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lunedì 20 novembre 2017

Review tour: Arte, amore e altri guai di Alessandra Redaelli


Buongiorono e buon inzio settimana. Sul blog cominciamo con un bel Review Tour. Il libro protagonista di oggi è Arte, amore e altri guai, dell'autrice Alessandra Redaelli, pubblicato da Newton Compton. La recensione è stata scritta dalla nostra Manuela!!!


Titolo: Arte, amore e altri guai
Autore: Alessandra Redaelli
Casa editrice: Newton Compton
Pag.: 297
Costo: 0,99 ebook
















Trama
Martina ha 42 anni, un marito bello e affascinante e due figli gemelli e adolescenti, Ananda e Nirvana. Hippy in gioventù, più tranquilla da mamma, si barcamena fra paste al pesto dell’ultimo secondo, articoli per un magazine, interviste a pittoreschi personaggi del mondo dell’arte, una rubrica per cuori spezzati, vernissage e la routine familiare. Fino a quando Martina inizia a sospettare che il marito abbia una doppia vita…
Fra equivoci, ospiti inattesi e insperati colpi di fortuna, Martina sconvolgerà completamente la sua vita. Accanto a lei, le preziose amiche e una giostra di personaggi originali che daranno colore anche alle giornate più difficili.


Il commento di Manuela

Prima di tutto permettetemi di ringraziare l’autrice Alessandra Redaelli per avermi “onorata” alla lettura del suo libro. Sicuramente per un autore il “giudizio-commento” sul proprio lavoro è cercato, amato e anche temuto.
Quando ho letto la sinossi ero rimasta incuriosita dal fatto che la protagonista fosse una donna di 42 anni (quasi una mia coetanea, benché io sia un filino più grande) e questo mi aveva attratto, di solito le protagoniste sono ragazze con meno di 30 anni. Ho letto il romanzo con curiosità e sono rimasta da subito stupita, perché non mi aspettavo questo tipo di scrittura, questo stile così divertente, frizzante e allegro. L’autrice infatti parla di temi importanti come la scoperta di un tradimento da parte del marito, la quotidianità di un rapporto coniugale che si “trascina” e la separazione in chiave ironica, quasi a voler sdrammatizzare la difficoltà che si vive… e quante donne di quell’età sono come lei? Personalmente in alcuni brani mi ci sono ritrovata in pieno.
Martina è una donna che lavora presso un giornale di arte, le affidano sempre articoli su artisti quanto meno stravaganti, ma questo la introduce in un mondo glamour, fatto di artisti più o meno quotati, interviste, gossip. È sposata con Cesare da vent’anni con il quale ha due figli (gemelli) adolescenti, con tutti i problemi che due adolescenti danno… e anche qui ne so qualcosa… Apparentemente la sua vita è serena felice e soddisfacente, ma all’interno delle mura domestiche ci sono giornate fatte di silenzi, di discorsi non affrontati, di difficoltà di gestione e organizzazione dei tempi e soprattutto di cene da preparare. In questo quadro arrivano tanti piccoli avvenimenti che scuotono le basi… Martina sospetta una relazione del marito con la propria stagista, poi scoprirà che Cesare è invece legato ad un altro tipo di donna. La figlia Ananda (non ho scritto male, il nome della figlia è con la n) vuole fare la modella, ma ha il coraggio di dire no quando le chiedono di dimagrire perché non le si allacciano dei jeans. Il figlio Nirvana diventa anche lui un modello, ma è anche un dongiovanni che cambia fidanzata come fosse una camicia, soprattutto dopo che il padre lascia la casa. In questo momento critico viene chiesto alla famiglia Corradi di accogliere in casa uno studente straniero Enhard, per almeno tre mesi. Viene scelta la sua famiglia perché i figli a scuola sono ragazzi sereni e questo fa presupporre che la famiglia sia equilibrata, pronta ad accogliere e aiutare questo ragazzo tedesco che in famiglia vive una situazione di disagio. Sarà proprio la presenza di Enhard che scalda la vita a Martina. Il ragazzo tedesco diventa una specie di terzo figlio. Inoltre in tutto questo c’è il contorno fatto di amici e parenti che sono una costellazione di altri piccoli terremoti, come quando il padre chiede il divorzio alla madre per sposare la badante. E non è finita…
Martina mi è stata da subito simpatica, forse perché racconta di una vita familiare fatta ormai di consuetudini.

Stiamo insieme da vent’anni, 
ormai riusciamo a percepire chiaramente il pensiero dell’altro.

Eppure questa capacità di leggersi nel pensiero non l’aiuta ad aprirsi veramente con il marito, il sospetto si insinua nella loro vita, fin quando il silenzio rivela anche di più di quello che c’è sotto...

…significa che lo strappo si è fatto ancora più ampio e profondo. 
Che forse non si ricucirà mai più.

E benché ormai lei non si senta più felice, cerca di andare avanti, cerca comunque di mettersi in gioco nel lavoro, con questo suo grande progetto di scrivere un libro. Continua ad essere una mamma amorevole e presente, una mamma che fa di tutto perché i propri figli non pensino male del loro padre. Una mamma che mette i figli e il loro bene come una priorità, senza però trascurarsi, perché comunque ha deciso di volersi bene.

Forse funziona così. 
Forse a un certo punto tocca a loro essere felici e noi dobbiamo solo cercare di restare vivi, sani e autonomi il più a lungo possibile.

Lo stile dell’autrice è molto piacevole, la scrittura corre veloce e ti ritrovi alla fine del romanzo in un batter d’occhio. Ti cattura con l’ironia e spesso ti trovi a ridere da sola. Il linguaggio è attuale, semplice ma al tempo stesso con riferimenti al linguaggio specifico del giornalismo, capita raramente ma ho dovuto andare a cercare un paio di parole e questo per me è un punto positivo perché vuol dire che il libro non è piatto, ma mi ha lasciato qualcosa in più.
Il racconto è scritto in prima persona da Martina e questo ci fa apprezzare tutti i lati del carattere e della personalità di Martina stessa, è una donna complessa, come tutte noi. Presa da mille dubbi, da perplessità e da tante preoccupazioni della vita quotidiana… e con tante aspettative.
Tutta la storia è ambientata a Milano, una Milano descritta benissimo. Sembra di viverci, compresa la descrizione dei mezzi pubblici… una delle descrizioni più divertenti perché così reale e puntuale (soprattutto per chi conosce le linee che l’autrice descrive).
Libro assolutamente consigliato, ho apprezzato l’ironia e la capacità di descrivere un periodo così difficile per una donna con delicatezza, Martina trova il lato allegro e divertente anche nei momenti in cui ha solo voglia di piangere. Solo una cosa… sono sicura che sia autoconclusivo, ma sinceramente spero in un seguito perché la fine mi ha lasciata con un interrogativo, che del resto è giusto… capiamoci la fine del romanzo è azzeccatissima, ma…

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