confronti della scrittrice, per meglio descrivere ciò che
ho provato nel leggerlo. Un numero rincorre sovente nella prima pagina tanto da
farmi pensare che forse ci fosse un errore di stampa, ma mi sbagliavo. In
ricordo di noi è un libro che presenta molte sfaccettature, ti presenta i
protagonisti poco per volta, con piccoli colpi di scena, che incalzano fino
all’ultima pagina e devo dire che proprio le ultime pagine le ho divorate con
la sensazione che il finale mi avrebbe lasciata perplessa? Stupefatta?
Felice?....................
Chi è Rossella Martielli?
Rossella è una giovane donna, con un carattere tutto da scoprire, ama il suo
lavoro che se posso dire la mia è frenetico fino all’inverosimile. Scrittrice
apprezzata da chi ha avuto il piacere di conoscerla personalmente ma anche
attraverso i suoi scritti e vi garantisco non sono pochi. In ricordo di noi è
il suo primo romanzo pubblicato presso la 0111 edizioni nel 2008.
“In ricordo di noi è nato in un giorno d'autunno, un pomeriggio
come tanti che però ricordo ancora benissimo.
Poi, come spesso accade, la scrittura mi è sfuggita di mano e le pagine si sono moltiplicate, finché non ho potuto più fingere che si trattasse di un semplice racconto.
Mi trovavo in un periodo molto strano e particolare della mia vita.
In me combattevano delusione, rabbia, tristezza e una marea di altre emozioni confuse e contrastanti, che si aggrovigliavano al punto che non riuscivo nemmeno a capire in fondo cosa provassi veramente.
Ne sono uscita, per fortuna, ma parte del merito ce l'ha questo libro, che per me è stato come una catarsi. Avevo dentro tante di quelle cose, talmente ingarbugliate che solo mettendole su carta sono riuscita a ritrovare il filo dei miei pensieri, dei miei sentimenti... a capire il senso di quello che avevo vissuto e stavo vivendo.
In ricordo di noi è la trasfigurazione del mio cammino verso la felicità, consapevole che tutto quanto viviamo, bello o brutto, è destinato a portarci a qualcosa”.
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