Pagine

mercoledì 26 ottobre 2016

Rubriche: L'angolo di Dolci

Titolo: Sono solo un ricordo
Autore: C.K. Harp
Casa editrice: self
Pag.: /
Costo: 4,99 ebook














Trama
La vita non è stata facile, per Tyrone Vidal. L’infanzia e l'adolescenza con un padre autoritario e violento lo hanno provato e reso insicuro, ostacolando le sue naturali inclinazioni. Solo il matrimonio con Sandy e la nascita della loro bambina Janet sembra restituirgli un po' di serenità, almeno finché non si imbatte in Richard Ford. Il giornalista freelance rivoluziona tutta la sua vita, lo riporta alla sua vera essenza e lo sprona a credere in se stesso e in ciò che è realmente. L'attrazione che Tyrone prova per lui impiega un battito di ciglia a diventare amore e neanche il richiamo del suo matrimonio sembra essere sufficiente a minare il forte sentimento che lo lega a Ford.
Ma la mente gioca brutti scherzi, e se per tutti questa è una mera constatazione, per lui diventa un futuro scritto quando arriva la notizia di una malattia che, in maniera lenta e subdola, sta iniziando a minare il suo corpo e i suoi ricordi. Eppure la realtà, come spesso accade, supera qualsiasi prospettiva e se il passato comincia a diventare sfocato, un grande amore può diventare l’unico faro da tener presente per navigare a vista. E respirare davvero come non si è mai fatto.






Quanto era difficile abituarsi al non essere?
Quanto sarebbe stato più semplice
abbandonare e abbandonarsi?

Di questa autrice avevo già letto altri libri di genere diverso e mi erano piaciuti tutti, per cui ero più che interessata a vedere come se la sarebbe cavata con il genere Male to Male. Non mi ha delusa.
Tyron e Richard sono entrambi sposati e vivono una vita “normale” con moglie e figli. Il loro imprevisto e fortuito incontro li metterà di fronte a un sentimento a cui non potranno tirarsi indietro.

Quel pomeriggio aveva sentito qualcosa, nel suo petto, cedere. Era come se un sasso fosse stato gettato con forza contro una lastra di vetro, incrinandola irrimediabilmente.

Ma lo spettro di una terribile malattia che colpisce Tyrone cerca di distruggere tutto ciò che hanno faticosamente creato.

A volte mi chiedo perché sia capitato proprio a me, poi mi sorprendo a pensare che preferisco sia un problema mio piuttosto che tuo o di Sandy. Io sono forte, io posso andare avanti. Voi? Non lo so, ma forse sono io che non avrei resistito a vedervi avvizzire come invece sto facendo in questo momento.

La questione del tradimento, all'inizio, mi ha fatto storcere il naso perché non mi piace leggerne. Se anche voi non apprezzate questo genere di cose nei libri, stringete i denti e andate avanti con il racconto, perché vi innamorerete dei protagonisti e vi troverete immersi nella descrizione di un amore vero e profondo.

E forse Richard non era un semplice uomo, ma il suo uomo. Quello giusto, quello in grado di farlo sentire bene anche nei momenti più critici. Anche nei ricordi più traumatici.

==========

Mi odierai, ma io continuerò ad amarti e comincio da adesso a preservare il tuo spirito nel mio, in modo di non lasciarti mai per davvero.

L'autrice, con le sue parole, mi ha fatto vivere e provare tutti i dubbi e le paure di Tyron. Perché mentre leggevo i pensieri di lui, specialmente nelle lettere che scrive a Richard, provavo le stesse sensazioni che tormentavano il protagonista.

Cosa stava facendo? Lui non era uno che accettava le avances, cazzo, men che meno da una checca! Eppure… Eppure il pensiero di dover rinunciare alla presenza di quel perfetto sconosciuto lo gettava nel panico. Eppure voleva rimanere lì a parlare con lui, a conoscere la sua vita, i suoi pensieri, il suo lavoro, il suo rapporto con gli altri. Voleva specchiarsi nei suoi occhi e vedere il proprio riflesso attraverso il suo sguardo. Cristo: lo voleva! E sul fatto che non fosse dell’altra sponda… Forse stava mentendo a se stesso da una vita. Non sarebbe stata una novità, d’altronde.

Tutto quello che Tyrone provava, dolore e paura, si sono impressi sulla mia pelle. Non si può rimanere indifferenti a questa storia bella ma terribilmente dolorosa.

 I ricordi, se non vivono in noi,
rischiano di andare perduti.

Il personaggio che proprio ho odiato profondamente è Janet, la figlia di Tyrone. Proprio come Richard posso capire la sua reazione iniziale, ma io non riesco a giustificarla o perdonarla. Il suo gesto, dettato sicuramente dalla rabbia, è stato troppo crudele e ha generato più dolore dove già ce n'era tanto.
Una storia che merita sicuramente di essere letta e uno dei libri più belli letti quest'anno.





4 commenti:

  1. E sulle ultime righe il colpo è stato forte. Grazie, davvero! Non sai quanto sia orgogliosa di queste parole! C.K., il mio lato oscuro, ringrazia sentitamente! ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come ti ho detto il tuo miglior libro! Aspetto il thriller!

      Elimina
  2. Bello bello bello. Mi è piaciuto molto, è estremamente intenso e vero

    RispondiElimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina