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giovedì 4 febbraio 2016

Trame e opinioni: Anatomia di un cuore innamorato di Sara Mengo

Titolo: Anatomia di un cuore innamorato
Autore: Sara Mengo
Casa editrice: Piemme editore
Pag.: 299
Costo: 18,50













Trama
Celeste ha ventisette anni e studia medicina. Peccato che tra lei e la laurea si frappongano ostacoli di non poco conto. Primo fra tutti il desiderio di innamorarsi. Sogna l'uomo perfetto e la storia capace di toglierle il fiato, ma è fatalmente vittima di innamoramenti improvvisi e passeggeri, spesso decisamente fuori luogo. Un giorno  il suo ideale di uomo sembra prendere le sembianze di Giorgio Ferranti: medico trentacinquenne, ora gentiluomo d'altri tempi, ora seduttore incallito, ora completamente indifferente ai sentimenti altrui; certamente affetto da una curiosa forma di bipolarismo. La storia d'amore con Giorgio, la malsana infatuazione per la carismatica voce del docente di cardiologia, il cinquantenne Fabrizio Zaffiri, e l'amicizia con quattro compagni di studi, apparentemente "indegni di praticare la professione medica", condurranno Celeste nel vivo di una brillante commedia romantica, tra lezioni, insolite ubriacature, fughe a Parigi, confondenti autopsie e ferree gerarchie cui sembra inutile anche solo pensare di ribellarsi. Un'altalena costante tra cuore e ragione, fino ad arrivare al lieto fine (anche se, come sempre accade, tutto diverso da quello che si aspettava).


Il mio commento

"No. Intendo di una voce. Amare il suono delle parole che escono da quella bocca.
Amare i silenzi tra le parole che dice.
Amare i respiri... i sospiri.
Amare l'intonazione che dà a ogni frase che pronuncia.
Amare una voce, capisci?
Ecco io mi sono innamorata di quella voce" affermo lapidaria come se fosse facile comprendere quello che sto dicendo.

Anatomia di un cuore innamorato è stato un romanzo che mi ha sorpresa pagina dopo pagina, scritto bene, ha unito la parte romantica all'ironia delle battute della protagonista, ha dato un senso di leggerezza dove magari c'era un po' di tensione, senza rendersi mai né troppo sdolcinato, né troppo pesante. Una lettura che mi ha trasportata ancora una volta nelle aule dell'università, dove il più delle volte accanto allo studio si univano risate, pettegolezzi del gruppo che si formava proprio tra quei banchi. Celeste seppur ventisettenne è ancora alle prese con la laurea in Medicina, ma siamo agli sgoccioli, non manca molto, ma è proprio all'interno di quelle aule, dove l'odore dei disinfettanti è molto forte, dove un sorriso può aiutare più di una medicina, dove la pratica è sostanzialmente fondamentale, che incontra l'amore. Giorgio... di lui si potrebbe dire tutto e niente, perché è realmente un uomo che mette in serie difficoltà la nostra Celeste, bizzarro è a dir poco il suo modo di fare, un bacio scambiato a fior di labbra, un bacio appassionato ma tutto al buio e poi? Nulla, via come se non fosse successo niente. Questo modo di fare mette seriamente in difficoltà la protagonista che non sa quali pesci prendere, e poi arriva lui... la sua voce suadente, un brivido la percorre, ma può mai essere che una voce possa creare tanto scombussolamento? 
Attraverso giri in reparto, tra autopsie impareremo a conoscere Celeste, e quel piccolo segreto che porta nel cuore,

Il passato torna sempre, torna insolente, torna spavaldo, 
senza guardare in faccia niente e nessuno.
Il passato ti disarma.
Il passato è un tempo molto più presente del presente stesso.
Il passato ha quel sapore di ricordi lontani e sentimenti accantonati,
ma basta un indizio, uno qualsiasi, un odore, un sapore, un suono, un'immagine ed eccolo,
determinato e deciso, entrare a gamba tesa nel presente.

una storia fatta di sorrisi e sofferenza, di dolore che può essere curato, un cuore che ha bisogno di essere amato e chi sarà il prescelto? Un finale quasi scontato, ma con diversi colpi di scena che hanno reso il romanzo divertente, scorrevole, dolce, e molto molto realistico!

Dal passato non si fugge, dal passato bisogna imparare.
E se, in un giorno di imbattibile malinconia, si riaffacciasse alla finestra, apritela.
Lasciate che entri, lasciate che rispolveri i ricordi e le ferite lontane;
sentirete che non avrà più la stessa potenza contro di voi e capirete di essere diventati
potenzialmente più impassibili, 
tendenzialmente più stabili,
sicuramente più forti di quanto non siate mai stati.

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