Pagine

giovedì 25 febbraio 2016

Trame e opinioni: Big Apple di Marion Seals

Titolo: Big Apple
Autore: Marion Seals
Casa editrice: self
Pag.: 433
Costo: 11,96 cartaceo, 2,99 ebook














Trama
Dora e Lex. Assistente personale e grande capo. Giovane e ambiziosa, lei, miliardario e casanova, lui. Sì, avete ragione, gli stereotipi ci sono tutti, e… no, non è un romance come quelli che avete letto finora. 
“Mi chiamo Dora Monroe, ho venticinque anni e vivo a New York. Che culo, direte voi. 

Vivo nella parte brutta di New York: il Bronx.” 
Fedora Monroe, per gli amici Dora, originaria del Connecticut, lavora in una famosa casa editrice della Grande Mela, come assistente personale del proprietario, in attesa della grande occasione. 
“Speravo di farmi notare abbastanza in fretta, ma dopo ben 743 giorni – sì, avete letto bene, SETTE-CENTO-QUARANTA-TRE, li ho contati – ancora nessuno si è inginocchiato ai miei piedi per supplicarmi di correggere le bozze di chicchessia. Chi dovrebbe promuovermi? Il mio capo, ovviamente. Chi è il mio capo?”
Alexander Maximilian Stenton III, rampollo di una delle famiglie più ricche e in vista degli Stati Uniti, tanto bello e intelligente, quanto presuntuoso e dispotico. 
“Il mio nome è Alexander Maximilian Stenton III, ma gli amici mi chiamano Lex e la ragione non me la ricordo più. Nasco in una famiglia alto-borghese, con infiltrazioni nobili da parte di madre. La mia bisnonna sposò un conte e questo fa di noi i privilegiati tra i privilegiati. Ovvio che non conterebbe un cazzo se non fossimo anche schifosamente ricchi.” 
Ecco che, quando il romanzo di un’autrice di punta della casa editrice rischia di non essere pubblicato nei tempi previsti, Dora ha la possibilità di fare ciò per cui è nata: l'editor. 
Da qui, complice un segreto professionale che se rivelato farebbe perdere milioni di dollari, le vicende di Dora e Lex si intrecceranno in un incastro (im)perfetto di emozioni: litigate, sesso sfrenato e un’antipatia reciproca saranno gli elementi costanti del loro rapporto. 
A tutto questo si aggiungeranno le vicende dei loro amici e conoscenti che, tra situazioni pericolose e imprevisti comici, faranno da sfondo a un legame che andrà crescendo di giorno in giorno a dispetto dei due protagonisti. Riusciranno Dora e Lex, così in apparenza inconciliabili, a trovare un punto di incontro? O il loro orgoglio e la diffidenza reciproca li allontaneranno per sempre? 
Il primo capitolo di una nuova serie, autoconclusivo. 




Il commento di Chiara

Di questo romanzo ho letto diversi commenti entusiastici, a cui però ho dato poco peso. È un libro self scritto da un’autrice italiana e dietro tante recensioni positive io non so mai a cosa credere. Vi dico solo: credeteci! È tutto vero e tutto meritato! Non conosco l’autrice, non sono sua amica né conoscente e non mi ha chiesto lei di leggerlo. Dicevano tutti che faceva ridere e sorridere e, in un momento di sconforto personale, ho voluto provare a tirarmi su.
Obiettivo riuscito, questo libro è divertente e sexy. Mi ha risollevato il morale e ho letto una storia bella e scritta con moltissima cura.

Sorride e… vi ho mai parlato del sorriso di Lex? Non me lo ricordo, ma non importa, perché è impossibile da descrivere. Posso dirvi solo che ti fa dimenticare molte cose, compresa la ragione per cui dovresti odiarlo.

La prima cosa che vorrei dire è che questo è un libro molto curato. Si vede che dietro c’è stato tanto lavoro, non ci sono errori, la trama scorre bene, è dettagliato senza essere noioso.
La storia di Fedora e Lex è la classica storia di odio/amore. All’inizio molto più odio. Quando due personaggi intelligenti e testardi come loro si scontrano è impossibile non fare scintille.
Il classico però degli opposti che si attraggono. Lex è ricco e superbo, gli piace farsi adulare e ottiene sempre ciò che vuole. È alla perenne rincorsa di qualcosa, non è mai fermo. Ha una famiglia disfunzionale e anaffettiva e non pochi problemi personali, anche se lui tende a minimizzarli.
Fedora cerca di diventare un editor con tutte le sue forze, per questo motivo da due lunghissimi anni è l’assistente personale di Lex e sempre per questo accetta di essere una ghostwriter, nonostante l’eccellente curriculum e l’intelligenza pronta e fuori dal comune.
Essendo scritto a POV alternati si riescono a capire bene le emozioni di entrambi.
Tra mille peripezie e soprattutto fra un’infinità di scontri la passione scoppia e non solo quella.

Io odio Alexander Maximilian Stenton III, lo odio come non avrei mai pensato di odiare un altro essere vivente, lo odio in quel modo totale che spesso porta persone molto più equilibrate di me all’omicidio.
E’ bellissima e io la odio con tutto me stesso. Per una donna presentarsi di fronte a un uomo senza essersi pettinata, truccata e vestita significa solo una cosa: non vuole portarselo a letto. Questo complica molto il mio piano, ma soprattutto ferisce il mio ego.

Ho riso molto leggendo questo libro, i battibecchi fra i protagonisti sono eccezionali. I personaggi sono ben caratterizzati, tutti, non solo i principali. In molte occasioni mi è sembrato di essere a New York con loro.
Quello però che lo rende così un buon prodotto è lo stile dell’autrice. È tutto ben articolato, le descrizioni ci sono ma non stufano e i personaggi sembra quasi di conoscerli realmente. È molto scorrevole e mi sono ritrovata alla fine quasi senza accorgermene.

La cosa davvero inquietante è che assomiglia sempre di più a… me. 
Incontrare una donna come lei è una cosa che auguro solo al mio peggior nemico.

È autoconclusivo, ma credo che possa esserci spazio per future storie con protagonista qualche personaggio secondario, l’epilogo fa ben sperare. In tal caso sicuramente le leggerò subito.
Ho scoperto un’autrice che mi piace molto, frizzante e moderna e con una capacità di appassionare non indifferente. Lo consiglio a tutti, a me è servito, il buonumore è tornato.

Ne sono convinta da una vita: il problema degli uomini è che sono dotati di pene, quell’organo così osannato, intorno al quale da secoli orbita l’attenzione. Se per tutta la vita ti fanno credere di essere un privilegiato a possederlo, se da sempre per dimostrarti maschio devi essere deciso e aggressivo, ogni occasione è buona. Anni di civiltà non l hanno migliorati per niente.

3 commenti: