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sabato 16 dicembre 2017

Rubrica natalizia

Buongiorno cari lettori, eccoci finalmente al periodo dell'anno che la maggior parte di noi attende... Il Natale ha un suo fascino, decori, profumi, musiche ci alllietano le giornate, e anche quest'anno il blog ha deciso grazie all'aiuto delle mie collaboratrici e a case editrici che ci hanno concesso di leggere i loro romanzi di dedicare il suo spazio a quelle storie che hanno come tema il Natale, secondo le sfaccettature che ogni autore inserisce nelle proprie trame. Romanzi soprattutto d'amore, perché il fascino del Natale ha quel sapore che rende ogni storia, affascinante, misteriosa e soprattutto bella. Stare seduti sul divano, un fuoco che scoppietta, un plaid a scaldarci, una tazza di cioccolata calda e un buon libro e magari come sottofondo un bel motivo sono nell'immaginario di noi "librofili" la migliore delle sensazioni che potremmo provare.
Ma ora veniamo a noi e alla rubrica che avrà cadenza settimanale, e pubblicherò due volte, il sabato e la domenica, non dimentichiamo anche la rubrica di Dolci, che dedica il suo spazio ai romanzi Male to Male, e quest'anno poiché ci sono romanzi inerenti, abbiamo deciso di inserirli, e saranno ogni quindici giorni come sempre. Le recensioni come detto prima avranno lo scopo intanto di diffondere uscite nuove e vecchie storie, ma lo scopo principale e coccolarvi come lettori.
Oggi tocca a me, con il romanzo Natale a Parigi

Titolo: Natale a Parigi
Autore: Mandy Baggot
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 335
Costo: 4,99 ebook, 10,00 cartaceo















Trama
Ava e la sua migliore amica Debs sono appena arrivate a Parigi. È tutto perfetto e la neve che comincia a cadere è uno spettacolo meraviglioso. La Tour Eiffel brilla di una luce magica, ma tutto quello a cui Ava riesce a pensare è Leo, il suo ex, che l’ha tradita, spezzandole il cuore. Debs, determinata a restituire il sorriso all’amica, la trascina a fare shopping tra i mercatini di Natale, a passeggiare sul Lungosenna, a mangiare pain au chocolat. Piano piano, Ava comincia davvero a convincersi che non può sprecare la vita pensando agli uomini, fin quando la sua strada incrocia quella di Julien, un misterioso e affascinante fotografo, con un irresistibile accento francese e occhi così profondi che sembrano leggere dentro di lei. Ava non può ignorare le reazioni che si scatenano tra loro, ma non riesce a fidarsi e a lasciarsi andare. Tutto si complica quando per Ava arriva il momento di rientrare in Inghilterra… 

e mezzo

Il mio commento

Forse non molti sanno che non amo i libri sul Natale, non so spiegarmi il motivo, magari perché troppo sdolcinati? O troppo scontati? Non saprei.
Ecco perché ancora adesso, mentre scrivo questa recensione mi domando cosa mi sia piaciuto di questo romanzo, in parte scontato, in parte no.
Fondamentalmente credo sia lo stato d'animo che aiuta e se oggi sono qui a consigliarvi questo libro, vi garantisco che merita la lettura.
La magia del Natale porta come sempre quelle sensazioni tali che gioisci per ogni minima cosa, la neve, il freddo, il restare accocolati sotto le coperte, un buon libro, ma soprattutto avere accanto la persona amata fanno di questo momento un cliché per molti.
Natale a Parigi potrebbe sembrare già dal titolo il classico romanzo d'amore, ed è vero lo è, ma ha in sé quella magia che difficilmente ho trovato in altri libri.
Ava e Debs, due amiche, dove il valore dell'amicizia è quel particolare sentimento che ti porta a proteggere chi ami ad ogni costo, con le paure di poter far soffrire, ma che va fatto. 
Sin dalle prime pagine, leggendo di questa giovane donna, frustrata dal tradimento del suo ex, dalle insistenze di una madre oppressiva, che sceglie di dare un taglio netto alla sua folta capigliatura come a voler sperare di riuscire a cancellare tutto, l'ho trovata splendidamente coraggiosa. Ma Ava ha un grande problema, la fiducia, per lei è importante, tutto si basa su questo.
Attraverso il doppio punto di vista, che io amo, poi conosciamo Julien. Mi ha colpito da subito, questo personaggio, combattutto, tormantato, in conflitto con se stesso. Un ragazzo che porta un pesante fardello, un senso di colpa che non gli permette di continuare a fare ciò che più gli piace, ciò che più lo coinvolge, il fotografo.


Una voglia di ridere, una risata incontrollata.
Un raggio di sole invernale gli colpì le guance e d'un tratto fu come se lo avessero risvegliato.
Era lì. Era vivo.
Allungò le braccia con le mani rivolte al cielo, e lasciò che i fiocchi gli cadessero sulla pelle mentre ribaltava la testa all'indietro.
Bellezza. Resilienza. Vita.
Erano ancora lì. Le cose semplici.
I piccoli piaceri. Eccoli, i suoi soggetti.

L'incontro tra Julien ed Ava non è dei migliori, ma quello scontro, quel guardarsi in modo "cagnesco", è come un'anticipazione dell'attrazione che entrambi provano.

"Secondo me, la maggior parte dell'arte è fabbircta a tavolino. E con le fotografie è perfino più semplice, perché il fotografo non deve metterci del suo".
Respirò.
"Penso che siano ingannevoli e manipolatorie. Magari tu non ritoccherai le immagini con Photoshop, ma immortalando veterani di guerra, lucchetti degli innamorati, o bambini malati e cuccioli... E' sempre solo un tentativo per suscitare una reazione".

Ava un passato da modella che ha sempre rifiutato, l'idea di essere immortalata, lei che non si sente bella, lei che non è perfetta ma solo una persona normale...
In questo romanzo dove lo sfondo principale è una Parigi tinta di bianco, con spettacolari scenografie degnamente descritte, una coppia, due giovani, scoprono attraverso una simbolica amicizia, cosa sia la fiducia, cosa voglia dire amare e donarsi, aprire il proprio cuore.

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