Autore: Amabile Giusti
Casa editrice: Mondadori
Pag.: 209
Costo: 15,00
Trama
Visto dal di fuori, Guido Masetti
sembra il fidanzato ideale. Insegnante di lettere in un liceo di Napoli, amato
dai suoi studenti, sensibile e idealista, sempre cordiale con quelli che
incontra a partire dal proprietario del chioschetto dove, ogni giorno, compra
fiori freschi per la fidanzata... È così che lo vede Giada, che però è separata
da lui da un muro: una parete vera e propria, quella che divide la cucina di
lei dal salotto di lui. Lei ha trentasei anni, fa la scrittrice di favole per
bambine che sognano di diventare principesse ed è delusa dall'amore. Sogna un
uomo romantico e divertente con uno sciame di grilli per la testa. Proprio come
quel vicino di casa tanto sorridente e... così dolce con la sua fidanzata. Già:
la fidanzata, ecco il problema. Le cose, però, a volte cambiano quando meno ce
lo aspettiamo. Guido viene lasciato e cade in depressione. Ma proprio quando
Giada sta per fare un passo verso di lui, qualcuno la precede. È Silvia,
giovane e bellissima come un angelo. Suona alla porta di Guido e a entrambi
basta uno sguardo per capire di avere molte cose in comune, cominciando dagli
impressionisti francesi per arrivare alla passione per il Milan. Silvia è
semplicemente... perfetta! Ma sarà proprio vero? E come mai Silvia sembra non
volere farsi vedere da nessuno degli amici di Guido? È possibile che non sia
come appare?
Doppia recensione
Il commento di Patrizia
La storia è simpatica, ma manca
di “quel non so che”, del bel viaggio ad
occhi aperti. Non ci sono emozioni forti (o almeno io non le ho provate),
credo che non sia il suo libro migliore.
Una commedia
verace, che fa sorridere per i suoi personaggi bizzarri, che intreccia ad una trama leggera tante verità della nostra quotidianità. E’ una lettura comunque divertente, fatta di situazioni surreali,
con uno spaccato di vita che potrebbe essere quello di ognuno di noi. I
personaggi sono protagonisti normali con
una vita reale.
La scrittura è accurata, una
commedia agrodolce in cui si ride e si
piange anche un po', proprio come nella vita vera. Un
romanzo ricco di sentimenti dove i protagonisti sono semplicemente due persone che cercano disperatamente
l'amore, con il coraggio di essere se stessi nell'imperfezione.
Una storia d’amore apparentemente
idilliaca quella tra Guido e Giada, peccato che i due si smarriscono nel loro
cammino verso la ricerca della perfezione, dell’amore preciso, schematico, come
tutti si aspettano che sia.
Guido, direi il narratore, è
perso nel suo mondo fatto di sogni e utopie, non è bello, non è giovane, non è affascinante, a prima
vista sembra così banale, comune, noioso,
vecchio.
Una volta il crepuscolo mi rendeva malinconico.
Appena il
giorno invecchiava, nel passaggio dalla luce al buio, una specie di spleen mi
atterrava l’umore. Da ragazzo mi chiudevo in camera mia e mi sparavo la musica
nelle orecchie fino a quando giungeva la notte. A quel punto tutto passava, mi
perdevo nella poesia delle stelle e della luna, e attendevo lo strazio del
successivo tramonto.
Non so perché, è sempre stato così
Giada lo segue in una strada parallela, è esattamente uguale a lui ma in versione femminile.
Tutto sembra essere perfetto,
quando invece questo tutto è in costante bilico, attaccato a un filo fatto di
insicurezze e limiti personali. Delusione, solitudine, tristezza si insinuano nella
lettura, attraverso personaggi che dimostrano ogni propria debolezza, in un crescendo
di insoddisfazioni.
Un viaggio che attraverso la
vita, la quotidianità fortifica e non
distrugge, insegna e non impone, insieme a una coppia che diventa vincente nel
ritrovarsi, cercarsi e volersi ad ogni costo a discapito dei propri sogni.
Mi bacia e smetto di avere paura. Non lo giudico, come lui non
giudica me.
Abbiamo sbagliato entrambi, io più di lui: non posso permettermi
che il perdono.
Il commento di Dolci
Ogni
esperienza, anche la più triste,
insegna
qualcosa.
Non rimpiango
nulla, io sono così.
Ormai è assodato che, per me, Amabile Giusti sia un'autrice che
non sbaglia un colpo.
Questa storia, godibilissima, ha due personaggi davvero originali
e diversi dai soliti cliché letterari. Lui non è il solito bello e impossibile
e lei non è la solita superfiga che ignora di esserlo.
Non abbiamo gli
stessi gusti, non siamo l’uno la copia dell’altra, ma questa differenza non
crea conflitto, bensì fusione. Siamo ingredienti diversi che danno vita a una
buona pietanza.
Guido e Giada vivono entrambi in un condominio di Napoli. Lui,
insegnante quarantenne di letteratura in un liceo della città, è un sognatore
sempre pronto a gesti romantici per la sua compagna Anna. Lei scrive favole per
bambine, veste in modo stravagante fregandosene dell'opinione altri e delle
mode del momento, e ama Guido da anni.
Quando l'uomo rompe con la fidanzata storica, Giada vede aprirsi
una possibilità per lei, ma ecco apparire dal nulla Silvia, la donna
perfetta...
Come
al solito ho adorato il modo di raccontare dell'autrice, anche se devo
ammettere che questo non è uno dei suoi
libri migliori. L'ho trovato, ugualmente, divertente e leggero e alcune scene
descritte mi hanno fatto sorridere di gusto. Mi è piaciuta tanto l'idea di “far
parlare” i vari soggetti del racconto e conoscere il loro punto di vista.
I
due protagonisti sono bizzarri e buffi, pieni di quei difetti che riscontriamo
in ognuno di noi, che li ha resi molto realistici. Gli altri personaggi che
accompagnano i nostri due “eroi” sono ben delineati e a loro volta strampalati.
Soprattutto mi hanno conquistato i genitori milanesi di Guido e ho riso più
volte per le loro dinamiche familiari.
L'ambientazione
napoletana, secondo me, è la perfetta cornice di questa storia.
In
conclusione, anche se non è il mio romanzo preferito di Amabile, penso che sia
un peccato non leggerlo!
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