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mercoledì 16 ottobre 2013

Trame e opinioni: Il club dei ricordi perduti di Ann Hodd

Titolo: Il club dei ricordi perduti
Autore: Ann Hood
Casa editrice: Tre60
Pag.: 348
Costo: 9,90












TRAMA
Senza nessuno cui dedicarle, le parole sono vuote e inutili. Come vuota e inutile è ormai la vita di Mary Baxter, una brillante giornalista che ha visto il filo della sua esistenza spezzarsi un maledetto giorno di primavera. Tuttavia, con un matrimonio sull'orlo del fallimento e un lavoro che ha perso ogni significato, Mary sorprende per prima se stessa quando decide di seguire l'unico consiglio che le ha dato la madre per superare il dolore: iscriversi a un corso di lavoro a maglia. Scettica ma allo stesso tempo incuriosita, Mary inizia quindi a frequentare la merceria di Alice - una premurosa e saggia vecchietta - dove cinque donne si ritrovano ogni mercoledì sera per creare sciarpe, maglioni, cappellini e calzini. Così, col passare delle settimane, si instaura un profondo rapporto di intimità e amicizia tra Mary e le componenti del <club>, che durante le sedute le raccontano il proprio passato. Come Scarlet, che ha deciso di aprire una panetteria dopo aver perso l'amore; o Beth, madre di quattro figli, che si porta dietro un grande rimpianto; e poi Lulu, Ellen, Harriet, ognuna con la sua storia e i suoi segreti, le gioie e le delusioni, i successi e fallimenti... E saranno proprio quelle donne e la serenità trasmessa dal lavoro a maglia ad aiutare Mary a capire che è sempre possibile uscire dal guscio in cui ci rinchiudiamo, per aprirci di nuova alla vita e all'amore.



IL MIO COMMENTO
Se la morte potesse cambiare l'ordine delle cose, credo che Mary lo avrebbe fatto!
Ma purtroppo non è così, e bisogna andare avanti, anche quando non lo si vorrebbe, rimanendo distesi a letto guardando il soffitto, sperando in qualcosa o qualcuno, supplicando nella mente che il momento passi e i ricordi, soprattutto quelli brutti, spariscano. Basta poco però, una telefonata, un consiglio non voluto ma ricevuto, e le cose potrebbero cambiare, bisogna provare. La vita di Mary è stata sconvolta, in un solo istante ha perso quello che le era più caro, il suo angelo, la sua ancora giornaliera, in una vita scandita dal lavoro, dal mestiere di madre e moglie. Ora però è tutto diverso, il suo lavoro non ha più senso, le amicizie sono lontane, e anche il suo matrimonio è vicino al crollo. C'è bisogno di un cambiamento, di volti nuovi, di storie nuove, e cosa c'è di meglio se non il lavoro a maglia? Può una combriccola di donne cambiare lo stato d'animo di Mary? Tra sciarpe multicolori, cappellini e calzini, la vita va avanti, scoprendo che il suo dolore non è unico e che forse qualcuno ha provato l'identica cosa... Il club dei ricordi perduti è un romanzo intenso sin dalle prime pagine, la storia di Mary, madre, moglie e giornalista può sembrare comune a molte altre vite, ma quando nella tranquillità, tutto, in un solo attimo fugace è sconvolto, allora si guardano le cose in modo diverso. Il dolore di una madre, non ci sono parole scritte, lette o dette che possano cambiare ma reagire è importante per sé stessi, e poi per gli altri, ed è quello che fa Mary, attraverso un percorso scandito prima dal rimorso, dal dolore, dalla ricerca di qualcosa da colpevolizzare se non sé stessi e poi arriva lo spiraglio, una piccola fessura che apre la mente, e poi il cuore.

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