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lunedì 18 novembre 2019

Trame e opinioni: Il sigillo degli Acquaviva di Ornella Albanese (recensione doppia)

Titolo: Il sigillo degli Acquaviva
Autore: Ornella Albanese
Casa editrice: Leone Editore
Pag.: 466
Costo: 13,90















Anno 1165, cattedrale di Otranto. Durante la cerimonia per il completamento del magnifico mosaico di Pantaleone da Casole, secondo la tradizione spetta all'operaio più giovane inserire l'ultima tessera, ma quel mosaicista è in realtà una donna: Sara dei Sassi, nascosta sotto abiti maschili per poter lavorare a quell'opera prodigiosa. Un saraceno dal passato oscuro, Yusuf Hanifa, uomo di scienza e temibile guerriero, aspetta che lei ponga l'ultima tessera e, finalmente, torni a essere donna per lui. Il destino, però, è in agguato e separa le loro strade. Yusuf viene caricato su una nave diretta a San Giovanni d'Acri, affinché torni nella sua terra, dove il padre è depositario di un incredibile segreto. Sara, invece, fa ritorno alla rocca della sua famiglia, in una valle ricca di feudi e dominata dal Gran Sasso. Qui, nel castello degli Acquaviva, ambizione e spregiudicatezza tessono trame ingannevoli e la verità è sempre difficile da rintracciare sotto le apparenze, ma l'arrivo di Yusuf Hanifa romperà tutti gli equilibri faticosamente raggiunti. Grazie al suo valore e alla sua acutezza, il moro giunto dal mare svelerà ogni cospirazione, ricomponendo un oscuro mosaico che mostrerà l'intera trama.


Sara dei Sassi e Yusuf Hanifa si conoscono in strane circostanze. Lei sta lavorando a un mosaico sul pavimento della Cattedrale di Otranto. Tutti la credono un maschio, ma lui uomo originario del deserto e dalle molte qualità, fa capire a Sara che conosce il suo segreto. Sono innamorati, ma c'è qualcuno che li segue e che tende loro un tranello. Sara si ritrova sola su una spiaggia e Yusuf è sparito. E' stato imbarcato su una nave diretta a San Giovanni d'Acri e Sara tornerà al feudo da dove era scappata per evitare un matrimonio imposto dai genitori.
I due protagonisti si ritroveranno proprio nelle terre originarie di Sara e qui ci sono vari colpi di scena che danno al romanzo una bella vivacità. Epilogo felice.

Un bel romanzo che si fa leggere con fluidità, che ti appassiona dalla prima all'ultima pagina. Tutti i personaggi sono ben descritti e ognuno di essi ha le peculiarità che li rendono affascinanti. La penna di Ornella Albanese, si può dire, che è una garanzia. Ho sempre trovato i suoi libri avvincenti e suggestivi e anche questo non ne è da meno. Avrei voluto sapere di più sulla sorella di Sara, Sibilia, e su Rainaldo, personaggio strano che appare un pazzo, ma è tutt'altro che folle.
Una storia che consiglio decisamente.


Iaia


Quando Iaia mi ha detto se volevo pubblicare la sua opinione sul romanzo, Il sigillo degli Acquaviva, di Ornella Albanese, ho colto la palla al balzo perché nella mia immensa libreria soggiornava da ben due anni e cioè dal giorno in cui ho acquistato, a Tempo di Libri 2017 proprio quel romanzo, tra l'altro firmato dall'autrice in persona.


"Come si può amare un uomo solitario che non rivela niente di sé. Che aspetta con la pazienza di un vecchio e la passione di un giovane che il mosaico sia finito per potermi avere. Un uomo che ti brucia il cuore con la forza del suo sguardo. Che legge nella mente di una donna come se anche i pensieri più segreti fossero facili da decifrare. Un uomo che c'è anche quando è lontano. Che parla al tuo cuore anche senza parlare. Che va al di là delle apparenze.Che porta con sé mondi di conoscenza e profumi di terre ignote. Io non ho mai conosciuto un uomo come lui e lo amo con il mio corpo, con la mia anima e con la mia mente. Lo amo con la pulsione del mio sangue e il battito del mio cuore. In ogni ora del giorno e in ogni minuto della notte. Con dolcezza che stordisce e con passione che devasta. Anche se è morto."

Sara dei Sassi è una giovane donna che fugge dalla sua terra natia per seguire un sogno di libertà, senza costrizioni e senza dover sottostare alle decisioni altrui. Giunge a Otranto, dove travestita da maschio riesce a farsi assumere come mosaicista per la cattedrale del paese. Ma il suo travestimento non sfugge a un uomo che la osserva da lontano, che la brama, in attesa che quel lavoro finisca il prima possibile per poi renderla donna a tutti gli effetti.
Yusuf Hanifa è un uomo di origini straniere, è un saraceno con una cultura infinita, definito il "medico guerriero", è taciturno, un grande osservatore e ha posato gli occhi su quella giovane donna, ha un passato celato, nascosto, poco incline alla conversazione, tantoché con il suo incedere, la sua scimitarra e il suo cavallo incute timore e paura.
Ma quando finalmente il momento decisivo è arriva ecco che qualcosa in questo amore che sta sbocciando va storto, e Yusuf costretto con la forza si ritrova su una nave che lo sta portando a casa, mentre Sara, frastornata per l'accaduto decide anche lei di tornare nelle sue terre dai suoi genitori.
Il sigillo degli Acquaviva è un romanzo corposo costruito su due storie che inesorabilmente dovranno incrociarsi, quella di Yusuf Hanifa e quella di Sara dei Sassi, è un libro che intreccia storia, cultura e romanticismo. Le vicende impervie che i protagonisti sono costretti a subire, la voglia di riscatto per il riconoscimento del loro amore e del loro status, sono alla base di tutto il romanzo che si costruisce pagina dopo pagina proprio su colpi di scena, vicende rocambolesche in nome di un amore sia per le proprie terre che per la propria donna o uomo.
Le descrizioni dei paesaggi, del mosaico, il viaggio intrapreso sia da parte di uno che dell'altra hanno reso la lettura avventurosa e avvincente, lo stile dell'autrice come sempre resta coerente con le ricerche storiche, che devono creare un'unione unica una scrittura fluida capace di catturarti lasciandoti con il fiato sospeso fino alla fine.
Un bel libro che ancora una volta mi ha fatto assaporare le bellezze che la mia terra (la Puglia) dona agli autori, che spesso e volentieri traggono spunto per le loro opere.




Floriana

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