Buonasera lettori, pronti per una nuova lettura nella rubrica, Tu leggi? Io scelgo?, ideata da Chiara del blog, La lettrice sulle nuvole, e Rosaria del blog, Niente di personale, ma da un po' si è anche aggiunta Maria Rosaria del blog Librintavola.
In cosa consiste questa rubrica che naturalmente è aperta a tutti, se volete partecipare fate un fischio, saremo ben liete di organizzare il tutto, ma torniamo a noi, la scelta avviene attraverso un sorteggio, dove dal blog assegnatoci scegliamo un libro per poterlo leggere e recensire. Il romanzo scelto questa volta è La rilegatrice di storie perdute, scelto dalle letture del blog, Librintavola di Maria Rosaria, recensione
Autore: Cristina Caboni
Casa editrice: Garzanti
Pag.: 296
Costo: 17,60 cartaceo
Data di pubblicazione: 12 ottobre 2017
La copertina finemente lavorata avvolge le pagine ingiallite dal tempo. Con gesti delicati ed esperti Sofia sfiora la pelle e la carta per restaurare il libro e riportarlo al suo antico splendore. La legatoria è la sua passione. Solo così riesce a non pensare alla sua vita che le sta scivolando di mano giorno dopo giorno. Quando arriva il momento di lavorare sulle controguardie, il respiro di Sofia si ferma: al loro interno nascondono una sorpresa. Nascondono una pagina scritta a mano: è la storia di una donna, Clarice, appassionata di arte e libri. Un'abile rilegatrice vissuta nel primo Ottocento, quando alle donne era proibito esercitare quella professione. Una donna che ha lottato per la sua indipendenza. Alla luce fioca di una candela ha affidato a quel libro un messaggio lasciato nel mare del tempo, e una sfida che può condurre a uno straordinario ritrovamento chi la raccoglierà.
Sofia non può credere al tesoro che ha tra le mani. Quella donna sembra parlare al suo cuore, ai suoi desideri traditi. E' decisa a scoprire chi sia, e quale sia il suo segreto. Ad aiutarla a far luce su questo mistero sarà Tomaso Leoni, un famoso cacciatore di libri antichi ed esperto di grafologia. Insieme seguono gli indizi che trovano pagina dopo pagina, riga dopo riga, città dopo città. Sono i libri a sceglierci, e quel libro ha scelto Sofia. Dopo più di duecento anni, solo lei può ridare voce a Clarice. E solo la storia di Clarice può ridare a Sofia la speranza che aveva perduto. Perché la strada per la libertà di una donna è piena di ostacoli, ma non bisogna mai smettere di mirare all'orizzonte.
E' passato davvero tantissimo dall'ultima volta che ho letto un libro di Cristina Caboni, e un po' me ne dispiaccio, perché leggendo questo libro è stato come tornare al mio incontro con lei a uno dei vecchi Saloni del libro di Torino, e devo dirvi che mi mancano tantissimo.
Con i libri della Caboni si è pronti a intraprendere un viaggio che non conosci e che non sai come andrà a finire, anche la sinossi è abbastanza enigmatica e lascia poca interpretazione, cosa che apprezzo molto perché nulla è svelato e sono tante le sorprese all'interno di questo romanzo.
La rilegatrice di storie perdute intreccia la vita di due donne che non hanno nulla in comune se non l'amore per i libri, per la lettura, vissute in due epoche distanti fra loro, vivono anche concezioni e situazioni differenti, anche se andando avanti pagina dopo pagina si scopre che forse hanno davvero molto in comune, se Clarice deve nascondere la propria passione per la rilegatoria, Sofia deve rinunciarci in nome di un amore che l'ha fatta sfiorire. Se Clarice combatte per emergere in un mondo dove non sei altro che una proprietà scoprendo tra l'altro che l'amore è ben altra cosa, Sofia è in nome di quell'amore che ha lasciato ciò che realmente l'appassionava lasciandola vuota come un guscio.
