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giovedì 9 novembre 2017

Trame e opinioni: Vorrei essere mio fratello di Markus Zusak

Titolo: Vorrei essere mio fratello
Autore:Markus Zusak
Casa editrice: Frassinelli
Pag.: 165
Costo: 14,90
















Trama


Il commento di Manuela

Secondo appuntamento con i fratelli Wolfe. I due ragazzi sono cresciuti, in famiglia la vita scorre lenta e tranquilla anche se sono presenti delle difficoltà economiche dovute al fatto che il padre ha perso il lavoro in seguito a un incidente sul lavoro. Per cercare di aiutare in famiglia, i due fratelli entrano nel giro degli incontri clandestini di boxe.
La storia presente in questo romanzo racconta la normalità della vita dei due fratelli, a volte al limite della sociopatia. Sono ragazzi che vivono le loro giornate cercando di superare la noia. Anche se spesso combinano guai, in fondo sono bravi ragazzi, tengono alla famiglia, tanto da malmenare chi offende la sorella, e cercano di aiutare i vicini con piccoli lavori. Ruben a volte è sbruffone, ma mai maleducato. Cameron è più sensibile, capisce quanto sia forte la delusione del padre e avverte quanto l’impotenza dopo aver perso il lavoro stia logorando il morale del padre.
Tutto il romanzo pone l’accento sul legame tra i due fratelli, che si difendono a vicenda, entrambi si prendono cura l’uno dell’altro, a modo loro. Il racconto è narrato in prima persona dalla voce di Cameron. Cam guarda ammirato il fratello, vorrebbe essere lui, anche se è uno sbruffone, un gradasso. Eppure Cam si accorge che sotto sotto è buono di cuore e sensibile. Cameron ammira il fratello perché

“… è un bravo fratello.”

Cam e Rube vorrebbero poter risolvere i problemi economici della famiglia e quindi accettano di combattere, anche se in fondo sono spaventati. Cam sente la paura, vive un senso di sconfitta. Presenta i propri sentimenti in modo vivido, palpabile...

Adesso ci siamo soltanto io, la mia paura, 
e i passi serrati che mi portano al centro del ring.

Bellissimi sono i discorsi nel buio della loro camera, giunti a fine giornata i due fratelli si scambiano opinioni, mettono a nudo i loro dubbi, le loro speranze e anche le loro opinioni più profonde, vere, sentite. Cameron vede sempre il fratello come qualcuno da ammirare, qualcuno a cui puntare e non pone invece l’accento su se stesso, fino a quando devono “scontrarsi” sul ring. Le settimane prima dell’ultimo incontro è la svolta per entrambi e in qualche modo per tutta la famiglia. Cameron prende consapevolezza di sé, del suo valore e del legame forte e profondo con il fratello.

Paura, verità e futuro mi stanno divorando. 
Mi entrano nel sangue, e mi rendo conto di essere un Wolfe. 
Cameron Wolfe.

Zusak racconta la storia con passione, in modo scorrevole. Presenti come sempre molti simbolismi...

…quando passo davanti alle casette della nostra via, mi chiedo che storie racchiudano. 
Me lo chiedo con insistenza, perché le case hanno le pareti e il tetto per un motivo. 
L’unico dubbio riguarda le finestre. […] 
Forse è questo il contenuto delle mie pagine piene di parole. 
La necessità di portare il mondo alla finestra.

Stavolta il romanzo l’ho apprezzato più del precedente, forse perché sapevo cosa aspettarmi in linea generale. Zusak è veramente un bravo autore, difficile a volte da apprezzare, ma sicuramente un autore di spessore.


#1 A 15 anni sei troppo vecchio - recensione
#2 Vorrei essere mio fratello - 
#3 Il cielo è fatto di lei e di me - in uscita il 21 novembre




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