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lunedì 4 maggio 2015

Trame e opinioni: Un lungo istante meraviglioso di Maria Daniela Raineri

Titolo: Un lungo istante meraviglioso
Autore: Maria Daniela Raineri
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 317
Costo: 16,90













Trama
A sedici anni l'amore può farti perdere la ragione.
E' quello che è successo a Laura quando ha incontrato Roberto. Una passione forse mai corrisposta, in tutti questi anni trascorsi ad aspettare e fantasticare su un futuro insieme. Eternamente insicura, Laura si è aggrappata a quel sentimento, senza rendersi conto delle occasioni che lasciava per strada. E la felicità rimaneva sempre a un passo troppo in là. Possibile che anche adesso, che è una donna di successo, quell'uomo riesca a farla vacillare? E se avesse da sempre dato la caccia a un sogno? Ma in fondo, "i sogni nei quali moriamo sono migliori che abbiamo avuto".


La mia recensione
Ho terminato il libro e ho pensato, ma quanto realmente mi è piaciuto questo romanzo? 
E sì, perché, nella mia lettura per quanto veloce, in questo caso super veloce, alla fine sono rimasta con l'amaro in bocca. Ho "mangiato" letteralmente questo romanzo, divorando la storia di Laura con Roberto, immaginando e fantasticando, con tanti forse e ma, con molti ripensamenti, ma primo fra tutti ho rivissuto nella testa la mia adolescenza.
Ma cosa succede quando l'amore arriva, ti consuma, ti confonde e ti aiuta a crescere?
Essere adolescenti è una vera schifezza, verrebbe da dire quando si hanno quindici anni, ci sono i primi sì e i tanti no dei nostri genitori, c'è la prima festa e non quella di paese, non quella di compleanno, ma quella dove ci si imbuca anche senza essere invitati, quella dove la trasgressione la fa da padrona, perché a quindici anni vuoi provare, sei affamata di curiosità e non rinunci, non puoi altrimenti saresti diversa.
E poi arriva quel giorno, in cui non sei pronta, non te lo aspetti, perché non è calcolato, lo hai solo sentito dire, ma ancora su di te non lo hai provato. Arriva come un fulmine a ciel sereno e ti ritrovi a sognare a occhi aperti, il tocco fugace delle sue labbra sulle tue, le sue mani che ti stringono, e non pensi più, non ragioni più, è tutto in sua funzione...
Ecco, il primo amore è arrivato e non ha bussato con gentilezza, è arrivato e basta, si è preso il tuo cuore, i tuoi pensieri sconnessi, le tue notti insonni, ma passerà? Sì che passerà, perché, è quello che succede a tutti, ma sarà veramente così per Laura?
La vita va avanti non si hanno più gli anni dell'adolescenza, delle fughe per provare il brivido del proibito, ma una costante nella vita della nostra protagonista c'è, la sua famiglia che tra problemi, separazioni l'ha sempre in modi diversi sostenuta, gli amici, Silvana, Angelo.
Ma Roberto è sempre lì, come una meteora che scende a grande velocità e sbatte contro realtà nuove, si cresce, si matura, i ricordi sono l'unico legame, ma come finirà?
Questo libro mi è piaciuto nella dimensione e nella speranza del finale, nelle storie dei ragazzi degli anni 80, ho immaginato me a quindici anni cercando di ricordare com'ero, la scuola, l'università, i primi lavori per mantenersi e non chiedere sempre denaro ai genitori, i primi viaggi e poi il primo amore, il primo grande amore. Nella vita di Laura c'è un susseguirsi di storie, mai una, unica, le scelte che fa sono anche discutibili, le sue paure, le insicurezze la perseguitano e questo un po' mi ha disturbata nella misura in cui non riesce spesso a essere decisa. E poi si cresce, in un arco temporale che va dall'estate del 1986 al maggio del 2011, si cresce, si sbaglia, si vive di ricordi, speranze...
Perché leggerlo, perché Un lungo istante meraviglioso ti fa tornare indietro, in tempi che hai dimenticato, che sicuramente non vuoi ricordare (perché fa uno strano effetto, rivederti a quindici anni), ma quando li ricordi (scusate il gioco di parole) lo fai con affetto, e magari come nel mio caso ripensando al primo amore, al primo bacio, alla prima volta sorridi e ripensi "rifarei tutto senza nulla di più o di meno, perché altrimenti non avrei quello che ora ho!".


2 commenti:

  1. ah l'adolescenza che periodo difficile.Mi piacciono le storie che mi riportano alla mia

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    1. Infatti io lo consiglio come lettura adatta sia a un pubblico adulto che negli anni 80 aveva 15 anni, io, sia agli adolescenti di oggi. Bello!!!

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