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giovedì 9 aprile 2020

Trame e opinioni: L'isola delle farfalle di Corina Bomann

Titolo: L'isola delle farfalle
Autore: Corina Bomann
Casa editrice: Giunti 
Pag.: 512
Costo: 12,00 cartaceo, 6,99 ebook















È un triste risveglio per la giovane avvocatessa berlinese Diana Wagenbach. Solo la sera precedente infatti ha scoperto che suo marito l’ha di nuovo tradita e, come se non bastasse, una telefonata dall’Inghilterra la informa che la cara zia Emmely ha le ore contate e che vorrebbe vederla un'ultima volta. Non le resta che fare i bagagli e prendere il primo volo verso l’antica dimora di Tremayne House, dove i suoi avi hanno vissuto per generazioni. Diana non può sapere che cosa l’attende, non sa che in punto di morte zia Emmely le sta per consegnare un terribile segreto di famiglia, custodito gelosamente per anni. Come in un rebus, con pochi, enigmatici indizi a disposizione – una foto ingiallita che ritrae una bellissima donna di fronte a una casa tra le palme, una foglia incisa in caratteri misteriosi, una bustina di tè, una vecchia guida turistica –, a Diana è affidato il difficile compito di portare alla luce che cosa accadde tanti anni prima, nel lontano Oriente, a Ceylon, l’incantevole isola del tè e delle farfalle. Qualcosa che inciderà profondamente anche sul suo destino…Appassionante, pieno di emozioni, travolgente, "L’ isola delle farfalle" racconta la storia che ognuno di noi sogna un giorno di vivere.


E' un libro che mi ha affascinato. Credo di poter dire che è una doppia storia. Una riguarda il presente: la protagonista, Diana, riceve dalla zia Emmely, morente, l'incarico di ricostruire il passato dei suoi avi. L'altra è la storia vera e propria degli antenati di Diana.
Il romanzo ha come ambientazione Berlino, Londra e lo Sri Lanka.

Anche se in certi momenti il libro l'ho trovato lento, devo dire che man mano che si scopre un pezzo del puzzle che Diana vuole completare a tutti i costi, la trama diventa sempre più affascinante. La parte che riguarda il passato, siamo alla fine degli anni 80 del 1800, racconta molti momenti tristi e drammatici, mentre quella moderna, che si svolge nel 2008, è più veloce.
L'autrice scrive molto bene, e credo che la buona lettura sia dovuta anche al lavoro ben fatto di chi ha tradotto il romanzo, quindi si legge con scorrevolezza e le vicende che si svolgono nello Sri Lanka hanno un fascino dovuto anche alla descrizione dei posti dove si svolge la storia che mette in evidenza gli usi e costumi dei tamil che all'epoca vivevano in quella zona.
Nel romanzo c'è un po' di tutto: amore, tradimento, amicizia, thriller, il passato e l'oggi, tutto molto ben mescolato.
Lo consiglio


Iaia

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