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venerdì 18 settembre 2020

Trame e opinioni: Nel nome di Giuda di Giorgio Guzzi

 

Titolo: Nel nome di Giuda

Autore: Giorgio Guzzi

Casa editrice: IoScrittore

Pag.: 112

Costo: 15,00 cartaceo, 3,99 ebook






Un nome che è una condanna e un'assoluzione insieme, cinque lettere di fuoco: Giuda.  Una vita sbagliata, o forse la più giusta possibile, per lui abbandonato molto piccolo dalla madre, cresciuto con un nonno amorevole, eppure con un vuoto dentro profondo come una voragine, e incolmabile. Un vuoto in cui rimbomba quel nome assurdo, che suona quasi come uno scherzo crudele. Giuda, killer di professione, Giuda che piace alle donne ma che non sa affezionarsi a nessuna, fedele solo alla scia di sangue che si lascia dietro, un giorno dopo l'altro, un delitto dopo l'altro, con sinistra, metodica precisione. Giuda che si nutre di male e sembra non essere mai sazio, Giuda che sa tradire, perché omen nomen. Ma ci sono delitti che sono troppo anche per un uomo così.


Un romanzo breve che racconta la storia di un uomo a cui è stato dato il nome Giuda. Questo battesimo è stato deciso per noia. I due genitori ridevano quando non sapevano decidersi e così la madre, finito il travaglio, comunica all’infermiera che il bambino si chiamerà in quel modo. Ciò influenzerà per sempre la vita di Giuda, anche se sarà allevato dal nonno che lo circonda da amore profondo visto che la donna lo abbandona, ma il bambino, poi ragazzo e infine uomo si comporterà in modo orribile. Lui uccide, non per necessità o per qualsiasi altro motivo, uccide e basta. Il finale è lineare con quanto scritto, ma è sconvolgente e ritengo aperto. Lascia al lettore la possibilità di immaginare cosa si delineerà.

Devo dire che per fortuna il libro è poco meno di 90 pagine. Si fa molto presto a leggerlo. Da un lato è affascinante e, visto il comportamento, un approfondimento dei pensieri del protagonista che lo spingono ad essere così horror, l’avrei molto gradito. Domande tipo: cosa lo spinge a comportarsi così? Quando e perché scatta questa molla che lo spinge ad essere un assassino? E’ un protagonista che non mi ha suscitato compassione, anzi, ed il finale è veramente scioccante.


Iaia




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