La Seconda Moglie
Juls Way
TITOLO: La seconda
moglie
AUTORE: Juls Way
EDITORE: Words Edizioni
GENERE: Storico
vittoriano
FORMATO: Ebook (2,99 –
in offerta a 0,99 nel giorno d’uscita) Cartaceo (13,90)
PAGINE: 265
«Allora ditemi, lady Montegue, come immaginate la donna del nuovo secolo?»
«Sarà libera.»
Londra,
1899
All’alba del nuovo secolo, lady Lavinia Roseland, figlia del Conte di Carvanon, è costretta a un matrimonio combinato con lord Edward Montegue. Un’unione nata male in partenza: lei ha una reputazione macchiata, un carattere terribile e una lingua ben affilata; lui, vedovo e con una carriera politica da portare avanti, la vorrebbe tenera e devota. Tuttavia, Edward non è immune al fascino di Lavinia che, con le sue mise maschili, si fa ambasciatrice di idee nuove e rivoluzionarie. Ad avvicinarli sarà la strana e improvvisa sparizione del padre di lei. Marito e moglie si ritroveranno così nella romantica Cornovaglia, ospiti di una tenuta ricca di misteri, per scoprire vecchi e nuovi intrighi della famiglia Carvanon.
All’alba del nuovo secolo, lady Lavinia Roseland, figlia del Conte di Carvanon, è costretta a un matrimonio combinato con lord Edward Montegue. Un’unione nata male in partenza: lei ha una reputazione macchiata, un carattere terribile e una lingua ben affilata; lui, vedovo e con una carriera politica da portare avanti, la vorrebbe tenera e devota. Tuttavia, Edward non è immune al fascino di Lavinia che, con le sue mise maschili, si fa ambasciatrice di idee nuove e rivoluzionarie. Ad avvicinarli sarà la strana e improvvisa sparizione del padre di lei. Marito e moglie si ritroveranno così nella romantica Cornovaglia, ospiti di una tenuta ricca di misteri, per scoprire vecchi e nuovi intrighi della famiglia Carvanon.
L’AUTRICE
Juls
Way ha venticinque
anni e vive a Bologna, dove frequenta la Scuola di Archivistica.
Urbinate di nascita e di adozione, si è laureata in lettere moderne e in
storia dell’arte. Cresciuta a libri, Guccini e Platone, è un’inguaribile
romantica; ama il cinema, le serie tv (soprattutto i period drama),
il sarcasmo e andare in giro per mostre e musei. Il suo sogno è di vivere
a Parigi, in una mansarda arredata in stile anni Venti, con vista
sul Quartiere Latino. Inventa storie da quando ne ha memoria, ma La
seconda moglie è il suo primo romanzo.
ESTRATTI
1.
‹‹Ah, dimenticavo!›› disse una volta sulla porta,
mentre ormai sua moglie si stava sciogliendo il cappellino da viaggio. ‹‹La
prossima settimana terremo una cena, così potrete dare prova delle vostre doti da
padrona di casa.››
‹‹Fantastico, fremo all’idea›› borbottò sottovoce
Lavinia, alzando gli occhi al cielo.
‹‹Magari evitiamo il sarcasmo con gli ospiti.››
‹‹Dipende, se verrà anche mia madre farò davvero
fatica a trattenermi.››
2.
‹‹Vivere al di fuori delle regole della società
non l’ha resa più libera, infatti. In un mondo che identifica nell’etichetta
l’essenza di una persona, lei perde il diritto ad innamorarsi, ad essere
felice. Siamo disposti ad accettare tutto benché si rimanga nei propri confini,
tra i propri simili…›› mormorò flebilmente, appoggiando senza pensare la mano
sulla gamba di lui. Solo lord Montegue percepì in modo strano questa vicinanza?
Il tocco di Lavinia era delicato, quasi impalpabile, eppure, mentre continuava
a tradurre per lui quei versi in italiano, vivido sulla sua pelle nonostante il
tessuto. Mentre sul palco le vicende dei personaggi giungevano all’inevitabile
epilogo, anche Edward sentì all’improvviso delle emozioni forti e difficili da
controllare. Era come se avesse colto una sfumatura in quelle parole che le
ricordavano Lavinia stessa. Strinse la mano di lei, che avvampò violentemente.
La Traviata lo sconvolse in una maniera che non credeva possibile.
3.
‹‹Lavinia, credo che forse dovremmo smettere di
evitarci.›› Edward cercò di cominciare dal principio, scoprendosi a sua volta
molto nervoso. ‹‹Vi ho raggiunta qui a Brightworth Home perché, tra le altre
cose, pensavo di corteggiarvi, con il vostro permesso, s’intende.››
‹‹Noi, però, siamo sposati.››
‹‹Sì, lo so.›› Non era proprio la risposta che si
aspettava. ‹‹Dovete sempre essere così puntigliosa?››
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