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mercoledì 19 ottobre 2022

Rubriche: Tu leggi? Io scelgo! #40

 


Buongiorno lettori, pronti per una nuova lettura nella rubrica, Tu leggi? Io scelgo?, ideata da Chiara del blog, La lettrice sulle nuvole.

In cosa consiste questa rubrica che naturalmente è aperta a tutti, se volete partecipare fate un fischio, saremo ben liete di organizzare il tutto, ma torniamo a noi, la scelta avviene attraverso un sorteggio, dove dal blog assegnatoci scegliamo un libro per poterlo leggere e recensire. Il romanzo scelto questa volta è Il ballo delle pazze dal blog, BookLover: viaggiando attraverso i libri, di Sara Prearo (qui).

Titolo: Il ballo delle pazze
Autore: Victoria Mas
Casa editrice: edizioni e/o
Pag.: 181
Costo: 16,50 cartaceo


Data di pubblicazione: 10 febbraio 2021










Parigi, 1885.
A fine Ottocento l'ospedale della Salpêtrière è né più né meno che un manicomio femminile. Certo, le internate non sono più tenute in catene come nel Seicento, vengono chiamate "isteriche" e curate con l'ipnosi dell'illustre dottor Charcot, ma sono comunque strettamente sorvegliate, tagliate fuori da ogni contatto con l'esterno e sottoposte a esperimenti azzardati e impietosi. Alla Salpêtrière si entra e non si esce.
In realtà buona parte delle cosiddette alienate sono donne scomode, rifiutate, che le loro famiglie abbandonano in ospedale per sbarazzarsene. Alla Salpêtrière si incontrano: Louise, adolescente figlia del popolo, finita lì in seguito a terribili vicissitudini che hanno sconvolto la sua giovane vita; Eugénie, signorina di buona famiglia allontanata dai suoi perché troppo bizzarra e anticonformista; Geneviève, la capoinfermiera rigida e severa, convinta della superiorità della scienza su tutto. E poi c'è Thérèse, la decana delle internate, molto più saggia che pazza, una specie di madre per le più giovani. Benché molto diverse, tutte hanno chiara una cosa: la loro sorte è stata decisa dagli uomini, dallo strapotere che gli uomini hanno sulle donne. A sconvolgere e trasformare la loro vita sarà il "ballo delle pazze", ossia il ballo masherato che si tiene ogni anno alla Salpêtrière e a cui viene invitata la crème di Parigi. In quell'occasione, mascherarsi farà cadere le maschere...


Al grido di libertà, uguaglianza e fraternità, la Francia spera di cambiare ciò che l'ha tenuta legata per tanti secoli a un regime monarchico che non ha fatto altro che sopprimere i ceti più abbienti. Un grido che chiede un rinnovamento, qualcosa di diverso, e in effetti, il diverso c'è nel momento in cui ci ritroviamo a parlare di uno di quei luoghi che la Parigi per bene fa finta che non esista, la Salpêtrière, un manicomio per tutte quelle donne che al di fuori, nella società hanno mostrato atteggiamenti poco consoni, inclini se possiamo dire "normali".
Nel tempo le cose sono cambiate, come cambiate sono anche le persone che vi entrano con poca speranza di uscirvi.

"Lasciate ogni speranza voi ch'entrate..." mi viene da pensare.

Nel 1885 a Parigi c'è un luogo che ospita donne chiamate dai dottori e dagli studiosi "alienate", donne abbandonate dalle famiglie perché ree di aver commesso, detto, fatto e anche solo pensato a qualcosa, perché le donne devono sottostare a un ordine ben preciso governato dagli uomini.

Il ballo delle pazze è un romanzo con quattro protagoniste, tutte donne che vivono in modo parallelo la Salpetrière: Geneviève è l'infermiera che sovrintende tutto, è la più anziana, rigida, austera, una sorvegliante che nel bene e nel male deve comunque fare i conti con i suoi superiori. 
Thèrése è delle "alienate" la più anziana e probabilmente la più "normale" tra le internate, ha un passato che non ama raccontare e che l'ha portata lì dentro, ma è tra quelle cha da lì non se ne andrebbe mai, ha raggiunto una sua dimensione e si sente un po' mamma chioccia. 
Louise ha un volto di bambina e come un'adolescente aspetta il grande amore che la porterà via da quel posto.
E infine c'è Eugénie, con lei seguiamo il percorso che la porta ad attraversare la grande porta della Salpetrière, figlia di una famiglia benestante e dal buon nome, ha da subito fatto parlare di sé per il suo modo di comportarsi, ma lei nasconde un segreto che per molto tempo sceglie di non svelare, ma quando decide di farlo, purtroppo viene tradita dalla persona a lei più cara.

Il ballo delle pazze gira intorno alla preparazione del ballo, un evento che porta entusiasmo e scompiglio fra le internate, da qui si evolvono poi le storie delle protagoniste, legate da un sottile filo che le muove come marionette, perché inesorabilmente tutte sono vittime, seppur in modo diverso, degli uomini che con le loro decisioni manovrano il presente e il futuro di queste donne.

Questo romanzo credo sia un grido di verità nascoste che molte volte tendiamo a celare, cosa sono realmente i manicomi, perché sono nati e qual era la loro funzione?

Si sceglie di internare anche quando si hanno opinioni differenti pur di sbarazzarsi di qualcuno scomodo e ancora dove comincia la malattia e dove finisce la normalità?

Scritto benissimo, sono entrata subito nella storia perché non sempre mi sono ritrovata libri con una narrazione scorrevole, trattanti argomenti così particolari, certo non parliamo di malattia, ma parliamo del mondo delle donne, del loro grido d'aiuto che invece viene soffocato.



Floriana



16 commenti:

  1. Sono tanto felice che a te sia piaciuto, ma devo ammettere che la trama non mi ispira per nulla!

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  2. ne ho sentito parlare un sacco di questo, chissà!

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    1. Io l'ho acquistato dopo aver letto la recensione di una blogger e mi aveva colpito molto

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  3. Ho il libro nello scaffale in attesa di essere letto. La tua recensione conferma che sibtratta di unnlibronda leggere, quindi non mi resta che programmare la lettura.

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  4. Sono contenta che sia piaciuto anche a te!

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  5. Non conoscevo questo libro e mi attira tantissimo!

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    1. Curiosa di conoscere la tua opinione quando lo leggerai

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  6. Non sono riuscita finora a decidermi a leggerlo nonostante l’impressione positiva…

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  7. L'ho provato a leggere, ma non mi prende proprio, credo che non faccia per me!

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