Ma c'è il momento del riscatto per entrambe e arriva quando Sofia scopre la lettera nascosta da Clarice e comincia a cercare, a frugare tra i meandri delle biblioteche, tra le parole dette e no della stessa, tra polverosi annali che purtroppo il più delle volte la riportano al punto di partenza, però Sofia persevera e sa che qualcosa riuscirà a trovare.
Ed è grazie a Tomaso che riesce a capire quale sia realmente la sua strada, e abbandonando la vecchia via fatta di incertezze e di insicurezze, la donna si butta a capofitto in una impresa che la porterà a scoprire quanto le ferite si possono rimarginare grazie alle cure di chi capisce e comprende quanto una passione non vada mai ostruita.
"I libri possiedono un grande potere.
Accendono ciò che hai dentro, sono come scintille.
Agiscono su quello che già esiste, permettendogli di crescere e svilupparsi."
Scritto su due assi temporali, Clarice ci fa conoscere il proprio mondo, di come da bambina sia arrivata a conoscere la rilegatoria e di come si sia innamorata a prima vista di un lavoro che non era adatto a lei. In lei sin dall'inizio però leggiamo e vediamo un animo combattivo, una persona che crescendo non cambierà mai, resterà forte anche dopo le percosse e le cadute, non rinuncerà mai a essere donna per quello che è e non per quello che possiede.
Sofia invece capirà la sua indole, scoprirà la sua forza solo quando sarà capace di buttarsi dietro i rimpianti e il fallimento del suo matrimonio.
Due donne contemporanee nel loro tempo. L'Ottocento fatto di merletti e pizzi, di balli e serate, fatto di matrimoni combinati, di virtù da gestire, dove le giovani donne non possono andare oltre il ricamo, dove la conoscenza è limitata, è qui che Clarice scopre che c'è molto dietro una porta e che dietro di essa c'è un mondo con una propria voce e che lei ne può far parte. Un segreto che si porterà dietro nell'attesa che qualcuno, qualcuno come lei, che ami i libri, che guardi oltre la mera copertina oltre la facciata e l'apparenza e che veda e che legga una storia tutta da raccontare.
Sofia scoprirà, cercherà, si nutrirà di tutte le piccole briciole che Clasrice le lancia e sarà capace di dare voce a una storia che ha il sapore delle felicità e della gioia.
Questi sono i blog partecipanti alla rubrica, Tu leggi? Io scelgo!
anche a me manca il Salone... speriamo di rivederci presto! Questo libro mi era piaciuto
RispondiEliminaLo spero anche io
EliminaVero, con la Caboni si apre un libro e si parte per un viaggio sempre diverso e sempre ricco. Questo è piaciuto tanto anche a me. Anche io dovrei tornare a leggerla.
RispondiEliminaE' magica
Eliminasono felice che il libro che hai scelto ti sia piaciuto! credo che questo sia il più bello di questa autrice
RispondiEliminaA me sono piaciuti tutti ma non ti nego che questo con le sue reminiscenza storiche mi ha colpita di più
EliminaHo letto un libro della Caboni e vorrei recuperare anche tutti gli altri perchè mi era piaciuto
RispondiEliminaSono molto belli, finora tutti quelli letti mi sono piaciuti
EliminaLa prima esperienza con la Caboni, circa un anno fa non era stato dei più travolgenti, ma visto che la mia più positiva caratteristica è dare nuove opportunità, mi ero già ripromessa di leggere altro. Questo potrebbe essere quello giusto! Le cover, invece, sono SEMPRE una più bella dell’altra!
RispondiEliminaLe cover sno fantastiche mentre devo dirti che finora tutto ciò che ho letto della Caboni non mi ha mai delusa
EliminaAdoro questo genere di storie!
RispondiEliminaAnche a me tantissimo
EliminaUn'altra autrice che devo provare
RispondiEliminayes
EliminaChe malinconia il Salone :(
RispondiEliminaeh sì
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