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martedì 21 agosto 2012

RECENSIONE: L'ALBA DELLA CHIMERA di MARGARET GAIOTTINA

RECENSIONE: 
L'ALBA DELLA CHIMERA di 
Margaret Gaiottina
MAMMAEDITORE


"Lui la conosceva fin da bambina, avevano giocato, litigato, dormito insieme...........
lei non aveva mai provato una cosa del genere. Doveva essere un sentimento sbagliato, un errore. E Christabel, quell'errore lo stava coltivando, se ne stava nutrendo con caparbietà".

Christabel e Matthew si conoscono da molto e la loro amicizia con il passare del tempo è cambiata, trasformandosi in qualcosa di più forte e intenso. Come un fiore che sboccia mostrando i suoi petali al mondo, il loro amore segue lo stesso percorso, ma devono nasconderlo perchè pericoloso. Christabel è ancora una bambina e soffre di una malattia l'AIDS che la vede spesso ricoverata, l'AIDS la sta consumando e il tempo trascorre inesorabile chi può salvarla? Matthew, l'amico d'infanzia è un vampiro mutaforma ed è l'unico a non essersi convertito, a lui è stato affidato il compito di trasformare Christabel, ma non è semplice. 
Matthew Rochester è il fratellastro di Ethan e Tristan, quest'ultimo è il padre adottivo di Christabel, ma Matthew discende da una famiglia greca e il suo vero nome è Drago dei Tessali, un'origine che lui deve assolutamente conoscere e capire, per poter affrontare il difficile compito affidatogli. Quindi quando la malattia di Christabel peggiora decidono di effettuare un viaggio in Grecia, ma la vicinanza tra i due giovani, li porta a scoprire quanto l'amore a volte può essere sofferenza e dolore e che per raggiungere un pezzetto di felicità bisogna privarsi delle proprie paure e affrontare i pericoli nascosti e sconosciuti che si pongono davanti al loro cammino.


IL MIO COMMENTO
Secondo libro della saga dei vampiri dagli occhi viola e secondo libro della scrittrice Margaret Gaiottina che ha apprezzato molto. Un libro L'alba della chimera diverso dal precedente, seppur legati fra loro, i personaggi e le storie sono a se stanti, a parte qualche notizia che fa riferimento al precedente libro, il fulcro della storia è centrato sulle figure di Christabel e Mattew. Avendo letto il precedente libro mi ritrovo a paragonarlo a questo, una scrittura diversa più intensa, vuoi per la storia, ma anche per lo sviluppo dei dialoghi; se in La sedicesima notte si ha una visuale duplice, si conoscono i sentimenti di entrambi i protagonisti, i loro pensieri, le loro sensazioni, qui il procedimento è diverso, un racconto letto da diverse angolazioni, ma il centro della storia è Christabel con  la sua sofferenza interiore, i suoi sentimenti, è lei la protagonista, è lei che seppur inizialmente sottomessa più a causa della malattia che apre le strade affinchè Matthew possa salvarla. Una storia come scritto prima intensa, diversa, una passione profonda per un sentimento che nasce nei due giovani e che deve liberarsi gradualmente. 

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