Autore: Kathryn Taylor
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Pag.: 252
Costo: 14,90
Trama
Per la giovane Sophie Conroy l’arte non è solo una passione, ma un affare di famiglia. A Londra gestisce infatti una casa d’aste insieme al padre. E proprio durante un viaggio di lavoro, un incontro speciale farà vacillare le certezze dell’algida e controllata Sophie. Finora nessuno è riuscito davvero a conquistare il suo cuore, eppure l’affascinante e misterioso Matteo Bertani saprà iniziarla a piaceri inediti. Ci sono però molte cose che Sophie ancora non sa su di lui. Ma lei, travolta dai sentimenti, finirà per ignorare qualsiasi avvertimento, comprese le distanze che Matteo continua a mettere tra loro…
e mezzo
Il commento di Chiara
Sophie è una ragazza concentrata sulle sue responsabilità: una madre problematica, un padre che si affida a lei per il lavoro ed enormi
aspettative da parte di tutti. Si concede solo un piacere nella sua vita, quello che deriva dal
lavoro con suo padre, la gestione di una casa d’aste, cioè l’arte.
“L’arte ha sempre fatto parte della mia vita e continuerà a
esserne un elemento imprescindibile”
Non si sente repressa, ma soddisfatta di una vita incanalata
su una strada precisa e sicura, ne ha bisogno. Salvo poi stupirsi di sembrare a
prima vista noiosa.
“L’idea di sembrare così noiosa mi innervosisce.
E’ come se gli altri mi considerassero incapace di osare”
E’ come se gli altri mi considerassero incapace di osare”
A Roma ovviamente per lavoro si incontra o meglio si scontra
con Matteo, giovane rampollo di una importante famiglia legata alla moda, ma
dalla vita contraddistinta da una passione: l’arte. La loro interazione è il
classico colpo di fulmine che sfocia in continui battibecchi, della serie sono
attratto da te ma sto cercando in tutti i modi di resistere, inutilmente. Senza
svelare tutta la trama il libro si evolve fra arte e litigi, fra il cercarsi e
il respingersi, fino al culmine in cui ognuno di loro dovrà scegliere.
“E’ come se fossimo due calamite dai poli opposti che si
attraggono
e si respingono al tempo stesso”
e si respingono al tempo stesso”
L’unica pecca di questo libro per me è l’immagine dell’uomo
italiano che ne viene fuori: mammone, focoso, dedito alla famiglia ma playboy,
insomma il classico stereotipo visto da uno straniero. Questo un po’ mi ha
infastidita, ma è paragonabile al comportamento pacato inglese che viene fuori
dalla descrizione di Sophie. Forse troppo standardizzati.
Anche se la trama può sembrare banale, e forse lo è, il
libro è veramente una bella storia, il fatto che l’arte faccia parte della vita
dei protagonisti e dell’ambientazione in cui si trovano, è originale ma non
pesante, io che non sono per niente ferrata in tal senso non ne ho risentito e
non mi sono annoiata, anzi. I personaggi sono ben caratterizzati e anche se è
narrato solo dal punto di vista di Sophie non si fatica a capire Matteo. Bello
e tormentato ogni tanto si ha voglia di urlare per come si comporta e di
consolarlo per ciò che ha passato, anche se non tutto viene svelato.
Sono proprio curiosa di sapere cosa ci svelerà il seguito,
visto che il finale una briciola di speranza l’ha lasciata.
“Credevo che l’amore dovesse essere qualcosa di solido,
di affidabile e tranquillo,
una base su cui costruire la mia vita,
e non questo tifone, questo caos totale”
di affidabile e tranquillo,
una base su cui costruire la mia vita,
e non questo tifone, questo caos totale”
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