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giovedì 24 agosto 2017

Recensione: Schegge di ricordi di Monica Lombardi

Titolo: Schegge di ricordi
Autore: Monica Lombardi
Casa editrice: Amazon Publishing
Pag.: 350
Costo: 0,00 kindle unlimated, 4,99 ebook, 9,99 cartaceo

















Trama
Due donne, due amiche, Giulia e Livia, rapite una sera di novembre. Quando tornano alla loro vita, niente è più come prima. Livia, quella che è stata più a contatto con il mostro, di notte sogna la sua prigionia e di giorno non riesce a scrollarsi di dosso la sensazione che lui tornerà. E infatti il mostro si avvicina, più folle e spietato che mai. Con un solo obiettivo: insinuarsi per sempre nella mente di Livia.
Il commissario Claudio Sereni, a sua volta vittima di un insolito incidente di cui non ha memoria, dovrà riprendere le fila del caso del rapimento delle due amiche rimasto irrisolto. Attorno a lui orbitano il collega Emilio Arco e la sensitiva Ilaria Benni. Dovrà muoversi con decisione per stanare il mostro e allo stesso tempo con delicatezza per non spezzare la fragile corazza che Livia ha costruito intorno a sé, ai suoi ricordi e ai suoi sentimenti.


Il mio commento 

Un suspense che studia la psiche umana, che entra nella mente per scandagliare, analizzare le falle di un uomo che ha un solo progetto nella testa, non mollare la sua preda.
Schegge di ricordi ci riporta a un percorso che vede Livia, ancora chiusa nel suo bozzolo, con paure e timori che lui, il mostro, colui che si è insinuato nella sua mente e nel suo corpo, ritorni, e come non capirla?
Intorno a lei però ci sono i suoi fedeli amici, CJ e Fabio che la sostengono e soprattutto la sorvegliano, purtroppo invece con Giulia il rapporto si è incrinato, non è facile, riuscire a capire cosa succeda nella mente di Livia.
Mario Gerli, ecco il nome dell'uomo che ha creato tutto questo, il mostro, è tornato, più malvagio di prima, unico suo desiderio, piegare alla sua volontà l'unica donna che lo coinvolge.
Anche questo romanzo non si discosta dal precedente, c'è una sorta di ansia, di attesa che pervade tutto il libro, ma c'è una cosa in più qui, il riscatto, la forza di voler reagire, un'aspettativa che in ogni personaggio viene accentuata dal sentirsi coinvolto in prima persona, anche se il bersaglio è Livia, nessuno è escluso.

"Ho paura di me, dei miei ricordi, di quello che non riesco a dimenticare.
Ho paura che mi scattino in testa da un momento all'altro e che tu possa ritrovarti tra le braccia una donna in preda a un attacco di panico."
Ho paura di rifiutarti quando ti ho cercato io.
Quando sono io ad avere bisogno di te, e non il contrario.

Qualcosa cambia quando nella vita di Livia si insinua il commissario Claudio Sereni, di lui ne sentiamo parlare all'inizio del precedente romanzo, tornato in servizio, decide di riprendere in mano la situazione. Sa di dover stare attento perché Gerli non solo è pazzo, ma anche furbo, il vero problema è riconoscerlo.
La vicinanza con Livia però smussa anche i modi del commissario che pian piano si avvicina sempre più alla donna.
Con un finale adrenalinico, con colpi di scena, ancora una volta Monica si insinua nella mente delle persone, le studia, creando sfaccettature davvero interessanti. Un bel romanzo che ti tiene sul filo del rasoio, pagina dopo pagina, costruisci intorno a te una tela che vorresti modificare ma che ti rendi conto che il gioco è davvero importante.

#1 Schegge di verità - recensione

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