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martedì 24 marzo 2015

Trame e opinioni: La sposa normanna di Carla Maria Russo

Titolo: La sposa normanna
Autore: Carla Maria Russo
Casa editrice: Piemme editore
Collana: Pickwick
Pag.: 236
Costo: 9,90













TRAMA
Palermo, 1185. Costretta in sposa al figlio del grande Barbarossa, Costanza d'Altavilla conosce una vita di intrighi, complotti, violenze e lotto di potere. Combatterà con tutte le sue forze, contro nemici potentissimi che vogliono distruggerla, finché sarà lei a regalare al mondo uno dei più grandi sovrani di sempre: suo figlio, Federico II di Svevia. In un avvincente romanzo storico, l'orgoglio indomito di una donna che ha segnato la storia.


IL MIO COMMENTO
C'è chi scrive o dice di essere cresciuto a pane, burro e marmellata, bene io potrei dire di essere invece cresciuta a pane e Federico II, questo perché provengo da una delle terre tanto amate da Federico e non sto parlando della Sicilia, ma della Puglia, con i suoi monumenti, i suoi castelli. Ebbene sì, qui da me, la storia di questo sovrano così dibattuta è alla base della formazione scolastica di molti, se poi scegliamo, come nel mio caso, di diventare storici e storici dell'arte, è il pane quotidiano dello studio. A parte questo, anche questa volta ho divorato il romanzo che Carla Maria Russo ha scritto così dettagliatamente, la vita di una giovane donna che sceglie il nubilato, pur di non cadere nelle trappole della mondanità normanna, convinta che solo al cospetto di Dio sarebbe stata protetta. Una donna, Costanza d'Altavilla, che porta un fardello non indifferente, le sorti di un regno quello della Sicilia, ambito da più parti, il Barbarossa e il Papato. Intrighi, minacce, fanno da sfondo alla vita quotidiana di Costanza, che seppur docile, mostra una forza al momento giusto che molti non avrebbero mai pensato. Altera, austera, incute timore anche verso il sovrano, suo marito Enrico VI, figlio di Federico Barbarossa, costretto al matrimonio con una donna più vecchia di lui, e convinto di sposare una persona oramai sul finire degli anni floridi per procreare, invece, ne resta affascinato, anzi ammaliato. Costanza è una donna che non ha perso l'avvenenza della giovinezza, ma il compito che le viene affidato non è semplice, riuscire a portare in grembo il futuro re, che unisca due regni vasti e grandiosi, quello Normanno e quello degli Svevi.
Contesa, da sua marito da una parte e dal popolo siciliano dall'altra, Costanza si lascia coinvolgere, prima da uno e poi dall'altro, affronta le angherie di suo marito che inconsciamente subisce il suo fascino, ne è quasi stregato, ma il seme dell'erede non attecchisce e quando le speranze sono oramai morte, ecco arrivare il lieto evento, ma per la regina sarà ancora un momento difficile, c'è chi ordisce un piano per portarle via tutto e in particolare suo figlio...
In questo romanzo la storia è la principale protagonista, gli intrighi di palazzo, il potere papale e le figure di cancellieri avidi di potere, monarchi soggiogati da dicerie, uomini senza scrupoli che invadono terre, e un giovane ragazzino che alla morte di sua madre è costretto a crescere il più in fretta possibile, prima che ciò che gli spetta gli venga sottratto.
E' questa la storia di una donna che subisce, ma attraverso ciò reagisce in nome dell'amore divino prima e poi del suo unico figlio Federico-Costantino, preparandolo a diventare un futuro re, temuto da più parti.
Se avete voglia di leggere anche la recensione della Regina irriverente, la trovate (qui)

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